11/14/2013

Il giorno di Ashura


Ashura significa il decimo, e rappresenta, infatti, il decimo giorno del mese di Muharram, il primo mese del calendario islamico, mese in cui è consigliato eseguire dei digiuni volontari.

Perché si digiuna in questo giorno? È un atto di Sunnah in quanto il Profeta Muhammad (salla Allahu aleyy wa sallem) vide degli Ebrei digiunare in questo giorno e gli chiese perché lo stessero facendo. Essi gli risposero che la loro intenzione era la commemorazione del passaggio attraverso il mar Rosso, passaggio che aveva messo in salvo il profeta Musa (aleyy salem) e il popolo di Israele dalla persecuzione ordita da Faraone. Il Messaggero di Allah (salla Allahu aleyy wa sallem) affermò che i Musulmani hanno più a cuore di loro tale Profeta, e che se fosse sopravvissuto l’anno successivo avrebbe digiunato il decimo ed anche il nono giorno di tale mese!

Digiunare nel giorno di Ashura espia i peccati dell’anno trascorso, perché il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha affermato: “Digiunando nel giorno di Arafah spero che Allah espierà i peccati dell’anno prima e dell’anno dopo, e digiunando nel giorno di Ashura, spero che Allah espierà per l’anno prima.” Narrato da Muslim, 1162. Questo dimostra la generosità che Allah ci riserva, da cui digiunare un solo giorno porta l’espiazione dei peccati di un intero anno. E Allah è il Possessore di immensa generosità.

Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) era molto cauto nell’assicurarsi di  digiunare nel giorno di Ashura per la sua importanza. Fu narrato che Ibn ‘Abbas (che Allah ne sia compiaciuto) disse: “Non ho mai visto il Profeta (pace e benedizioni su di lui) così cauto nell’assicurarsi di digiunare qualsiasi giorno e preferendo il giorno di Ashura ad altri giorni , e questo mese, indicando Ramadan.” Narrato da Al-Bukhari, 1867.

Al-Nawawi (che Allah ne abbia misericordia) ha affermato: “I sapienti in scienza islamica fra i nostri compagni e altri, hanno detto che esistono diverse ragioni per cui è raccomandato digiunare il nono giorno [pure] (Tasu’a’).”

Quali sono queste ragioni? Prova ad indovinare….

Prima di tutto l’intenzione è quella di differenziarsi dagli Ebrei che limitavano il proprio digiuno al decimo giorno. Questo fu narrato da Ibn ‘Abbas.

In secondo luogo unendo il digiuno di Ashura ad un altro giorno, è maggiormente valido se il giorno di Ashura dovesse capitare di venerdi, in quanto non è permesso digiunare il venerdi da solo [ma è permesso se si digiuna il giorno prima o quello successivo].

Inoltre ci si mette al sicuro nel caso in cui l’avvistamento della luna non sia stato accurato!!

Qual è il motivo più importante? La più determinante di queste tre ragioni è il mostrarsi diversi dalla Gente del libro. Shayk al-Islam Ibn Taymiyah ha affermato: “Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha vietato di rassomigliare alla Gente del libro in varie narrazioni. Ad esempio a riguardo di Ashura egli ha detto: “Se vivrò fino al prossimo anno, digiunerò sicuramente il nono.” Al-fatawa al-Kubra, parte 6.

“È permesso digiunare nel giorno di Ashura da solo, ma è meglio digiunare il giorno prima o il giorno dopo. Questa è una Sunnah, lo prova il fatto che il Profeta (salla allahu aleyii wa sallem) disse: “ Se sarò ancora vivo l’anno prossimo, digiunerò sicuramente il nono.” Narrato da Muslim, 1134.

Ibn Abbas (che Allah ne sia compiaciuto) ha detto: “Egli intendeva, insieme al decimo.”

E Allah è fonte di forza.

Al-Lajnah al-Daa’imah li’l-Buhooth al-‘Ilmiyyah wa’l-Ifta’, 11/401.

Perché si digiuna nel giorno di Ashura?

Il digiuno viene eseguito come atto di adorazione ad Allah, l’Unico, ed è in questo caso una forma di ringraziamento per aver salvato il Profeta Musa (aleyy salem) ed i Figli di Israele dalla rabbia di Faraone con la separazione delle acque.

Ricordiamo la storia di Musa (aleyy salem) e facciamo dei disegni.
 

Ci sono ahadith inventati che parlano di come nel giorno di Ashura ci si debba mostrare tristi, lamentarsi, piangere, strapparsi gli abiti….in verità in nessuno degli ahadith autentici dal Profeta (pace e benedizioni su di lui ) o dai suoi Compagni ha mai affermato una cosa del genere.

Nessuno degli imam dei musulmani ha mai incoraggiato o raccomandato tali azioni, neppure nessuno dei quattro imam, né nessun altro. Nessuno studente di scienza islamica ha mai narrato niente del genere, né dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) né dai Sahabah, né dai Tabi’in; non c’è neppure in nessuna narrazione autentica, né in quelli da’if (deboli); né nei libri di Sahih, né in al-Sunana, né nei Musnad. (fonte: islamqa)

 

11/05/2013

Invocazioni quotidiane da scaricare in word o pdf


 
Una raccolta di invocazioni illustrate da Il Piccolo Musulmano per insegnare ai nostril bambini cosa pronunciare nelle diverse occasioni della vita quotidiana: prima di mangiare, uscendo di casa, al risveglio, quando si va a dormire...




11/01/2013

Articoli giornalistici





Come scrivere un articolo di giornale semplice:

Esso deve informare su una eventuale “notizia”, racconta dei fatti, espone quanti più elementi possibili, può essere lungo o breve ma esaustivo.

Collocazione dell’articolo: si deve decidere che tipo di articolo si vuole scrivere: politica interna o estera, cronaca, cultura, scienze, sport, spettacolo, economia e finanza.

Raccolta delle notizie: le fonti sono molto importanti nella stesura di un articolo, le fonti si ricavano da istituzioni, forze dell’ordine, aziende tramite inchieste, ricerche (libri, internet, biblioteca) ed investigazioni (intervistando amici e parenti, vicini di casa, il sindaco…).

Preparazione della scaletta: dopo la raccolta delle notizie, si prepara una scaletta in modo che l’argomento risulti facilmente comprensibile. Gli eventi devono essere proposti in ordine cronologico.

Bisogna dare STRUTTTURA ALL’ARTICOLO : inizio, sviluppo e conclusione o “chiusura”.

Dpo la stesura si passa al controllo ortografico e si verifica la completezza e la concatenazione logica tra le varie parti.

Scelta del titolo. Esso deve chiarire da subito l’argomento trattato ed invogliare il lettore alla lettura.
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Si scelga un tema d’attualità e se ne discuta, noi abbiamo scelto di parlare dello sport e di come esso possa aiutare il nostro cuore a rimanere in forma più a lungo.



Parliamo dello stare in forma



L’Associazione Cardiaca Britannica dichiara che ciascun bambino dovrebbe allenarsi per almeno un’ora al giorno per mantenersi in forma!


Fare un’ora di esercizio continuato può risultare talvolta difficile, allora perché non suddividere la nostra ora di attività fisica in piccolo turni di 10/15 minuti?

Ogni volta all’alzarsi al mattino si potrebbero eseguire 10 minuti di riscaldamento muscolare e di stretching. Spiegate ai vostri fanciulli che non bisogna sforzarsi oltre misura, bisogna invece trattare i nostri muscoli con rispetto e riscaldarli correndo dolcemente sul posto ad esempio. I muscoli riscaldati lavoreranno meglio, miglioreranno la nostra prestazione e si eviteranno eventuali dolori/strappi muscolari durante/dopo l’allenamento. Nei bambini in crescita l’allenamento fisico fa addirittura rinforzare le ossa…e perché non citare le endorfine? Ma cosa sono le endorfine? Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. Esse si producono con l’esercizio fisico e potrebbero essere raffigurate come delle palline rose con faccino rossidente, esse vanno dal nostro cervello e gli comunicano di ESSERE FELICE!!!



Esperti del settore affermano che le endorfine smorzano persino il senso di fame nelle persone sovrappeso. È importante ricordare di non fare esercizio fisico se si è malati oppure subito dopo un pasto perché ci si potrebbe sentire nauseati o sviluppare mal di pancia.

Attività:

Compiliamo un articolo giornalistico dopo aver letto a tale proposito e dopo aver ricercato.





 
British Heart Foundation


 

Ogni giornalista dovrà scrivere un passo non troppo lungo a tale proposito, punti essenziali dell’articolo giornalistico sono

TITOLO (sottotitolo e didascalia se possibile)

Il nome del giornalista

Luogo e data dell’articolo

Foto

L’articolo dovrebbe essere in terza persona, riportare dei “fatti” scoperti e avere un linguaggio immediato, evitando opinioni personali.

Ecco i nostri newspapar reports compilati da A. (7) e N. (9).


 
I ragazzi hanno proposto varie attività per tenersi in forma in casa senza andare in palestra per citarne alcune di cui abbiamo discusso:

Passare l’aspirapolvere oppure il mop

Aiutare con la cesta della biancheria

Salire e scendere dalle scale di casa o del palazzo (evitare gli ascensori)

Andare da amici/scuola/parenti a piedi invece che in auto, oppure in bici

Andare al parco in bici

Aiutare con le buste della spesa

Saltellare sul posto

Correre sul posto

Fare almeno 10 flessioni al giorno

Adoperare la corda

Fare ginnastica appena svegli al mattino soprattutto durante il fine settimana

Fare sollevamento pesi con pacchetti di riso

Ecco alcuni sport bellissimi su cui abbiamo ricercato:

a)  L’EQUITAZIONE

Uno sport utilissimo per la crescita psico-motoria del bambino. Il rapporto con il pony sviluppa anche il senso della responsabilità e della lealtà.

Il cavallo è uno dei più grandi desideri di un bambino.

L'equitazione è un'attività che consente ai bambini di crescere correttamente fisicamente e psicologicamente.

È proprio il cavallo la particolarità di questo sport, il cavallo che non è uno strumento inanimato ma vivo, che si muove, che reagisce e che pensa.

Per imparare a stare in sella, cavalcare e galoppare, è necessario che il bambino entri in sintonia con il cavallo, con il suo movimento. Questo stimola efficacemente la muscolatura, la coordinazione e il senso dell'equilibrio del bambino.

Ma non solo: proprio la caratteristica di animale vivo, stimola anche il bambino a stabilire un rapporto non solo fisico con il proprio compagno. Per questo è molto utile che i bambini comincino sui pony, i piccoli cavalli alti non più di 1.40 m. Il bambino potrà accudire personalmente il proprio pony, trovandosi con gli occhi alla stessa altezza, il che facilita enormemente lo stabilirsi di una fiducia e di un'amicizia e l'eliminazione di paure dovute alle dimensioni diverse del cavallo grande.

L'attività equestre inoltre viene solitamente praticata in gruppi dove l'aspetto agonistico è solo uno degli elementi. E' invece soprattutto l'aspetto ludico-sportivo che favorisce lo sviluppo del rapporto sociale e di adattamento all'ambiente del bambino. L'ambiente stesso del Pony Club, si legge in una cartella stampa del Pony Club Fiorello Italia, "insegna inoltre a mantenere una certa disciplina e consente al bambino di affermare la sua autonomia attraverso il desiderio di misurarsi oltre che con l'animale anche con gli altri, con il proprio coraggio e la propria sicurezza".

Fonte: Alessandro Pellegrini, Rivista "Il Mio Cavallo"

 

b)  IL TIRO CON L’ARCO

Il Tiro con l’Arco è un’attività sportiva nella quale occorrono doti e capacità di estrema destrezza, nella quale si eseguono movimenti precisi, rapidi e armonici ed è richiesto un impegno muscolare, anche se di media entità, determinato quasi esclusivamente dalla tensione dell’arco, ove un carico derivato dalla trazione della corda di un arco al momento dello scoccare può arrivare a 23 kg e anche oltre.

Durante il tiro il corpo deve restare in equilibrio e il mantenimento di un elevato controllo posturale in tutte le fasi è fondamentale.

Anche le risorse mentali ricoprono un ruolo decisivo in questo sport, relativamente alla gestione dell’ansia e soprattutto alla conoscenza che ogni atleta deve avere del proprio livello di “attivazione” psicofisiologico, associato al proprio rendimento ottimale.

Come si tira con l’arco

Posizione: Per avere una postura di tiro occorre un buon appoggio sul terreno,con la distanza tra i piedi uguale alla larghezza delle spalle. Il posizionamento del corpo dell’arciere verso il bersaglio viene detto sagittale.

Preparazione per la pre-carica: La fase nella quale viene sistemata la freccia nell’arco e incoccata sulla corda.

La presa dell’arco: Il punto di pressione della mano sull’impugnatura deve trovarsi sempre nella stessa posizione così che l’arco reagisca sempre in uguale maniera e l’uscita della freccia non venga disturbata.

Aggancio della corda: la prima falange del dito indice e dell’anulare vengono posizionati davanti alla corda e la falange del dito medio dietro la stessa.

Trazione: Questo movimento viene svolto a carico dei muscoli scapolo-omerali e toraco appendicolari; deve avvenire in modo lento e fluido, portando il braccio della corda all’indietro in linea retta fino al punto di contatto con il viso.

Ancoraggio: può essere di due tipi, centrale o laterale, a seconda delle caratteristiche antropometriche dell’arciere. In ogni modo il miglior ancoraggio si ha quando la corda tocca tre punti sul viso (mento, labbra e centro naso).

Mira: Può essere fatta con un solo occhio aperto o con entrambi. In assenza di una forte dominanza è possibile mirare con tutti e due.

Rilascio: È una azione naturale che è la conseguenza del rilassamento delle dita dopo essere state in tensione. In questa fase bisogna imparare a non porre attenzione sul rilascio ma farlo avvenire da sé.

Follow-through: consente di mantenere la mira sino al momento dell’impatto della freccia sul bersaglio ed evitare cali di tensione muscolare. Consente di avvertire eventuali errori compiuti.

Oltre al tiro con l’arco come disciplina olimpica esistono altre specialità sportive ed esso legate tra le quali la specialità “ 3D” o “Tiro alla sagoma tridimensionale”. Quest’ultima, di simulazione venatoria, tende a mantenere i valori originari propri del tiro con l’arco. Nella simulazione di situazioni di caccia vengono adoperate sagome tridimensionali raffiguranti animali in materiale sintetico espanso.

Lo ski archery o archery biathlon, anche nell’abbreviazione ski-arc, è uno sport invernale che combina lo sci di fondo con la pratica del tiro con l’arco; è molto simile al biathlon con la differenza che al posto della carabina si usa l’arco. Si pratica in particolar modo in Italia e in Francia.

L’arco viene oggi considerato un attrezzo sportivo con il quale è possibile fare pratica in spazi ampi o relativamente ridotti per cui occorre ricordarne anche l’eventuale pericolosità qualora non si rispettino le fondamentali norme di sicurezza che vengono insegnate a tutti coloro che decidono di intraprendere questo tipo di sport.

Bibliografia:

- Lee K., De Bondt R., Total Archery, Samick Sports Co.

- Casorati G. C., Storia della moderna arcieria italiana e mondiale. Ed. Greentime

Alcuni consigli su come trattare i bambini

Fonte: Atâ `Utwah- Islamtoday.net

 

E il PUNTO DI VISTA ISLAMICO? Stando al punto di vista islamico, ogni genitore deve assecondare le naturali inclinazioni dei propri figli e farli abituare a dare il massimo in ogni cosa che si faccia anche nelle prestazioni: se si fa una cosa, bisogna farla nel migliore dei modi, con eccellenza!

È suggerito insegnare ai maschietti degli sport maschili come il tiro con l’arco, il nuoto, e l’equitazione.

Mai ignorare le idee dei nostri figli e dei giovani nella comunità, e incoraggiarli a partecipare attivamente e a dare sempre il massimo nelle proprie prestazioni entro le proprie capacità.

Insegnargli ad essere coraggiosi secondo l’esigenza, incluso il parlare in pubblico.

Umar (che Allah ne sia compiaciuto) disse “Abituatevi ad una vita senza comodità, perché il lusso non dura per sempre”

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È Allah l’Unico che guida sulla strada giusta

http://www.islam-qa.com/en/ref/355

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10/28/2013

Come trattare i bambini in accordo con l’Islam


Come trattare i bambini in accordo con l’Islam

Nella vita del Profeta (pace e benedizioni su di lui) abbiamo molti buoni esempi da studiare e seguire in molti aspetti della vita. Più ne studiamo i varii casi, più ne matureremo dei benefici.

Potremmo apprendere ciò che beneficerà noi oggigiorno e coloro che verranno dopo di noi nel futuro. Allah ha detto: ” In verità voi avete nel Messaggero di Allah il miglior esempio di condotta per coloro che ripongono le proprie speranze in Allah e nell’Ultimo Giorno”.

Possiamo beneficiare dell’esempio del Profeta (su di lui la pace) anche quando si tratta dell’educazione dei nostri bambini. Se emuliamo il modo in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) trattava i bambini, con l’aiuto di Allah avremmo successo nell’educare i nostri.

I bambini vanno rispettati come persone!!!

I bambini hanno bisogno di rispetto. Molto spesso i genitori non mostrano rispetto nei loro confronti. Il Profeta (pace e benedizione su di lui) mostrò sempre alla nuova generazione che la rispettava e teneva in grande considerazione. Sa’d b. Malik era un giovane fanciullo quando vi fu la Battaglia di Uhud. Suo padre morì in battaglia. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui ) gli si avvicinò e gli disse: ”Sa’d b. Malik?” Quando il ragazzo riconobbe chi fosse, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: “Possa Allah elargire le Sue benedizioni su di te per la morte di tuo padre”.

Possiamo notare che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) lo trattò come avrebbe trattato un adulto. Gli porse le condoglianze come avrebbe fatto con un uomo maturo. Non lo trattò con iperprotezione. Lo informò subito dell’accaduto.

Dovremmo dare più credito alle menti dei nostri bambini. Non dovremmo sottostimare la loro intelligenza. Dovremmo averne stima e rispettarne i sentimenti ed insegnargli ad avere rispetto per gli altri. Ciò permette ai ragazzi un buon sviluppo intellettuale e sociale.

È essenziale che essi si prendano le proprie responsabilità . Troppi di noi oggigiorno, adulti e bambini, hanno la tendenza a scaricare le proprie responsabilità  sugli altri.

Per prevenire questo, coloro che stanno educando dei bambini dovrebbero prima di tutto educarli a pensare in modo ottimista di sé stessi. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) si applicò molto per aiutare a sviluppare positivamente la personalità dei giovani intorno a lui. Una volta, mentre il Profeta (su di lui la pace) era seduto, gli fu offerto qualcosa da bere. Ne bevve. Seduto alla sua destra vi era un giovane ragazzo e alla sinistra un certo numero di persone anziane. Siccome tradizionalmente la persona alla destra venita servita per prima, egli si rivolse al ragazzo e gli chiese: ”Mi permetti di offrire da bere ad essi prima?”(Sahih Muslim)

Questo è il modo in cui un bambino impara le buone maniere. Ed è anche il modo in cui sviluppa forza della personalità e un intelletto più acuto al posto di una mentalità pessimistica e di mancanza di autostima.

Dobbiamo essere giusti quando si ha a che fare con i nostri figli. Il trattamento equo e la parità sono di primaria importanza affinché il bambino abbia un senso di stabilità e si prevenga la gelosia tra fratelli e una forma di competizione poco raccomandabile. Ingiustizie possono verificarsi in faccende anche minori come il baciare un bambino più di un altro o sorridere ad uno di più o dargli preferenza riguardo il cibo e i vestiti.

Una volta Bashir diede a suo figlio al-Nu’man un dono. Andò dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) affinché lo potesse testimoniare. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli chiese: ”Bashir, hai anche altri figli?”.Quando Bashir rispose che ne aveva, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) chiese: ”Hai dato un dono a ciascuno di essi?” La risposta di Bashir fu di negazione. Il Profeta (su di lui la pace) disse: ”Allora non chiedermi di testimoniare. Non testimonierò un’ingiustizia”. (Sahih Muslim)

Dobbiamo essere cordiali e qualche volta giocherelloni con i nostri figli. Hanno bisogno di gioia e gioco nella loro vita entro i confini islamici. Non dovremmo superare i limiti del nostro gioco e dell’affetto in modo che i bambini non diventino viziati. Comunque non dovremmo essere riservati al punto tale da negare ai bambini un normale gioco e affetto. La negazione di questi bisogni rende i bambini introversi e paurosi.

Aishah racconta che quando era col Profeta (pace e benedizioni su di lui) ed ancora una ragazzina, soleva giocare con altre ragazze che venivano a trovarla: “Quando il Profeta (su di lui la pace) ritornava, esse solevano ritirarsi. Comunque egli ne rimandava subito qualcuna da me.”

Questo fatto fu pienamente compreso dai Compagni del Profeta . Un compagno racconta che un altro compagno Wa’il b. Mas’ud, soleva tenere un discorso ogni giovedi. Un uomo gli disse che essi avrebbero voluto che lui gli predicasse ogni giorno. Wa’il rispose: ”Non lo faccio soltanto perché non vorrei annoiarvi. Vi ricordo il modo in cui agiva il Profeta (su di lui la pcae), egli soleva fare le cose con moderazione così che non ce ne stancassimo” (Sahih Al-Bukhari e Sahih Muslim)

Concludo con il seguente consiglio dato al califfo Mu’awiyah da uno dei suoi consiglieri. Una volta Mu’awiyah si arrabbiò con suo figlio Yazid, così lo espulse. Al-Ahnaf osservò, e gli disse: ”Comandante dei Fedeli, i nostri figli sono i frutti dei nostri cuori e i pilastri che ci sopportano. Siamo per essi come il cielo sulle teste e la terra sotto i piedi. Se si arrabbiano, placateli, e se vi chiedono, dategli. Non siate un ostacolo nelle loro vite così che essi non siano riluttanti e sperino nel vostro decesso.”
 
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Molte persone sono preoccupate a riguardo del carattere instabile dei propri figli e di come il lusso possa influenzarne le personalità. Come possiamo inculcare forza e senso dell’onore nel carattere dei nostri figli?
Tutta la lode è per Allah.
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Ecco alcune soluzioni islamiche:
Takniyyah, l’utilizzo di Kunya, ovvero soprannomi nell’indirizzarsi ai bambini.
Chiamare un giovane ragazzino ‘Abu Foolaa (padre di Tizio) o una giovane ragazzina Um Foola (madre di Tizio) farà sentire il bambino più responsabile e più adulto, si comporterà in modo più maturo e si sentirà più grande per la sua età. Il Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) soleva conferire kunya ad altri bambini. Anas (che Allah ne sia compiaciuto) disse: “Il Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) era la migliore delle persone nell’atteggiamento e nei modi. Avevo un fratello che la gente soleva chiamare Abu ’Umayr. Penso che avesse da poco superato l’età dello svezzamento, e qualora si trovasse col Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) gli diceva: “O Abu Umayr cosa ha fatto il tuo nughayr (Ya Abaa ‘Umayr fa’ala al-nughayr?)? ( Il nughayr era un piccolo uccello con il quale soleva giocare). (Tramandato da Al-Bukhari, 5735)
[...]
Portare i bambini agli incontri con gli adulti
Questo aumenterà la loro comprensione e saggezza, e li spinge all’imitazione del mondo degli adulti, nello stesso tempo gli evita di sprecare troppo tempo in giochi e intrattenimento. I Sahaabah solevano portare con sé i propri bambini quando si radunavano con il Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam). Una delle storie che descrive ciò narrata da Mu’aawiyah ibn Qurrah e a lui da suo padre, che gli disse: “Il Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) soleva sedersi con un gruppo dei suoi Seguaci. Un uomo aveva il proprio figlio con sé; ed egli lo prese dal retro per farlo sedere di fronte a lui...”(Tramandato da al-Nisaa’i e classificato come sahih da al-Albani in Ahkaam al- Janaa’iz)
Parlandogli di tutte le vicende eroiche delle prime e successive generazioni, delle battaglie islamiche e delle vittorie dei Musulmani.
Questo li incoraggerà ad essere coraggiosi, che è una delle peculiari componenti dell’essere forti e d’onore. Al-Zubayr ibn al-Awwam aveva due bambini, uno dei quali era presente ad alcune battaglie, e l’altro soleva giocare con le vecchie cicatrici di guerra sulla spalla del padre. È stato tramandato da ‘Urwah ibn Zubayr che raccontò che i Compagni del Messaggero di Allah (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) dissero a Az-Zubayr il giorno di Yarmook: “Vai tu, attacca e noi ti seguiamo?” Ed egli rispose:” Se attaccassi, voi restereste qui”. “No, lo faremo (come promesso)”. Così si lanciò all’attacco (contro i Romani), penetrando nelle loro fila e oltreppassandole, ma nessuno lo affiancava. Poi si girò e ritornò e i Romani afferrarono le redini del suo cavallo e lo ferirono due volte alla spalla. Tra queste due ferite nuove ve ne era un’altra ricevuta durante la battaglia di Badr. ’Urwah disse: “Quando ero piccolo solevo giocare mettendo le mie dita in quelle ferite”. Urwah disse: “Abdullaah ibn al Zubayr era con lui quel giorno. Aveva dieci anni. Egli al-Zubayr lo mise su un cavallo e gli affidò le cure di un altro uomo. (Tramandato da Al-Bukhari 3678).
Commentare questo Hadith, Ibn Hijr (che Allah ne abbia pietà) disse: “Al-Zibayr sentiva che suo figlio Abdullaah era coraggioso e abile all’equitazione (traduco chivalrous), così lo lasciò montare a cavallo, ma temeva che potesse tentare di fare più di quanto ne fosse all’altezza, così gli pose al fianco un altro uomo per aiutarlo a salvarsi dagli attacchi dei Romani in caso fosse distratto dal combattimento”. Ibn al-Mubaarak tramandò da Hishaam ibn ’Urwah e questi da suo padre e questi da Abdullah ibn Az-Zubayr che questi era con suo padre il giorno di Yarmook, e quando i mushrikun corsero via, egli li attaccò e cominciò a uccidere i feriti cioè ammazzò ognuno dei loro soldati già feriti. Ciò indica che fosse forte e coraggioso fin dalla fanciullezza.
Insegnargli le buone maniere
Tra le buone maniere che dovrebbero essere impartite vi sono quelle descritte in questo hadith narrato da Abu Hrayrah dal Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam): “Il giovane dovrebbe salutare il più anziano, colui che è di passaggio dovrebbe salutare coloro che sono seduti e il gruppo minore dovrebbe salutare il gruppo più numeroso”(Al-Bukhari, 5736)
Dandogli la lode e il respetto che meritano di fronte agli altri
Questo è reso noto dai seguenti hadith: Sahl ibn Sa’d (che Allah ne sia compiaciuto) disse che al Profeta (sal-Allaahu `alayhe wa sallam) fu portato un bicchiere e ne bevve. C’era un ragazzo, più giovane degli altri, sulla sua destra e alcuni più anziani sulla sua sinistra. Egli disse: “O giovane ragazzo, mi permetti di offrire ciò ai più anziani?” Il ragazzo disse: “Non darei via la mia parte delle tue benedizioni a nessun altro, O Messaggero di Allah”. E così lui gli porse il bicchiere. (tramandato da Al-Bukhari, 2180)
Insegnargli sport maschili come il tiro con l’arco, il nuoto, e l’equitazione.
Evitare di umiliarlo specialmente di fronte agli altri
Mai ignorare le sue idee, e incoraggiarli a partecipare
Consultarli e chiedere la loro opinione
Dargli delle responsabilità in accordo all’età e le capacità.
Insegnargli ad essere coraggiosi secondo l’esigenza, incluso il parlare in pubblico
Accertarci che i loro vestiti siano modesti e preteggerli da un modo di abbigliarsi non appropriato, pettinature, movimenti, modi di camminare
Assicurarci che i ragazzi non indossino la seta, poiché è soltanto per le donne
Evitando gli eccessi lusso, pigrizia, il non far nulla
Umar (che Allah ne sia compiaciuto) disse “Abituatevi ad una vita senza comodità, perché il lusso non dura per sempre”
[....]
È Allah l’Unico che guida sulla strada giusta
http://www.islam-qa.com/en/ref/355