Narrò Ibn Umar: L’Apostolo di Allah (su di lui la pace) disse: “L’Islam è basato sui seguenti cinque principi:
1. Testimoniare che
nessuno ha il diritto di essere adorato eccetto Allah e che Muhammed è
l’Apostolo di Allah.
2. Offrire le preghiere
obbligatorie a dovere e perfettamente.
3. Pagare la Zakat
4. Fare l’Hajj
(Pellegrinaggio a Mecca)
5. Osservare il digiuno
durante il mese di Ramadhan.”
Saheeh Bukhari Volume 1,
Libro 2, Numero 7
Attività:
Costruiamo i cinque pilastri che plasmano
la fede
Attività per bambini dai
3 ai 7 anni circa
Materiale:
Pennelli per dipingere,
Colla, Giornali, Pasta modellante tipo das (Crayola o altro), Forbici, Rotolo
di cartone ( del tipo rotoli di carta da cucina), altre penne o utensili per
decorare.
Istruzioni:
Con le forbici tagliate 5
rotolini di cartone piuttosto bassi e un rotolo lungo abbastanza da far da
ponte sulle loro cime.
Illustrate le colonne e
le cime con forme artistiche geometriche islamiche adoperando ogni sorta di
colore, evidenziatore o penna di vostro gusto. Scrivete il nome di ciascun
principio basico dell’Islam su ciascuna delle colonne e mettete un’etichetta in
cima.
Ricoprite l’area in cui
vi accingete a dipingere con dei vecchi giornali.
Dipingete la base di
cartone con colori lavabili trasparenti in modo che i disegni artistici non si
cancellino, poi dipingete le colonne. Lasciate asciugare all’aria. Con la pasta
per modellare plasmate un tetto per le colonne. Lasciate asciugare per tutta la
notte. Attaccate i vari pezzi con dell’ottima colla. Fate nuovamente asciugare.
Ecco in forma metaforica
i 5 pilastri dell’Islam. (riassunto da Talijibideen)
Si possono organizzare
varii giochi. Impararli, spiegarli, fare un quiz in famiglia, metterli nel
giusto ordine, Impararne la definizione in Arabo ecc...
Lo studente dovrà capire
a cosa serve il “pilastro” all’interno di una costruzione. Affinché ciò gli sia
chiaro, mostrategli delle foto di edifici in costruzione e parlate delle
fondamenta e dei pilastri. Lo studente dovrà essere aiutato a comprendere il
concetto che una casa senza fondamenta e senza pilastri portanti, cadrà alle
prime intemperie o al primo leggero terremoto, mentre una casa con buona
fondamenta e pilastri portanti bene sorretti, non si distruggerà tanto
facilmente. Spiegategli che Allah, nella Sua immensa Generosità, aiuta il
fedele spianandogli la strada al Jennah. Infatti Allah Subbhanahu wa ta’ala aiuta
il fedele guidandolo sul Siratul Mustaquim e consigliandogli cosa fare. Se,
infatti, il fedele seguendo le direttive, costruirà la propria fede come una
casa solida, essa non si distruggerà col primo ostacolo.
Quello che rende forte la
fede è il credere e l’affermare La ilaha illa Allah, il pregare cinque volte al
giorno, l’eseguirlo correttamente e con kushu, il pagare al bisognoso e al
povero la dovuta tassa, il compiere il pellegrinaggio almeno una volta nella
vita se se ne ha la possibilità, e il digiuno obbligatorio del mese di Ramadan.
Attività dagli 8 anni circa
in su
Tema o questionario
Fai una composizione illustrata
rispondendo a queste domande:
1. Se tu fossi un costruttore edile come costruiresti
un edificio?
2. A cosa paragoni la tua fede? Ad esempio oltre
all’edificio, essa potrebbe essere paragonata ad una montagna, anche la
montagna è fissata al suolo.
“Non facemmo della terra una culla, delle
montagne pioli?” (Corano,
Sura An-Naba, L’Annuncio, 78:6-7)
3. Quali sono le cose che rendono la fede
debole? Ad esempio i peccati, le bugie, le cattiverie, il non voler condividere
le proprie cose con gli altri, gli atti di disubbidienza ad Allah,
disubbidienza ai genitori, non occuparsi del prossimo/del vicino/degli
anziani/dei malati, l’irriconoscenza…
Come
ci si sente dopo aver compiuto atti del genere? Ad esempio mi sento turbato, sento
un peso sul petto, mi sento frustrato. Trovate sinonimi e metafore per spiegare
questo concetto. Ad esempio: “Mi sento una iena”; “Come se facessi un salto nel
buio”; “Oscuro come la notte.” Ecc.
4. Quale sono le cose che rendono forte la
tua fede? Ad esempio sottomissione ad Allah, la preghiera, le suppliche, l’aiutare
il prossimo, provare amore per i miei fratelli e sorelle in Islam in tutte le
parti del mondo, soprattutto i meno agiati, condividere i propri beni, parlare
della/visitare la Kaaba, digiunare pensando di offrirlo solo ed esclusivamente
ad Allah, avere Allah nel cuore, ricordarLo, glorificarLo, essere grati e
riconscenti a tutte le persone che ci sono vicine ed essere riconscenti ad
Allah, ringraziare le persone e ringraziare Allah ta’ala.
Come
ci si sente dopo aver compiuto atti del genere? Ad esempio ci si sente più
soddisfatti, più leggeri. Trovate sinonimi e metafore. Ad esempio: “Mi sento leggero come una piuma!”;
“….come se un raggio di sole entrasse in una stanza buia…”ecc.
Paragonate
le risposte delle ultime due domande e noterete come nel caso del compimento di
brutte azioni, l’essere umano si sente immerso nel buio, o perso nella notte, o
avverte malessere, e come nel secondo caso, si avverte la speranza, il
benesssere. Questa è la dimostrazione pratica che fare del male, oppure accaparrarsi
i diritti degli altri (non donare la zakat), non mostrare sottomissione ad
Allah (non pronunciare la testimonianza di fede, non pregare ecc.) porta il fedele
a perdersi nel buio, a stare male, mentre far del bene agli altri, arreca bene
e serenità a noi stessi. Discutetene!
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