6/28/2014

Ramadan 1435

Ramadan Mubarek!



6/23/2014

Paesi del mondo

Progetti e posters di geografia

La geografia è una delle nostre materie preferite. Ultimamente abbiamo eseguito dei posters e ricerche di geografia che voglio postare in questo blog affinché possano servire da spunto a qualche pigro lettore.
Il primo poster è minuto ma esaustivo. Si tratta di un poster sul Brasile eseguito da N. (9). Egli ha deciso di disegnarne la bandiera, stamparne foto e mappa e scrivere a grossa linee dell’aspetto geografico del paese. Ha poi scelto di inserire un taschino in cui vi sono delle informazioni divertenti/curiosità da leggere rapidamente e imparare in modo istantaneo.



Z. (11) ha invece effettuato il suo poster in modo molto artistico. Ha dedicato molto tempo a decorarlo ricercando anche tante informazioni sulla Germania e descrivendone l’alfabeto ricco di vocali e consonanti che non conosceva prima tali quali ö  ü  ß. 

Ha poi raccolto tante informazioni geografiche, di economia e cultua, culinarie e curiosità nascondendo ciascuna con del cartoncino ripiegato su se stesso.




Risorse per posters e lapbooks LAPBOOK RESOURCES

Triangolo compresso per dare volume a posters e lapbooks COMPRESSED TRIANGLE

Flap books per dare forma ai vostri posters e lapbooks

Taschino: POCKETS MINI-BOOKS

Mini-libri a tre pieghe TRIFOLD MINI-BOOKS


Altri progetti di geografia in questo blog!


Habitat: I Deserti http://casascuolainchiaveislamica.blogspot.co.uk/2013/06/habitat-i-d

6/20/2014

Voglia di gelato!


Abbiamo fatto il gelato in casa molto spesso questa primavera/estate. Quando acquisto dei gelati confezionati non mi sento veramente soddisfatta al 100%...Non solo il nome di alcuni ingredienti non mi ispira fiducia, inoltre, per quanto a volte gustosi al palato, non si sa mai cosa ci sia dentro. Per non parlare poi dei conservanti, dei coloranti , dei grassi saturi e delle calorie!
Ecco alcune ricette:
Gelato con biscotto
Preparate dei biscotti con una semplice pasta frolla al cacao montando del burro con lo zucchero ed aggiungendo ad uno ad uno i seguenti ingredienti: un uovo intero + un tuorlo, qualche cucchiaio di cacao amaro in polvere, un pochino di latte fresco intero, vanillina in polvere oppure essenza di vaniglia, un pochino di lievito per dolci e farina quanto basta per amalgare. Il composto non deve essere liquido, né duro, ma deve risulare omogeneo, soffice e si deve poter plasmare a forma di panetto.



Ricavatene dei biscotti e cuoceteli per 10/15 minuti in forno caldo.
Montate la panna a parte e aggiungete alla fine delle gocce di cioccolato.
Quando avrete tutti gli ingredienti pronti e i vostri biscotti si saranno ormai raffreddati, farciteli a due a due e rotolateli in granella di nocciola, mandorle tostate, oppure gocce di cioccolato.


Mettete in freezer per una notte. Gustate!
Se la panna da sola vi risulta indigesta, aromatizzatela alla vaniglia, oppure aggiungete pezzetti di fragola, datele l’aroma al caffè con l’aggiunta di caffè istantaneo in polvere e zucchero a velo, oppure al cioccolato incorporando del cioccolato fuso ma raffreddato. Attenzione a non smontare la panna.



 Potreste anche utilizzare dei biscotti semplici. Ecco il nostro prodotto finito.






Gelato alla fragola
Congelate delle fragole mature a pezzetti per svariate ore (meglio 12). Frullate con un frullatore potente. Se occorre, aggiungete un pochino di latte e zucchero a velo. Spatolate per alcuni minuti con una spatola dall’alto verso il basso per dare la giusta consistenza.


Gelato alla banana
Congelate delle banane a pezzettoni. Frullate e poi spatolatele. Se le banane sono ben mature non occorrerà aggiungere né latte né zucchero a velo.

Gelato al limone
Sciogliete 200 grammi di zucchero in 400 ml di acqua fino a bollore. Una volta raffreddata la miscela zuccherina aggiungete il succo di 3 grossi limoni. Congelate in contenitore di alluminio, così risulterà più facile tirare via il composto e frullarlo in pezzi. Spatolate prima di servire.


Gelato tipo ‘coppa del nonno’
Montate la panna con dello zucchero a velo, una volta montata aggiungete del caffè solubile. Meglio se versato in coppette single. Non c’è bisogno di congelare il gelato, ma lasciare in freezer finché freddissimo.

Sorbettone di frutta mista
Per 6 persone:
700 grammi circa di frutta mista lavata, asciugata e tagliata a pezzetti e congelata, 1 limone pelato a vivo senza semi e 200 grammi di zucchero a velo. Frullare il tutto e spatolare.


6/18/2014

Gli elementi che influenzano il clima


Da una ricerca sul tempo metereologico, è venuta fuori questa simpatica poesia in inglese su cosa influenza il tempo metereologico rendendolo com’è.


What Makes Weather?

What makes weather?
Do you know?
What makes rain?
And sleet,
And snow?

What makes summer warm and breezy?
What makes winter cold and sneezy?
What makes autumn crisp and keen?
What makes spring so warm and green?

I know, I know
What makes weather!
Lots of things that work together:
Wind and water,
Earth’s rotation,
Bring the seasons
To each nation.
So now we all know
What makes weather-?
Lots of things that
Work together!

by Helen H. Moore

L’autrice attraverso la voce narrante, si sta interrogando su quali elementi  influenzino il clima. Ella raggiunge la conclusione secondo la quale diversi elementi contribuiscono alla formazione climatica quali i venti, la rotazione terrestre, le precipitazioni, insomma un insieme di cose che funzionano insieme e producono le diverse stagioni.

Sarà giunta alla conclusione corretta? Tu cosa ne sai del clima?

Gli elementi principali che influenzano il clima sono:
la temperatura, cioè la misura del caldo o del freddo;
l'umidità, cioè quanto vapore acqueo è presente nell'aria.
la pressione atmosferica, cioè la pressione che l'aria esercita sulla Terra. Infatti se la pressione atmosferica è bassa ci sono le nuvole, se alta fa bel tempo;
le precipitazioni, cioè la pioggia, la neve, la grandine;
i venti, che sono masse d'aria calda o fredda che si spostano.

A (8) ha trattato l’aspetto religioso riflettendo sul fatto che sia Allah subbhanau wa ta’ala ha mettere insieme tutte queste forze della natura creando il clima com’è nella Sua Immensa Saggezza. L’uomo si sforza, mediante accurati calcoli, di prevedere il clima, ma spesso con una minima variazione il clima non è quello che ci si aspettava.



Il tempo metereologico e l’atmosfera, link interessante.

http://scuolaperilclima.ectrldev.com/web/guest/schede-approfondimento

Allah sends the wind: 

6/15/2014

Giocare con la gelatina al succo di frutta

Se avete ospiti giovani, sorprendeteli con una gelatina gigante come abbiamo fatto noi! L’abbiamo ricavata da 1.6 litri di acqua zuccherata oppure succo naturale al quale abbiamo aggiunto 5 o 6 bustine di vege-gel, una gelatina per vegetariani al punto di bollitura. 


Abbiamo decorato le nostre gelatine: una rappresenta un lago tossico pieno zeppo di coccodrilli, l’altra una pozione piena di vermi. Lo so, non sembra molto “garbato” ma sono stati i ragazzi a scegliere il tema. Z. (11), N. (9) e A. (8) hanno preparato queste gelatine quando hanno invitato amici a casa per giocare.






Questa gelatina blu è invece tenera, sentimentale e romantica da regalare… ad una persona speciale.


Sullo stesso tema gelatinoso, leggi quest'articolo: La cellula fatta di gelatina e caramelle halal!!!!

Grecia

Abbiamo studiato la Grecia come parte dell’ampliamento di geografia. Abbiamo ricercato notizie in internet e in libri a casa. Abbiamo letto molto e cercato notizie interessanti. Abbiamo discusso dell’antichità e della mitologia anche se non abbiamo fatto alcuna ricerca a proposito. Abbiamo confrontato  quello in cui credevano gli antichi greci e quello in cui credono le religioni monoteiste in particolare l’Islam.  Abbiamo comparato il Tawhid (puro monoteismo islamico) alla mitologia e al politeismo Al hamdulillah siamo monoteisti!
Quello che invece A. (8) ha trattato nel poster sulla Grecia è soltanto l’aspetto geografico e culturale della Grecia moderna in modo particolare: area, popolazione, religione, aspetto geografico, monti, prodotti agricoli, cibo, vestiti.
Abbiamo scoperto che le suore e i preti ortodossi indossano abiti molto simili a quelli islamici e di colore nero. Abbiamo parlato della differenza tra suore nel cristianesimo ortodosso e donne in islam, così come abbiamo paragonato il prete ortodosso a l’Imam della moschea.
Abbiamo anche ossservato tantissime foto di spiagge e case per non parlare del cibo greco che sembra non solo buono ma anche abbastanza salutare. Ci siamo ripromessi di preparare la mussaka in futuro. Si tratta di un piatto a base di melenzane fritte davvero molto appetitoso purtroppo però anche moltoooooo calorico!  Per il momento ci siamo accontentati dell’insalata con il formaggio greco feta tagliato a cubetti.


      A. (8) ha stampato una mappa della Grecia da colorare da questo link,    insieme alla bandiera della Grecia che abbiamo colorato.           http://www.enchantedlearning.com/europe/greece/map/printout.shtml



 Ha trattato gli argomenti basici geografici e culturali. Tra l’altro è stato   colpito dal fatto che gli ortodossi si vestano in modo molto pudico, siano molto seri nelle loro pratiche religiose e che i bambini ortossi non festeggiano i compleanni!! Ha scelto che foto della Grecia stampare e come disporle nel poster. Ha creato un librino dei fatti più importanti schematizzati e un libricino con foto di piatti culinari tra cui pesce fritto, mussaka, baklava, feta, calamari e polipo che sembrerebbero essere piatti molto gettonati.






Ha cercato di riprodurre la caratteristiche case greche tridimensionali da aggiungere al poster.


Si potrebbe inscenare un quiz a punti di geografia e vincere un premio se si raggiunge una certa percentuale di risposte esatte.

Quiz!
In che parte dell’Europa è situate la Grecia? Sud/orientale.
Quale era la moneta in corso prima dell’introduzione dell’euro? La drachma.
Qual è la capitale della Grecia? Atene.
Altre città famose? Patrasso, Sparta, Argo, Tirinto, Micene…
Quante isole greche ci sono? 140 ma se si contano anche le più piccole si arriva a 3000.
Quale isola è la più gande? Creta.
La lingua parlata? Il Greco.
Da che mari è  bagnata? Mar Ionio e Egeo.
Cosa produce dal punto di vista agricolo? Olive (terzo esportatore dopo Italia e Spagna), grano, mais, pomodori.
Religione predomaninate? 98 % della popolazione è cristiana ortodossa.
Qual è il simbolismo della bandiera? Le nove strisce orizzontali rappresentano il mare Greco (quelle blu) e le sue onde (quelle bianche). La croce a sinistra è il simbolo dei cristiani ortodossi.

Alcuni links per approfondire:


6/08/2014

Casa Scuola in chiave islamica: Progetti sulla Natura...ispiriamoci insieme!

Ti potrebbe anche interessare:



Articolo tradotto da IHSAN: 

Il portale dell'HOMESCHOOLING in chiave islamico in inglese

I diritti delle piante e degli alberi in Islam

L'Islam consente di usufruire dei frutti degli alberi, ma proibisce di tagliare o rompere i rami senza una buona ragione; anzi si spinge oltre e comanda di salvaguardare gli alberi e incoraggia ogni attività o processo adibito alla loro riproduzione al fine di aumentare il numero. Il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui) disse:
"Se l'Ora [dell'Ultimo Giorno]suonasse mentre uno di voi sta reggendo una pianticella di palma [da piantare nella terra]e se riuscisse a piantarla prima di levarsi in piedi, allora dovrebbe farlo" (Musnad Ahmad, hadith n.12901)
Piantare alberi e piante che portano un beneficio è considerata come un'elemosina per la quale il musulmano sarà ricompensato. L'Inviato di Dio (pace e benedizioni su di lui) disse:
"Un musulmano non pianterà albero, né getterà seme, da cui mangi uomo o bestia o altro, senza che gli valga come elemosina".
(tratto da: Pregiudizi correnti sui diritti dell'uomo nell'Islam Abdur-Rahman ibn AbdulKarim Al-Sheha)
In questa vita basta davvero poco per compiere un atto di carità verso il prossimo. Ogni piccolo gesto è un atto di carità persino piantare un albero o pianta di cui possano liberamente cibarsi animali selvatici, in cui possano trovare riparo uccelli, che possa fare ombra ad un uomo anziano o semplicemente abbellire l'ambiente:
 Ogni musulmano che pianti un albero, guadagnerà una ricompensa come atto caritatevole a causa del cibo che ne deriva; ciò che vi viene preso da animali selvatici che se ne cibino, ciò che nutre gli uccelli, e ciò che sfama le persone che ne prendono, è caritàper essi” (Muslim)
A tale proposito in primavera abbiamo piantato dei semi in vaso e siamo in procinto di spostarli in vasi più grandi e portarli fuori inshaAllah.
Ecco le nostre piante di peperoni:



Di pomodori: 



Di lenticchie:
Una volta raggiunta una certa altezza, abbiamo travasato le nostre piante di peperoni e pomodori in vasi grossi. Le nostre piante di peperoni sono state attaccate da alcuni parassiti di cui stiamo cercando di liberarci spruzzando acqua e limone periodicamente.



E i nostri fiori da bulbi:



Il nostro fico aveva sviluppato una grossa foglia che uno dei bimbi piccoli ha deciso di mangiare...be' almeno si tratta di prodotti organici...adesso nonostante non ci sia stato molto caldo, la pianta sta lottando ed ha una nuova gemma...speriamo bene! 



Abbiamo anche iniziato una competizione, chi sarà il primo ad avvistare una lenticchia? Il nostro sogno sarebbe che la nostra pianta di lenticchie produca delle lenticchie da cui fare un raccolto e cucinarle…inshaAllah. Ecco il mini poster della nostra competizione: 




Ecco un poster ideato da A. (8) che parla dello sviluppo della pianta a partire dal seme e della fotosintesi clorofilliana molto semplificata.



Ma cos’è la FOTOSINTESI CLOROFILLIANA? È un processo mediante il quale si producono sostanze nutrienti per la pianta. Affinché avvenga ci devono essere: LUCE + CLOROFILLA. La SINTESI  avviene con la LUCE.

Quando la luce illumine le foglie, la clorofilla contenuta nei cloroplasti si attiva e trasforma l’anidride carbonica, l’acqua e i sali minerali assorbiti dalle radici in sostanze nutritive per la pianta (zuccheri e amidi) e ossigeno; quest’ultimo viene immesso nell’ambiente e nell’aria attraverso gli stomi, dei piccoli forellini presenti sulle foglie, mentre gli zuccheri e gli amidi vengono utilizzati dalla pianta per vivere, crescere, fiorire e produrre semi e frutti.


6/04/2014

Eruzione vulcanica


Per motivi scientifici e per ricordarci della Potenza di Allah ta’ala abbiamo cercato di capire quale sia la forza di un vulcano in eruzione, riproducendolo in piccola scala nel modo seguente.
Abbiamo impastato farina, sale, acqua, cacao e un pochino di olio vegetale fino ad ottenere un impasto solido ed omogeneo. 






Abbiamo ricavato una forma di volcano a cono al cui centro abbiamo inserito una bottiglietta di plastica contenente un pochino di acqua tiepida in cui era stato sciolto del colorante alimentare rosso, e alcuni cucchiani di bicarbonato di soda. 



Abbiamo decorato il nostro volcano con foglie, rametti e sabbia 




e poi, quando eravamo pronti ad assistere all’eruzione simulata, abbiamo inserito nella bottiglietta dell’aceto. Ed ecco l’eruzione arriva all’istante pronta per essere immortalata dalla macchina fotografica.



L’eruzione simulata può essere provocata più volte aggiungendo dell’aceto di volta in volta.



Una piccola eruzione simulata crea immenso sbalordimento in grandi e piccini, immaginate un vero volcano in eruzione!

Cosa si impara da questa faccenda? La Potenza di Allah Subbhanau wa ta’ala è immensa. Egli ci ama e ci ha donato tutte le gioie e le bontà in questa dunya. Se vogliamo continuare a godere di queste gioie anche nell’Akhira, dobbiamo sottometterci alla Sua volontà applicando l’Islam, essendo buoni  e devoti fedeli, osservando la preghiera e il digiuno obbligatorio, dividendo col povero, ….cosa altro possiamo fare per compiacere Allah subbhnau wa ta’ala? Come possiamo assicurarci il Paradiso?
Allah è il Più Potente.

E ancora per riflettere sulla Potenza di Allah subbhnau wa ta’ala…parliamo di….


La distruzione di Pompei

Siamo andati alla biblioteca locale come facciamo ogni mese  circa per portare a casa varii libri in prestito da consultare. C’era un libro intitolato Fuga da Pompei, un libro con delle illustrazioni davvero molto accattivanti la cui autrice sembra che abbia frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Chelsea (Christina Balit, Escape from Pompeii, Frances Lincoln Children’s Books). Incuriositi dal fatto che si citasse il Golfo di Napoli (casa dolce casa…) e il Vesuvio che abbiamo visitato 3 anni fa circa, abbiamo portato il libro a casa.

Christina Balit, Escape from Pompeii, Frances Lincoln Children’s Books


Tanto per cambiare la storia è narrata in terza persona da un testimone dei fatti che rimane illeso. Il narratore è Tranio, un ragazzo romano che si salva apparentemente dall’eruzione vulcanica nascondendosi intelligentemente in un’imbarcazione mercantile greca (che egli non sa sta per salpare) e che osserva dunque la distruzione in diretta della propria città natale da questa nave.
Non mancano nel testo svariati dettagli storici della vita romana dell’epoca: come erano case, negozi, vasellame e le imbarcazioni dell’epoca; vi sono accenni all’utilizzo delle anfore (otri per olio e spezie che venivano sia imbarcati che scaricati dalle navi); il forum con i ‘politici’ in abbigliamento dell’epoca; il teatro e gli attori; c’è un breve accenno storico al terremoto del 62; come spendevano la giornata i ragazzi dell’epoca: le ragazze solevano imparare a tessere e cucinare, si giocava presso le fontane nei giorni caldi, tipici giochi erano acchiapparello, acchiappacani, giochi di tiro a sorte effettuati con piccole ossa.
Nel momento del terremoto iniziale Tranio è a teatro. Scappa via e si nasconde in una nave. Si addormenta e il mattino seguente al suo risveglio, la nave è già in mare aperto ed egli osserva da lontano la scena della distruzione. Il cielo è diventato grosso e pesante a causa della pomice e nero per il fumo. Tranio non riesce neppure a respirare nonostante sia molto lontano dal luogo. Sente tremare sotto di sé, il Monte Vesuvio sembra ruggire. La cima del monte esplode e una enorme nuvola di cenere argentata si erge sino ai cieli, attorcigliandosi su se stessa e creando enormi bolle in ogni direzione. In pochi secondi tutto è nel buio. Ancora Tranio riesce ad osservare fiumi di lava liquida che confluiscono in fiumi di fuoco scendendo giù dai pendii pietrosi del ‘monte gentile’; lampi e fulmini infuocati nel cielo; cenere e lapilli (pietre infuocate) sono scagliati violentemente in ogni direzione.
Il libro è arricchito da belle immagini e da dettagli storici finali molto interessanti.
Christina Balit, Escape from Pompeii, Frances Lincoln Children’s Books

Vocabolario: Lapillo è un vocabolo utlizzato ingeologia, e più precisamente in vulcanologia, viene utilizzato per indicare i piccoli frammenti solidi di lava, e più in generale di tefrite, che vengono espulsi con violenza dai vulcani durante eruzioni di tipo esplosivo. I frammenti di tefrite vengono classificati come lapilli quando hanno dimensioni comprese fra i 2 e i 64 mm di diametro. I frammenti con dimensione inferiore ai 2 mm vengono classificati come cenere vulcanica, mentre i frammenti con dimensioni superiori ai 64 mm sono chiamati bombe vulcaniche.

Ci siamo appassionati a questa storia di cui non avevamo mai parlato prima in modo dettagliato. Abbiamo inziato ad osservare le somiglianze tra la distruzione di Pompei  e la distruzione del popolo degli ‘Ad (la cui storia troverete QUI Storia del popolo degli ' Ad  ) e alla storia del Profeta Lut e la distruzione di Sodoma.  Solo Allah sa cosa realmente accadde, ma la distruzione della città di Pompei, città romana politeista, presenta svariate similitudini con la distruzione di altre città del passato. Pompei, era stata fondata dagli Osci introno al VII secolo ac non lontano dal fiume Sarno. Fu una ricca città commericiale ed ebbe un forte sviluppo urbanistico grazie alla costruzione del foro, del tempio di Giove, di Iside e un tempio in onere della dea Venere; e il giorno prima della distruzione di Pompei c’era stata una celebrazione in onere di un dio, forse Dionisio.

Solo questo basterebbe a spiegare l’ira di Allah subbhna’u wa ta’ala, ma la storia va ben oltre purtroppo….da ricerche approfondite che non vi sollecito a fare, ho scoperto che la nella città di Pompei vivevano persone immorali, scellerate i cui atti di oscenità avevano raggiunto livelli a dir poco scandalosi. Allah ta’ala dice nel Corano:

Giurano [in nome] di Allah, con solenni giuramenti, che se giungesse loro un ammonitore, agirebbero più rettamente di qualsiasi altra comunità. Poi, quando giunge loro un ammonitore, ciò non fa che accrescere la loro avversione, la loro superbia sulla terra e le loro trame malvagie. Ma la trama malvagia non fa che avvolgere i suoi artefici. Si aspettano un'altra consuetudine [diversa] da quella che fu adottata per i loro avi? Non troverai mai un cambiamento nella consuetudine di Allah, non troverai deviazione alcuna nella consuetudine di Allah.
[Sura al-Fatir, Il Creatore, 35 vv. 42-43]

Prima del disastro Pompei era una città romana piena di ricchezza e lusso, purtroppo però alla bellezza del luogo e alla ricchezza del peasaggio si univano disonestà e malvagità. Ogni individuo che si ribella alla legge di Allah, sarà soggetto all’ira divina. Pompei era il simbolo della degenerazione dell’Impero Romano. Nel casi di Pompei, la distruzione avvenne grazie al Monte Vesuvio. Esso si erge tra Napoli e Pompei. La lava e la cenere dell’enorme esplosione vucanica, che si verificò 2000 anni fa, nel 79 d.c., sterminò tutti gli abitanti del luogo. Il disastro su talmente repentino che colse le persone di sorpresa, molti morirono nel mezzo delle loro atroci azioni e furono sepolti dalla cenere: i loro atti osceni immortalati per sempre. Nel 1863 un archeologo, Giuseppe Fiorelli, notò che vi era uno spazio vuoto tra la lava ormai solidificata e le ossa dei defunti. Provò allora a colmarlo con del gesso e ne vennero fuori i corpi riprodotti dei defunti. Per questo motivo sappiamo in che posizione essi morirono.  Come se fossero stati congelati nel momento della propria morte.
La cosa raccapricciante è che nessuno riuscì a fuggire questo destino e le persone morirono come se non se ne rendessero conto (anche se non tutti come sembrerebbe dalle posizioni in cui sono stati ritrovati). Come è possibile che migliaia di persone morirono durante lo svolgimento delle proprie azioni? Perché non scapparono via?

Mandammo contro di loro un solo Grido, rimasero come erba disseccata per gli stabbi [Sura al-Qamar 54, v.31] 

Allah ta’ala enfatizza nel Corano la Propria punizione come qualcosa di incredibilmente rapido, direi ‘istantaneo’!