5/29/2014

Doppio post tra il passato e il presente: La nascita della moneta islamica 695 CE e MONEY INVESTIGATION!!! Trasformarsi in storici e detectives per apprendere ed essere aggiornati!!!

La nascita della moneta islamica 695 CE

Durante la vita del profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) i due imperi più potenti erano quello bizantino e quello sasaniano (persiano o sasanide). Nell’impero bizantino era diffusa la moneta d’oro detta solidus, mentre l’impero sasaniano o sasanide aveva la moneta d’argento, il drachum. Il profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) aveva sicuramente conosciuto queste monete a causa dei numerosi viaggi a balad al-sham (Siria) quando inviato da Khaldijah (radhiaAllah-u ‘anha).
Dopo la morte del profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) nel 622 CE, l’Islam si diffuse molto rapidamente in varie direzioni: ad oriente verso la Persia sasaniana, a nord e occidente verso le terre bizantine. I governatori musulmani dei nuovi territori conquistati continuarono a coniare le monete locali che ancora mostravamo l’imperatore e persino la croce simbolo dei cristiani, o il monarca sasaniano e il simbolo dell’altare di fuoco del Magi. Ma al tempo del califfato di ‘Uthman (radhi Allah-u’anhu) [644-656 CE], si iniziarono ad aggiungere alle monete delle iscrizioni arabe tali quali “bismillah” cesellate attorno al margine ampio della moneta d’argento sasaniana. La restante parte della moneta rimase la stessa, mostrando il capo incoronato del re persiano e delle iscrizioni pre-islamiche Pahlavi.
Queste monete furono una sorta di prototipo grazie all’inserimento di frasi islamiche.
Fu comunque durante il regno del quinto califfo “Umayyade”, ‘Abd al-Malik ibn Marwan (646-705 CE) che furono coniate le prime vere originali monete islamiche.
‘Abd al-Malik ibn Marwan regnò a Damasco e introdusse varie riforme. Ad esempio egli dichiarò l’Arabo la lingua ufficiale dell’impero, rimpiazzando in tal modo il Greco bizantino, il Pahlavi (persiano), Siriaco (dialetto) e il Copto (egiziano). Egli standardizzò il peso del nuovo dinar d’oro e del dirham d’argento.
La prima moneta ufficialmente islamica, un dirham d’argento, fu coniata nel 695 CE (75 AH). Per la prima volta la moneta non aveva volti umani né immagini di esseri viventi ed aveva iscrizioni arabe. Nella parte frontale della moneta c’è la prima parte della kalimah al-shahadah in bellissima calligrafia kufica. Sul retro vi si poteva leggere la ayat 33 di surah tawbah:
Egli è Colui Che ha inviato il Suo Messaggero con la guida e la Religione della verità, onde farla prevalere su ogni altra religione, anche se ciò dispiace agli associatori.
Sulla moneta qui rappresentata, si legge: “Bismillah dhuriba hadha al-dirham bi dimashaq fi sannah wahad wa thamanin”. Dhuriba, significa coniato dunque: “Nel nome di Allah, questo dirham fu coniato a Damasco nell’anno 81 AH.”
Le nuove monete erano dedicate ad Allah. Ogni moneta era una sorta di da’i un missionario islamico, che invitava al din al-haq al-islam.
Testo tradotto e riadattato da Tell me about ISLAMIC HISTORY
Scritto ed illustrato da Luqman Nagy, Goodwordkidz






 Come realizzare un modellino di monete islamica
Abbiamo ritagliato due dischi di cartoncino di uguale dimensione. 


Abbiamo inserito una striscia di cartoncino spessa soltanto alcuni millimetri al bordo per donare spessore alla moneta. Prima di incollare (oppure attaccare con nastro adesivo trasparente) i due dischi, abbiamo inserito del cartoncino all’interno dei dischi affinché la moneta non si appiattisse col tempo. Abbiamo poi ritagliato altri due dischi delle stesse dimensioni su un cartonicno colorato, potrebbe essere grigio per indicare che era d’argento su cui abbiamo copiato le iscrizioni arabe. 

Poi abbiamo incollato il tutto. Per donare un certo effetto metallico, abbiamo incollato al bordo del nastro argentato.






Ecco la nostra moneta ultimata.







MONEY INVESTIGATION!!!

Come capire se una banconota è falsificata:

Nel caso di banconte.
Osservare bene il colore che deve essere di ottima qualità, lo stesso dicasi per la qualità del foglio che deve essere eccellente. La prima prova è quella del tattoo, le banconote non sono ricavate da semplice foglio. Le immagini e i numeri, comprese le iscrizioni non devono apparire sbiadite. Se osservate in controluce hanno dei water marks, ologramma, cioè dei disegni specifici; le banconote false hanno questi disegni, fatti in modo sbiadito per cui non c’é alcuna differenza tra contro luce o alla luce, il disegno nelle banconte contraffatte appare sempre. Osservare la filigrana, le banconote false hanno solo un filo scuro disegnato.
Nel caso di monete.
Ogni monete ha un suo colore, bordo, peso e un proprio spessore particolare. Si potrebbe adoperare una calamita per capire se si tratta di vero metallo.
Con un semplice test abbiamo scoperto di avere una sterlina falsa nelle nostre tasche!!!! Oggigiorno la contraffazione è molto diffusa!



Ed ecco il nostro mega poster. Abbiamo fotocopiato le banconote e abbiamo scaricato dal web immagini di monete. Abbiamo scritto una lista di indizi da osservare per appurare l’autenticità di banconote e monete.


5/01/2014

I Romani parte terza

I Romani parte terza

Si tratta di un argomento molto vasto per il quale si consiglia queste serie di lezioni:


Nuovo poster è stato realizzato da A. (8) e N. (9). Eccone alcune foto. Il poster mostra una mappa dell’impero romano, abiti caratteristici, armature, luoghi, giochi dei bambini romani ecc.




In un altro poster ideato da A. (8), si è parlato del Colosseo e si è cercato di disegnarlo a mano seguendo questa guida passo per passo: Disegnare il Colosseo passo per passo




Una sezione della ViLLA Romana è stata riprodotta mostrando questa volta la veranda:


Il Peristilium cioè il giardino:



spesso connesso al tricliniun cioè il salone








Un approfondimento sulla Villa romana


Stando ai resti archeologici pervenutici, i Romani più ricchi solevano avere delle belle case, definite ville.
Queste case venivano adornate. La pianta è solitamente rettangolare con stanze quali camera da letto, cucina, triclinium intorno e un giardino centrale a cielo aperto, definito peristylium. Questi giardini potevano essere decorati con panchine di pietra, stagni, fontane e mosaici, oltre che piante ornamentali.
Dinanzi al peristylium poteva esserci una veranda il cui soffito era sorretto da colonne.




I muri erano molto solidi. Erano in genere fatti di pietra e rivestiti di cemento per renderli lisci e forti. I Romani furono uno dei primi popoli ad usare il cemento.
Molte delle ville romane avevano un sistema di riscaldamento ad ipocastum. Vi era una stanza allestita appositamente con un’enorme furnace dove gli schiavi lavoravano sodo per tener il fuoco vivo durante l’inverno. La casa aveva al di sotto uno spazio vuoto in cui diversi tubi incanalavano i fumi di scarico verso l’esterno.
Nel nostro progetto abbiamo rappresentato questa volta il triclinium, collegato da un passaggio ad arco al perystilium che ha dinanzi una veranda.
Per realizzare il nostro progetto abbiamo adoperato due scatole di cartone come base rivestite con cartoncino marrone. Scatole di cereali sono state adoperate per rappresentare i muri e sono state rivestite con cartoncini colorati, mosaici e tetti di cartoncino bristol che sono stati ripiegati nel mezzo ed incollati alle scatole. Tutte le scatole sono state prima decorate, successivamente incollate alla base e poi rinforzate con del nastro adesivo. Le panchine sono state ottenute dalle confezioni delle uova, che avremo dovuto dipingere di grigio affinché fossero più realistiche. La fontana è stata ricreata con un pezzo della confezione delle uova forato al centro e spillato su del feltro.


Un approfondimento sui ponti romani

I Romani adoperavano alta tecnologia per costruire i propri ponti fatti di pietra e cement.i su cui pogiavano gli acquedotti. Essi compresero che un sistema ad arco poteva sorreggere maggiore peso e lo adoperarono. Tutte le cavità venivano riepite con sabbia, pietra e ghiaia. I  ponti erano costruiti con varie file di archi una sull’altra, due o tre in genere, e in cima scorreva l’acqua.



Essi volevano assicuarare alla città acqua in abbondanza.
Puoi disegnare un arco romano oppure farne un progetto con del cartoncino?
Fanne un progetto prima, scegli accuratamente che materiali dovrai usare. Qual è la parte più importante dell’arco?


Per lezioni sui Romani si consulti: