12/30/2012

Come risparmiare acqua

Se i vostri studenti hanno gradito questo QUI sicuramente ameranno approfondire l’argomento.

Noi ne abbiamo fatto un lapbok, partendo da un cartellina apribile nella quale abbiamo inserito con dell’adesivo degli altri fogli e tasche.

Questa è la cartellina chiusa il cui titolo è:

“La migliore cosa da fare è risparmiare acqua!”

Leggere le istruzioni prima dell'uso!

M (9) ha ideato il progetto
All’interno a destra potete notare delle nuvolette apribili: davanti ci sono versetti del Corano sull’acqua scritti in arabo davanti , dietro  in inglese. 

Allah è Colui Che invia i venti che sollevano una nuvola; la distende poi nel cielo come vuole e la frantuma, e vedi allora le gocce uscire dai suoi recessi. Quando poi ha fatto sì che cadano su chi vuole tra i Suoi servitori, questi ne traggono lieta novella. (Corano, Sura Ar-Rum. 30:48)

Non riflettete sull'acqua che bevete: siete forse voi a farla scendere dalla nuvola o siamo Noi che la facciamo scendere? Se volessimo la renderemmo salmastra: perché mai non siete riconoscenti?  (Corano, Sura Al-Waqi’a, 56:68-70)

A sinistra del lapbook vi sono due oggetti: quello blu è un foglio quadrato ripiegabile intitolato: “Fatti tecnici” (cioè quanta acqua si consuma al giorno e via via sempre più tecnico). In basso: “Fatti allarmanti”. Al centro che rappresenta il cuore del nostro progetto, le nostre gocce, che si alzano, nascondono dei saggi consigli su come risparmiare acqua in casa: non lasciare mai il rubinetto aperto, fare il wudu con una ciotola di acqua, verificare che il rubinetto non scorra, riutilizzare l’acqua piovana e così via.
 
La pagina gialla si apre e compaiono delle informazioni sul ciclo dell’acqua.
 
Si gira e compaiono informazioni utili a capire come l’acqua arriva alle nostre case e   come ne viene trasportata via dopo l’utilizzo. Ampio spazio è stato dedicato alla spiegazione del lavoro di purificazione che essa subisce prima di essere riammessa nei fiumi, poi dai fiumi al mare e il ciclo riprende.
Alla fine abbiamo ritagliato una tasca in cui riporre due grandi disegni in formato A4 che illustrano molto dettagliatamente o processi di: chiarificazione, purificazione, disinfezione, ad opera di calore, filtrazione e composti chimici alogenati. Inoltre abbiamo inserito dei disegni dei varii impianti e marchingegni adoperati per rendere l’acqua potabile.

12/28/2012

I Nomi del Qur’an


Cos’è il Corano?

Il Corano è il Libro di Allah Subbhanahu wa ta’ala per tutta l’umanità.

Il Corano ci chiama a scorgere i segni presenti nell’Universo, i segni dell’esistenza di Allah per coloro che hanno intelletto.

È guida per tutti noi. È un monito, ci ammonisce cioè di non fare il male. È ricordo di Allah.

Il Corano è la conferma esistente di tutte le Scritture rivelate precedentemente e oramai distorte.

Allah Subbhnahu wa ta’ala, dice nel Corano (interpretazione del significato):

“Questo è invece un Corano glorioso” (Corano Sura Al-Buruj, 85:21)

“Invero abbiamo reso facile il Corano, che vi servisse da monito. C'e qualcuno che rifletta [su di esso]?” (Corano, Sura Al-Qamar, 54:40)

Chi ha definito il Corano, Corano?

Chi gli ha dato questo nome?

Allah dice (interpretazione del significato):

“Lo giuro per il declino delle stelle -e questo è giuramento solenne, se lo sapeste-che questo è in verità un Corano nobilissimo, [contenuto] in un Libro custodito*   [in un Libro custodito”: “fi kitâbin maknûn”, allusione all'archetipo celeste del Corano]che solo i puri toccano.” (Corano, Sura Al-Waqi’a, 56:75-79)

“Se avessimo fatto scendere questo Corano su una montagna, l'avresti vista umiliarsi e spaccarsi per il timor di Allah. Ecco gli esempi che proponiamo agli uomini affinché riflettano.” (Corano, Sura Al-Hashr, 59:21)

Allah Subbhnahu wa ta’ala e non altri, neppure Abu Bakr, come molti credono, ha dato il nome al Corano.

In arabo la parola Qur’an deriva dalla parola al-qar’, che significa raccogliere e mettere cose insieme. Esso è infatti una collezione di siwar (plural di surah). Si può anche supporre che abbia questo nome in quanto raccoglie insieme i frutti di tutti i Libri precedentemente rivelati, o perché combina in sé tutte le forme di sapienza. Allah sa meglio.

(Si consulti a tale proposito al-Itqaan di al-Suyooti, 1/162-163).

“Sia esaltato Allah, il Re, il Vero. Non aver fretta di recitare, prima che sia conclusa la rivelazione, ma di': “Signor mio, accresci la mia scienza.” (Corano, Sura Ta Ha, 20:114)

Impariamo questo dua’: Rabbi zidni al ‘ilm

Perché al ‘ilm è così importante per un Musulmano?

Quali sono le altre Scritture o Libri rivelati da Allah? Esistono ancora oggi? Come sono state esse preservate? Sono ancora attendibili?

Quali sono gli altri nomi con cui il Qur’an è spesso definito?

Sono tanti!! Eccone alcuni: al-furqān (che distingue il bene dal male), al-hudah (la guida), ikrallāh o dhikr (ricordo di Allah), al-ikmah (la saggezza), kalāmallāh (la parola di Allah), al-kitāb (il libro), al- tanzil (mandato, rivelato ad intervalli)…

Mentre invece col nome muṣḥaf ci si riferisce al manoscritto coranico.

Insegnamo ai nostri studenti i varii nomi del Corano Al-Karim  stampando questo bellissimo foglio con cui imparare colorando!

Lo troverete QUA da easelandink
 
 
A. (6)
N. (8)
 

 
 
 
 
 
 
 
 




Con riferimenti coranici da corano.it e contenutistici da islam qa

 

12/25/2012

Albero dei Profeti


Non mandammo gli inviati se non come nunzi e ammonitori: quanto a chi crede e si emenda, non avrà nulla da temere e non sarà afflitto (Corano 6:48)



Vi INSERISCO il link QUA per questo fantastico albero con i nomi dei profeti citati nel Corano da stampare e colorare. Potreste consultarlo ogni volta che studiate un nuovo profeta.
Ovviamente ringrazio le sorelle di easelandink per la sua ideazione ma sha Allah!
In modo particolare il poster vi darà l’opportunità di metaforizzare su alcune figure nodali. Com’è strutturato il nostro albero?
Adamo, su di lui la pace, è il padre dell’umanità, egli è infatti alla base del tronco del nostro albero. Ibrahim, su di lui la pace, è posizionato nel poster in un punto nodale da cui si diramano dei rami.
Potreste approfittarne per studiare i cinque profeti maggiori.
E spiegare ai vostri studenti di come tutti siano venuti con lo stesso messaggio.
Ad ogni comunità inviammo un profeta [che dicesse]: “Adorate Allah e fuggite gli idoli!”. Allah guidò alcuni di essi e altri si persero, sviati. Percorrete la terra e vedrete cosa accadde a coloro che accusarono di menzogna [i messaggeri].(Corano 16:36)
Avere fede nei Messaggeri e nei profeti, pace su tutti loro] Equivale a credere che Allah l’Altissimo ha scelto tra gli uomini dei Messaggeri e dei Profeti da inviare ai Suoi servi con delle regole e delle leggi ben precise al fine di dare un contenuto concreto all'adorazione di Allah, costituire la Sua religione sul principio della Sua Unicità, nella Signoria, nella Divinità e nei Suoi bei nomi ed Attributi. Allah l’Altissimo ha detto nel Corano (21:25): "Non inviammo prima di te nessun messaggero senza rivelargli: «Non c'è altro dio che Me. AdorateMi!»."
Allah ha dato ordine ai Messaggeri di trasmettere agli uomini le Sue Leggi affinché quest’ultimi non trovassero alcuna scusa o pretesto dinnanzi ad Allah. I Messaggeri e i Profeti annunciarono la Grazia di Allah e l'accesso al Paradiso a coloro i quali avessero creduto in loro e nel Messaggio trasmesso, ammonendo allo stesso tempo i miscredenti ed i peccatori dell'Ira di Allah e del castigo in cui sarebbero incorsi. Allah l’Eccelso dice (Corano, 6:48-49): "Non mandammo gli Inviati se non come nunzi e ammonitori: quanto a chi crede e si emenda, non avrà nulla da temere e non sarà afflitto. Il castigo toccherà coloro che smentiscono i Nostri segni, per il loro perverso agire."
I Messaggeri e i Profeti di Allah sono numerosi e solo Allah sa quanti siano stati di preciso. Allah infatti dice (Corano, 40:78): "Già inviammo dei Messaggeri prima di te. Di alcuni ti abbiamo raccontato la storia, di altri non te l'abbiamo raccontata."
Bisogna credere in tutti i Profeti ed i Messaggeri e credere che non siano altro che esseri umani, e non posseggano alcuna natura diversa da quella umana.
Allah afferma nel Corano (21:7-8): "Prima di te non inviammo che uomini, ai quali comunicammo la Rivelazione. Chiedete alla gente della Scrittura, se non lo sapete. Non ne facemmo corpi che facessero a meno del cibo, e neppure erano eterni."
Allah l’Altisimo dice a riguardo del Profeta Muhammad, pace e benedizione di Allah su di lui, (Corano, 18:110): "Di': «Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell'adorazione non associ alcuno al suo Signore.»"
Allah l’Eccelso dice a riguardo di Gesù,pace su di lui(Corano, 5:75): "Il Messia, figlio di Maria, non era che un messaggero. Altri messaggeri erano venuti prima di lui, e sua madre era una veridica. Eppure entrambi mangiavano cibo. Guarda come rendiamo evidenti i Nostri segni, quindi guarda come se ne allontanano."
I Profeti e i Messaggeri non possiedono nessuna proprietà divina; non provocano danni né vantaggi e non sono maestri dell'Universo: Allah l’Eccelso afferma nel Corano (7:188): "Di': « Non dispongo, da parte mia, né di ciò che mi giova né di ciò che mi nuoce, eccetto ciò che Allah vuole. Se conoscessi l'invisibile possederei beni in abbondanza e nessun male mi toccherebbe. Non sono altro che un nunzio e un ammonitore per le genti che credono. »"
Dobbiamo credere che hanno compiuto fedelmente la loro missione trasmettendo il Messaggio di Allah, e che sono creature perfette per conoscenza e pratica, e che Allah li ha resi immuni dalla menzogna, dal tradimento e da ogni difetto relativo alla comunicazione. Allah l’Altissimo dice (Corano, 13:38): "... nessun Messaggero recò alcun segno se non con il permesso di Allah."
Tra i Messaggeri di Allah ci sono quelli noti caratterizzati come volenterosi, e vi sono coloro che sono stati più influenti nel sopportare il Messaggio di Allah e a comunicarlo agli uomini. Essi sono: Noè, Abramo, Mosè, Gesù, e Muhammad, pace e benedizione su tutti loro-. Allah l’Altissimo dice a tale riguardo (Corano, 33:7): "[Ricorda] quando accettammo il patto dei profeti: il tuo, quello di Noè, di Abramo, di Mosè e di Gesù figlio di Maria; concludemmo con loro un patto solenne."
I benefici della fede nei Messaggeri e Profeti
- La conoscenza della Misericordia di Allah e del suo amore per i Suoi servi, dato che ha inviato loro Messaggeri scelti tra di loro per comunicare loro le Sue leggi e per farne da esempi da emulare.
- La distinzione tra i fedeli veraci e i miscredenti, in quanto chi crede nel proprio Messaggero deve necessariamente credere anche negli altri Messaggeri annunciati nel suo Libro.
- La moltiplicazione delle ricompense che Allah elargisce ai Suoi fedeli: infatti chi crede in un Suo Messaggero insieme agli altri inviatisi dopo, riceve una doppia ricompensa. (tratto da Il Messaggio dell’Islam Al-Sheha )
Giocattolo educativo:
in vendita su amazon, su e-bay e in Learning Roots.
 
 
 


12/23/2012

Studiare le biografie dei Compagni del Profeta

Ma perché dovremmo studiare le loro biografie? Che lezione possiamo trarne?

M. (9) ha risposto così.

I Sahabah erano molto colti in materia islamica, studiare le loro biografie ci aiuta a discernere il vero dal falso, cosa fa parte della Sunnah  e cosa no.

Essi avevano personalità molto interessanti e affidabili e rispettavano profondamente il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Alcuni furono dei grandi Sapienti in Scienza Islamica.

Sono dei modelli da emulare e hanno passato il messaggio fino ai giorni nostri in cui ci sono ancora milioni di musulmani che popolano la faccia della terra.

Tra di essi ve ne sono 10 a cui fu promesso il Paradiso, essi sono:

Abu Bakr, Umar ibn al-Khattab, Uthman ibn Affan, Ali bin abi Talib, Abdurrahman ibn Awf, Sa’d bin Abi Waqqas, Sa‘eed bin Zaid and Abu ‘Ubayda bin Jarra’.

Oggi ho studiato la biografia di Abdurrahman Ibn ‘Awf.

Ho organizzato il  mio lavoro in paragrafi, successivamente li ho trascritti in word, in colonne e poi li ho stampati.

Eccone i titoli:

Perché i Musulmani dovrebbero studiare le biografie dei Sahabah?

Introduzione alla biografia di Abdurrahman ibn ‘Awf

Come abbracciò l’Islam?

Come utilizzò la propria ricchezza?

Emigrazione in Abissinia

Il suo fratello Hansari a Medinah

Onori ricevuti in questo mondo

Amir-ul-Mu’mineen

Punti chiave nella sua biografia

Lezioni da imparare

QUIZ

Una volta stampato il materiale ho organizzato un lapbook (si veda QUI come crearne uno) nel quale ho incollato i varii paragrafi. Ho scritto il nome di questo Sahaba al centro in grande sia in inglese che in arabo. Oltre ai paragrafi ho inserito disegni e mappe rigorosamente eseguiti a mano. Ho inserito un libricino sui 10 a cui fu promesso il Paradiso, un disegno di Al-Medina (non visibile dalle foto), una mappa sulle due emigrazioni, ed una tasca in cui ho inserito a forma di pergamena ‘I fatti chiave’ e ‘Amir-ul-Mu’mineen.’ Eccone alcune foto.


M. (9) ha eseguito questo progetto su Abdurrahaman Ibn 'Awf
inserendo testo, mappe, disegni e un libricino sui 10 a cui fu promesso il Paradiso

12/22/2012

Come i figli possono onorare i genitori

Lode sia ad Allah

I diritti dei genitori sui figli potrebbero essere facilmente sintetizzati nel modo seguente:

1) che vengano trattati con rispetto in qualsiasi faccenda, che ci si comporti verso di loro in modo molto gentile siccome Allah dice (interpretazione del significato):

“Abbiamo ordinate all’uomo la bonta’ verso i genitori: sua madre lo ha portato con fatica e con fatica lo ha partorito.[…]” Surah al-Ahqaag 46:15

“Ordinammo all’uomo di trattare bene suo padre e sua madre[…]” Surah al-Ankabut 29:8

“[…]sii comunque cortese con loro in questa vita[…]” Surah Luqmaan 31:15

Sheiykh al-Sa’di (che Allah ne abbia misericordia) disse: “di trattare bene suo padre e sua madre”, significa : trattarli gentilmente in ogni circostanza, nelle parole e nelle azioni. (Tafsir al-Sa’di,p.524)

2) Uno degli atti di riguardo e di rispetto più importanti che il figlio è richiesto di fare verso i genitori, è quello di obbedirgli, di fare quello che gli chiedono e di non fare quello che gli hanno chiesto di evitare. Dunque se il padre chiede di fare qualcosa, egli dovrebbe affrettarsi a fare ciò che gli viene chiesto, e se al contrario gli chiede di non fare qualcosa allora, dovrebbe affrettarsi ad interromperla, a patto però che tutto ciò non contraddica gli ordini di Allah e che non gli venga chiesto di disobbedire ad Allah.

3) Inoltre può fare dei du’a’’ (suppliche) per gli stessi e pregare affinché vengano perdonati per eventuali peccati, specialmente quando ormai anziani e deboli, hanno bisogno di qualcuno che li tratti dolcemente e si occupi dei loro bisogni primari. Allah dice (interpretazione del significato):

“Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro ’uff!’ e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro l’ala della tenerezza; e di’: “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo.” (Surah al-Isra, 17:23-24)

Allah ci ha fornito svariati esempi nel Suo Libro di come rispettare e trattare col dovuto riguardo i genitori. Allah dice del Suo servo Yahya ibn Zakariya (interpretazione del significato):

“O Giovanni, tienti saldamente alla Scrittura’ . E gli demmo la saggezza sin da fanciullo, tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati, amorevole con i suoi genitori, né arrogante, né disubbediente. Pace su di lui nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte e nel giorno in cui sarà risuscitato a [nuova] vita.” (Surah Maryam, 19:12-15)
Ibn Jarir al-Tabari (che Allah ne abbia misericordia) disse: ‘Qui Allah dice: “E amorevole con i suoi genitori”, che significa che era pronto ad obbedirgli, amorevole nei loro confronti e niente affatto disobbediente.

“e non era né arrogante né disubbediente” qui Allah ci informa che non era orgoglioso al punto tale da non obbedire Allah e i suoi genitori, ma piuttosto umile e remissivo verso Allah e i suoi genitori, facendo ciò che gli veniva comandato di fare ed evitando ciò che gli era vietato. Non disubbidì mai al suo Signore né ai suoi genitori. (Tafsir al-Tabari, 16/58)

Ed Allah disse del Suo servo Gesù (figlio di Maria, interpretazione del significato):

“[Gesu’ ] disse: In verità sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.
Mi ha benedetto ovunque sia e mi ha imposto l’orazione e la decima finché avrò vita, e obbediente verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile.” (Surah Maryam 19: 30-32)

Ibn Kathir (che Allah ne abbia misericordia) disse: “Le parole: ‘E obbediente verso mia madre’ significa: e Egli mi ha ordinato di mostrarmi obbediente verso mia madre. Questo e’ menzionato subito dopo l’obbedienza al suo Signore, perche’ Allah spesso menziona il decreto di devozione verso di Lui e di essere rispettoso verso i propri genitori insieme, come nei versi dove Egli dice: (interpretazione del significato):

“E il tuo Signore ha decretato che tu non veneri altri che Lui. E che tu sia obbediente verso i tuoi genitori: (Surah al-Isra’ 17:23)

“Rendete grazie a Me e ai vostri genitori. Il destino ultimo è verso di me.”( Surah Luqmaan 17:23)

E le parole “e non mi ha fatto né violento né miserabile” si interpretano nel modo seguente: Egli non mi ha reso né arrogante né troppo orgoglioso per venerare ed obbedire Lui ed onorare mia madre, e questo sia destinato. Tafsir Ibn Kathir, 3/121

 
4) Dopo la morte dei genitori, il figlio può ancora compiere atti di devozione, tipo i seguenti:

a- Se è benestante, e i suoi genitori avevano dei debiti, può sdebitarli saldando il debito in loro vece.

b- Se è benestante e i suoi genitori non hanno fatto l’Hajj (pellegrinaggio a La Mecca), potrebbe fare l’Hajj in loro vece, oppure pagare qualcuno che lo faccia in loro vece.

c- Può pregare Allah che li perdoni e pregare per la misericordia di Allah. Allah dice (interpretazione del significato):” e di’ ‘O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo.” (Surah al-Isra, 17:24)

d- Shaykh Ib Sa’di (che Allah ne abbia misericordia) disse: ciò significa, pregare per la grazia, quando sono vivi e quando sono morti (Tafsir al-Sa’di, p.524)

È stato narrato da Abu Hurayra che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: “Un fedele può essere elevato ad un certo livello del Paradiso e chiedersi: “Come mai mi trovo qui?” E gli verrà detto: “A causa di tuo figlio che prega per il tuo perdono.” Narrato da Ibn Maajah, 3660; classificato come sahih da al-Albani in Sahih al-Jami, numero 1617. Questo è applicabile se il figlio ha raggiunto l’età del discernimento e può lavorare. Ma se il figlio è giovane e non comprende ancora bene le cose, non è applicabile.

Un esempio di come i pii predecessori onoravano i loro genitori è quello di ‘Abd-Allah ibn ‘Umar (che Allah ne sia compiaciuto):

È stato narrato da ‘Abd-Allah ibn Dinar da ‘Abd-Allah ibn ‘Umar che un uomo dei Beduini lo incrociò sulla strada verso Mecca. ‘Abd-Allah lo salutò con il saluto di pace, facendolo poi accomodare sull’asino che stava cavalcando e gli diede un turbante che stava indossando sul capo. Ibn Dinar disse: "Possa Allah guidarti, sono soltanto Beduini, quest’uomo si sarebbe accontentato anche di meno.”’Abd–Allah disse: “Il padre di questo uomo era un amico di ‘Umar ibn al-Khattab e ho udito il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) dire: “Il miglior atto di gentilezza del figlio è quello di stringere legami (di amicizia) con coloro i quali erano amici di suo padre”. Narrato da Muslim, 2552.

[...]

Abu Hurayra fu nominato responsabile di Medina da Marwaan. Egli visse in Dhu’l- Hulayfah (10 chilometri circa lontano da Medina), sua madre viveva in una casa ed egli in un’altra. Quando egli voleva uscire, si avvicinava alla sua porta e le diceva: “La pace sia con te, madre mia, e la misericordia di Allah e le Sue benedizioni”. Ed ella gli rispondeva: “E conte, figlio mio, e la misericordia di Allah e le Sue benedizioni”. Ed egli aggiungeva: “Possa Allah avere misericordia di te, perché tu mi hai allevato quando ero piccolo.” Ed ella gli rispondeva: “Possa Allah avere misericordia di te perché tu ti sei preso cura di me quando sono diventata anziana”. Ogni qualvolta voleva entrare, faceva lo stesso.

E Allah sa meglio

Tradotto da Islam Q&A

Progetti:

Prendiamo spunto da queste informazioni che potreste leggere e spiegare ai vostri studenti, oppure proporle sotto forma di  dialogo e progettate insieme come potreste realizzare un progetto insieme affinché il tutto rimanga ben fissato in mente. Si potrebbe fare un libricino delle buone azioni da eseguire per rendere felici o per veramente beneficiare i genitori, ritagliando delle striscioline di cartoncino/foglio di circa 30 cm di lunghezza e 10/12 cm di larghezza. Piegarle in due, l’una dentro l’altra, elencando pagina dopo pagina uno dei modi in cui si può dimostrare rispetto e cooperazione verso i propri genitori con i dovuti schizzetti.

Si potrebbe scrivere una lettera al papa o alla mamma.

Noi ne abbiamo fatto un poster con un cartoncino rigido colorato. Quello che vi occorre per realizzare lo stesso progetto è: cartoncino A4 di varii colori, forbici, colla, matite e penne colorate.

Il titolo è “Diritti dei genitori”. Al centro del poster A. (6) ha disegnato la mamma, il papa e lui stesso. Sotto il disegno c’è la didascalia: “Il Paradiso giace sotto i piedi delle madri”. In ogni aquilone c’è scritto cosa si deve fare: essere gentili e obbedienti, aiutarli sempre, soprattutto quando diventano anziani, provvedere ai loro bisogni, fargli dei regali, quando muoiono pregare Allah che li perdoni e fare l’Hajj in loro vece se non l’hanno compiuto in vita e così via.