1/31/2014

Multiculturalismo: Un Intero Paese (o città) in una scatola


Oggigiorno i matrimoni misti sono sempre più frequenti, i nostri studenti hanno spesso più identità culturali in cui si rispecchiano. Questi progetti forniscono alcune idee per poter familiarizzare con il nostre molteplici culture, giocando in sha Allah.

Come possiamo aiutare i nostri studenti/figli a familiarizzare con molteplici culture? Prendiamo un esempio a caso. La signora A di origine polacca, ha sposato il signor B di origini algerina e i loro figli sono nati e cresciuti in Francia. Questi bambini avranno molteplici identità culturali e gli si dovrà insegnare a conoscerle a fondo.

A livello pratico credo che il bambino tendi a rispecchairsi maggiormente nella cultura materna, forse perché la lingua materna è sempre quella che viene appresa per prima ed anche perché con la mamma si spende in genere più tempo.

Ecco alcune idee per familiarizzare con le nostre clture di appartenenza, ma aspetto anche le vostre presto in sha Allah

- farsi spedire cartoline e lettere dai familiari che avete all’estero;

- tenersi in contatto telefonico con amici e parenti dal luogo d'origine dei vostri mariti;

- foto, libri, guide turistiche, riviste da tenere in casa: invitare a sfogliarle magari col babbo che gli spiega i luoghi, le moschee e via dicendo;

-cercando in internet foto satellitari del paese in questione, magari anche della strada dove abitano suoceri, amici e parenti in generale;

- seguendo le notizie di cronaca con l'aiuto di internet, nel senso di tenersi ben aggiornati;

- andando in vacanza in un paese straniero, riportate come ricordi delle “cose vere”, invece che i soliti souvenir.....sabbia in bottigliette di plastica, pietre, disegni fatti dal vivo, conchiglie, spezie tipiche del luogo;

-acquistando stoffe tipiche per fare cuscini e/o copriletto/ arazzi per la stanza dei bimbi;

- anche se non sono del vostro stile preferito, procuratevi qualche vestito tipico del luogo;

- disegnando cartine geografiche

Un anno fa ho lavorato ad un progetto sul deserto del Sahara con mio figlio di quasi 7 anni. Abbiamo cercato immagini da internet e abbiamo disegnato la cartina dell'Algeria con disegnini verdi indicanti la parte nord senza deserto e giallo/marrone la parte occupata dal deserto, con disegni di palme, cammelli, tende dei tuareg, pietre rocciose e rovine. Abbiamo imparato molte cose sul deserto del Sahara, ad esempio che paesi tocca e da chi è abitato.

-cartina metereologica

Ho lavorato a questo progetto con mio figlio un po’ di tempo fa. Abbiamo eseguito una mappa metereologia dell'Algeria disegnata da lui, con simboli climatici quali la nuvoletta, il sole sparsi per l'algeria, abbiamo preso un giorno a caso, ma si trattava di informazioni vere.

Questi sono esperimenti che in genere rimangono impressi nella memoria, e rappresentano un modo piuttosto facile ed informale di studiare la geografia. I bambini memorizzano automaticamente usi e costumi del luogo, nomi di montagne, fiumi, laghi, di che prodotti vive il paese e via dicendo.

Abbiamo di recente eseguito dei progetti di geografia adoperando grosse scatole di cartone con un coperchio attaccato (come quella delle scarpe). Abbiamo consultato una varietà di libri, ma si potrebbero consultare internet, enciclopedie, guide turistiche, CD-rom. Si potrebbero ricreare delle costruzioni tridimensionali da incollare nella nostra scatola.

Abbiamo poi cercato di ricreare il paese (oppure la città) che ci interessava.

Di seguito ne troverete alcune foto.

Il nostro progetto invece, di cui purtroppo non conservo foto, riguardava il Galles, stato della Gran Bretagna. La scatola che avevamo scelto era una vecchia ma solida scatola delle scarpe. Essa fu rivestita al suo interno di cartoncino bristol marrone sul fondo e sui lati, mentre il coperchio fu rivestito di cartoncino blu cielo. La base della nostra scatola fu poi decorata per ricordare il Galles, visto in diverse foto ed immagini in internet, enormi praterie, colline il suo monte più alto, lo Snowdown, sullo Snowdon passa un trenino turistico che fa tutto un giro e noi per tempo non riuscimmo a farne un modellino, ma mio figlio M.(che aveva all’epoca ancora 8 anni) l’aveva ipotizzato e costruì comunque in cartoncino tutto il tragitto dei binari. La montagna dello Snowdown fu realizzata in cartonicno marrone e messa in rilievo con la cima innevata ricreata con un pezzo di cartoncino rigido bianco. I prati furono riempiti di pecorelle, in quanto la pastorizia è molto diffusa in Galles. Le pecorelle furono realizzate con dei batuffoli di cotone idrofilo con zampette di cartoncino nero. Altri elementi geografici furono inseriti e una guida turistica tipo brochure con tanto di disegni e foto su preparata a mano. Fu un successo! Voi potreste eseguire questo tipo di lavoro per ogni tipo di paese che vi piaccia. Ancora meglio se con paesi musulmani in cui vi piacerebbe andare a vivere oppure se avete familiari/amici/vicini stranieri, potreste “visitare” il loro  Paese d’origine!

 
 
 
 

 

1/22/2014

Il feltro o panno lenci


Il feltro è una stoffa realizzata infeltrendo le fibre di pelo animale tipo coniglio, lepre, capra e cammello. È caldo, leggero, ed impermeabile.

Le fibre vengono bagnate con acqua calda, impregnate di sapone e manipolate (battute, sfregate, pressate) fino a ottenerne l'infeltrimento.

Le più antiche tracce di feltro risalgono al terzo millennio a.C. Esso fu adoperato sia da Greci che da Romani per abiti, copricapi, mantelli. I ritrovamenti più antichi sono stati quelli in Siberia, ugualmente si hanno importanti tracce di presenza di feltri preistorici in Turchia, sebbene non si siano mai trovati dei reperti veri e propri.

Ogni popolo lo adattò alle sue esigenze, i Russi per confezionare i Valenki, i tipici stivali; i popoli nomadi dell'Asia centrale lo utilizzarono per confezionare abiti ma anche per ripararsi dalle intemperie. Le tende dei Mongoli, le yurte, sono costruite con un'intelaiatura di pali coperta da teli di feltro.

Il panno lenci è un tipo di feltro molto morbido, sottile in commercio per piccoli lavori di hobbystica.

E allora, cosa fare durante i piovosi pomeriggi invernali? Noi facciamo dei lavoretti col feltro! Grazie a questo tipo di lavoretti ho insegnato ai miei studenti ad usare ago e filo in modo basilare.

Eccone alcuni esempi ma ne troverete di brillanti online


Io e A. (7) abbiamo lavorato insieme a questa borsetta rosa da regalare alla piccola F. (2). Io ho cucito la borsetta in modo molto basilare, il fine era di insegnargli come fare, lui ha preparato il cuore sovrapponendo due strati di feltro viola, ritagliando la forma di cuore e riempendola con del cotone idrofilo. Poi ha cucito il cuore ai bordi tutto da solo!

 
A. (7) e N. (9) hanno eseguito questi acquari ritagliando delle forme di creature marine dal feltro e poi incollandole su una base blu per l'oceano. Le hanno poi plastificate.
Abbiamo anche ricreato dei simpatici segnalibro e dei cartoncini da appendere alla porta (doorhangers) ma non ne abbiamo ancora fatto delle foto. Spero di poterle inserire presto in sha Allah.
Aspettiamo con impazienza le vostre foto!!! potete inviarle qui se volete iomusulmanaitaliana@gmail.com
 
 
 

 

 

1/19/2014

Calendario perpetuo

Un calendario perpetuo è un calendario che non si esaurisce mai. In genere è fatto di metallo e ha dei cerchietti con cui evidenziare la data quotidianamente. Può essere utlizzato per far comprendere la ciclicità delle settimane nonce dei mesi ed aggiornarlo potrebbe rappresentare uno dei compiti quotidiani dei nostril studenti.

M. (10) ha ideato un calendario perpetuo in materiale spugnoso che consta di un piano di base in spugna e di vari tasselli ricavati da foglio spugnoso da conservare a parte. Il calendario andrà quotidianamente aggiornato inserendo il giorno, il mese ed eventualmente anche l’anno.

1/13/2014

I Romani (parte seconda)


Filmato “Alla Scoperta dei Romani” FILMATO DI STORIA ROMANA DA PIANETA SCUOLA
Esempi di Lezioni sui Romani

Ecco di seguito due tipi diversi di approccio storico ai Romani.

L’approccio più strutturato e duraturo è adatto a bambini d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni, ed è adattabile a piccoli o grandi gruppi. Queste lezioni sono state estese ad un periodo di 12 settimane, riducibile a 6 o 3 se il gruppo di bambini è minimo, segue bene e lavora velocemente. Ogni settimana prevede una o due lezioni di circa un’ora ciascuna sulla tematica settimanale.

Gli studenti dovranno partecipare attivamente alle discussione e alla ricerca del materiale: video, foto, enciclopedia, risorse dalla biblioteca, riviste, crosswords, giochi, puzzles, quiz vero o falso? e delle schede didattiche da stampare.

Troverete delle schede didaticche  nel website della simpatico Maestra Sabry QUI

Agli studenti verrà richiesto di eseguire delle richerche individuali o in gruppo alla biblioteca locale o online oppure di riunirsi per poter effettuare lavori di gruppo. Non assegnategli ricerche noiose….ma piuttosto sfruttiamo la lezione per comprendere delle cose pratiche: Come marciavano i Romani? Perché lo facevano? Quanta strada compiva in media un soldato romano se in esplorazione? Quanto pesava la sua armatura? Quale il punto forte dell’armatura romana? (Essa era composta da tante strisce metalliche sovrapposte, rendendo l’armatura leggermente snodabile e di conseguenza i movimenti facili). In aggiunta, essi dovranno presentare un proprio progetto entro la fine del tempo prescritto, un progetto del tutto personalizzato che potrebbe includere: la creazione in cartone o in cartapesta, di un modellino di ponte, acquedotto, casa, una dettagliata mappa, le abitazioni dei pleblei, della villa romana, una bambola di pezza (classico giocattolo dei bambini romani) o una presentazione in power point, un lapbook, un libro, un bassorilievo (scultura, da eseguire in carta pesta, che rappresenti un oggetto inanimato come della frutta ad esempio)

L’ideale sarebbe unire alla teoria anche una visita guidata ad un Museo o a delle rovine romane affinché si possano poi riprodurre in argilla esempi di vasellame e gioielli romani.

Una sorta di “sala da pranzo romana” potrebbe essere organizzata allestendo una stanza come un triclinium in cui soltanto gli elementi halal vengano inscenati, allestendo la stanza con gli oggetti preparati, come coppe romane, contenitori per frutta (decorati con grappoli d’uva), abiti romani, esempi di vasellame e utensili romani, ricette romane e cibo.


No SETTIMANA
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
Comparazione del passato e del presente.
INTRODUZIONE
30-45 minuti
PAROLE ITALIANE DERIVATE DAL LATINO DA UTLIZZARE NEL CONTESTO STORICO CHE SI STA APPRENDENDO
10 minuti
Comprendere/comparazione
ATTIVITÀ
RELATIVI ALLA TEMATICA
DISCUSSIONE FINALE
1
Leggenda di Roma. Che lingua parlavano I Romani?  
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Alcuni esempi: l’aggettivo bellico, deriva da bellum/i guerra; res publica: repubblica; lupa, lupae, lupo; lustrum, lustra un lustro, un periodo di 5 anni;
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz.
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
 
2
La casa romana e le terme romane
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
3
La società romana, confront con la società islamica: la figua della donna, e dello schiavo ad esempio da comparare
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
4
Gli abiti romani
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
5
Le case romane
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
6
L’Istruzione a Roma
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
7
Come si intrattenevano I Romani, cosa facevano i bambini? Quali erano i loro giocattoli?
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
8
L’esercito romano, le loro armi/armature
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
9
La salute pubblica, I ponti in pietra, acqeudotti e fognature
 
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
10
Imperatori, morte di Giulio Cesare
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
11
L’Impero Romano, focalizzazione sulle mappe e i percorsi
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
12
I Romani in Gran Bretagna, che parole e che eredità hanno lasciato?
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Epigrafi latine, dittonghi, brani dal De bello Gallico e De bello civili (semplificati ovviamenti, facciamone delgi esempi), le oraione di Cicerone, I numeri romani.
Schede didattiche, crosswords, giochi con parole e immagini, utilizzo del dizionario (è sempre indicata la derivazione dal latino)
Lavori scritti: pensierini, temi, composizioni, poesie in rime, lettura di testi, quiz
I ragazzi discutono a turno con l’insegnante o con eventuali aiutanti dell’insegnante del loro progetto e sono interrogati singolarmente o in gruppo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’aspetto islamico:
Proibizione della raffiguarazione di essere animati (apportare l’esempio dei bassorilievi romani che se raffiguranti esseri umani, non sarebbero permessi in Islam)

Abilità dei Romani: è Allah subbhnahu wa ta’ala che elargisce dei talenti agli individui ed ognuno li sfrutta in modo positivo oppure in modo negativo. Paragonate la grandiosità dell’Impero romano alla grandiosità delle case del popoli degli Ad che subirono l’ira di Allah perché furono dei miscredenti.

Comparazione: I romani furono politeisti/pagani cosa significa? Importanza del Tawhid.






I Romani

Questa serie di lezioni è adattabile a bambini di età compresa tra i 5/10 anni circa.

Serie di 4 lezioni di all’incirca 60/90minuti ciascuna.

 

Lezione
OBIETTIVI DIDATTICI
INTRODUZIONE 20 MINUTI
STORIA E GEOGRAFIA 20 MINUTI
ATTIVITÀ RELATIVA AL TOPIC
20 minuti circa
1
Chi furono i Romani e perché sono così famosi?
Nominare i personaggi e le storie principali
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, fillmati, documentari, riviste, enciclopedia
Quando sono vissuti? Aspetto geografico e mappe.
 
Osservazione di video, documentari, giochi interattivi. Lavorare in gruppo ad un poster gigante o altra attività relative al topic/tematica.
 
2
La civiltà romana, dove vivevano, che luoghi conquistarono? La casa romana e la mappa dell’impero
Quiz: vero o falso?
I ragazzi verranno divisi in piccolo gruppi di due o tre individui a seconda dell’età. Ognuno sceglierà un personaggio da intervistare  (Nerone, Giulio Cesare ecc.) idealmente. Il dialogo dovrà essere trascritto e letto alla classe.
Ritagliare eventuali lavoretti eseguiti singolarmente o in gruppo che serviarnno per il poster gigante: monili, figure stampate da internet, mappe stampate o eseguite a mano, l’armatura romana, i vestiti…
3
Linguaggio e scrittura di questo popolo antico. Scopriamone gli oggetti, i monili e gli utensili.
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Completare il lavoro precedente
Completare il poster gigante. Discussione aperta.
4
La vita quotidiana di un romano, differenziazione delle classi sociali (abbigliamento, tunica versus toga)
Discussione aperta, verificare cosa i bambini conoscono già, utilizzare video, filllmati, documentary, riviste, enciclopedia
Revisione, schede didattiche
Sculture di argilla (das) riprodurre braccialetti, monili, vasellame

 

Brain storming tutto sui Romani!!!!!!!!!!!

I Mosaici

I più ricchi dei Romani abitavano in ville le quali erano decorate con mosaici. Quest’ultimi potevano raffigurare di tutto: scene quotidiane, scene belliche e immagini fantastiche.  Ogni progettatore di mosaici avrebbe avuto un preciso piano di cosa e come eseguire, una piccola parte del pavimento veniva coperta con del gesso che sarebbe poi stata riempita con piccoli pezzetti di piastrelle/maioliche. Una volta ultimato, il mosaico veniva verniciato.

Per eseguire un mosaico bisogna pianificare quello che si vuole eseguire, il come e quali colori si intendono utilizzare. Noi abbiamo scelto di eseguire il nostro mosaico su del cartoncino bianco che è stato accuratamente diviso in quadratini dal lato di un cm esatto. Abbiamo scelto i colori da utilizzare e abbiamo ritagliato tantissimo tasselli quadrati dal lato di 1 cm. Abbiamo disegnato il soggetto a matita, di seguito abbiamo accuratamente incollato i tasselli.

Per effettuare un vero mosaico, occorre una cornice di legno nella quale versare del gesso.  I tasselli andrebbero posizionati sul gesso fresco, una volta ultimata la disposizione dei tasselli (pezzetti di maiolica, pietrine colorate) si spargerebbe della sabbia per fissare i tasselli. Quando il tutto è fermo e asciutto, il mosaico verrebbe verniciato e lucidato.

Visita questa link per maggiori informazioni I MOSAICI ROMANI
Per ottenere i nostri mosaici abbiamo ritagliato dei tasselli di cartoncino di 1cm quadrato e poi li abbiamo incollati per creare un paesaggio oppure un oggetto. Si tratta di un lavoro di precisione e di pazienza ma davvero interessante.





La Villa Romana con riscaldamento centralizzato o ad ipocausto

Potreste utilizzare i mosaici eseguiti precedentemente per decorare pavimento e mura di una  villa romana costruita con scatole di cereali per indicare le varie sezioni della stessa e una base di cartone per pavimento. La villa romana è distinta in varie camere e un atrio centrale aperto. Noi abbiamo rappresentato il triclinium, cioè la sala da pranzo, aggiungendo un divanetto, dei cuscini (tutto fatto da scatole di cartone rivestito con del feltro: materiale lanoso compresso). Triclinium (plurale: triclinia) è la sala da pranzo nella casa romana. La parola è adattata dal Greco τρικλίνιον, triklinion, da τρι-, tri-, che significa tre, e κλίνη, klinē che rappresenta una sorta di divanetto. Ogni divanetto era abbastanza comodo da accomodare all’incirca tre persone che reclinavano il proprio corpo sulla sinistra con dei cuscini e cenavano serviti da schiavi o servitori mentre intrattenuti da qualche forma di intrattenimento.

Nella villa romana il triclinium è una stanza lussuosamente decorata.

Abbiamo, poi, adagiato la base della villa su due pile di libri e abbiamo costruito con della spugna delle fiamme finte per imitare il sistema di riscaldamento centralizzato della villa romana. L'ipocausto (dal latino hypocaustum) era un sistema di riscaldamento consistente nella circolazione di aria calda entro cavità poste nel pavimento e nelle pareti del luogo da riscaldare. L'ipocausto era alimentato da un grande forno, il praefurnium, inizialmente posto nell'adiacente cucina, che produceva aria calda ad altissima temperatura. Questa veniva fatta defluire in uno spazio vuoto predisposto sotto la pavimentazione interna, la quale poggiava su pile di mattoni dette "suspensure" e, soprattutto nelle terme, anche all'interno delle pareti, per quasi tutta la loro estensione, entro tubi in laterizio (tubuli).

Visita questo link per maggiori informazioni: LA VILLA ROMANA
Il Triclinium

 
Il Sistema di riscaldamento ad ipocausto

 

Bambole di pezza

I bambini romani giocavano con bambole di pezza. Eseguiamone una osservando questo video:


Sovrappone due strati di tessuti sottile tipo cotone o lino. Ritagliate a forma di bambola, cuciti i due strati di tessuto sovrapponendoli, riempite con calze di nylon vecchie, oppure materiale da imbottitura oppure cotone idrofilo. Ricucite lungo i bordi. I vostri studenti potranno ricucire la bambola di pezza utilizzando un grosso ago (magari in plastica), attenzione potrebbero pungersi, utilizzare il ditale per proteggere le dita. Cogliete l’occasione per una lezione di cucito. Noi ne abbiamo fatte di piccole.
 

Visita questo link per I Romani Prima Parte