Quando ero ancora una studentessa si dava molto peso ai vari approcci all’insegnamento. Sono diversi e non si addicono ad
ogni alunno e ad ogni tempo. Un approccio transdisciplinare sarebbe stato
impensabile in Italia fino a 20/30 anni fa. Provengo da una generazione in cui
durante le elementari si usava un approccio intradisciplinare e alle medie e
alle superiori quello multidisciplinare. Voi che approccio usate?
Vi sono diversi approcci all’insegnamento. Molte
persone che scelgono l’homeschooling, cioè la scuola a casa, scelgono di non
scolarizzare affatto i propri studenti, offrendogli tempo e spazio per giocare
e apprendere da soli con l’esperienza. Apprezzo alcuni aspetti di questo
approccio, ma durante gli anni in cui i miei figli erano a casa, non l’ho mai
scelto.
Il primo esempio di approccio educativo che vi
voglio fornire è quello intradisciplinare. Esso comporta l’insegnamento in
successione di concetti e di principi vari all’interno della stessa disciplina.
Esso ha dei vantaggi e cioè di offrire sia allo studente che
alla maestra una struttura che rispetti un ordine delle conoscenze ottenute. Lo
studento si sente sicuro con questo approccio ma lo svantaggio è che tale approccio non funziona in tutti i casi e con tutte le
personalità, molto spesso lo studente diventa demotivato.
Il secondo è l’approccio interdisciplinare:
si insegnano concetti e principi in varie discipline combinandoli tra di loro.
I vantaggi sono: la variegata conoscenza che si acquisisce e le relazioni
logiche che si sviluppano; esso scompone le discipline; esso permette il
trasferimento di tecniche apprese da una disciplina all’altra. Gli svantaggi sono: il rischio di
generalizzare troppo, di creare nessi non sempre logici ed esistenti.
Il terzo è l’approccio multidisciplinare
oppure tematico che evidenzia una strategia comune attraverso la quale diverse
discipline affrontano un tema, una situazione od un problema. Vantaggi:
scompone le discipline, evita il dogmatismo. Svantaggi: si tende all’eccessiva
semplificazione ed ostacola dei processi cognitivi che si dovrebbero formare
piano piano.
Il quarto è l’approccio transdisciplinare,
il quale evidenzia la centralità delle pratiche intellettive o affettive
dell’allievo; una tale prospettiva supera le discipline, sottomettendole allo studente
che si vuole educare; in questo contesto le discipline pur non ignorate, non
costituiscono più il punto centrale della preparazione scolastica, bensì
forniscono delle occasioni per l’insegnamento.
Qui è l’allievo, che viene soltanto guidato,
orientato, incoraggiato dall’insegnante, ma è egli stesso che ha potere
decisionale ed è il manager delle situazioni di apprendimento. La nostra aula
diviene un ambiente diverso che offre moltissimi stimoli e occasioni determina
un processo di apprendimento interessante e stimolante, e lo consolida. Gli
studenti partecipano con interesse e in modo costante alle attività proposte,
che hanno come fondamento il principio di un apprendimento finalizzato ad
azioni pratiche, in un contesto reale. Gli studenti sono differenziati in
gruppi, dunque l’insegnnate non si rivolge all’intera classe. Con questo
approccio le lezioni non si svolgono più una dietro l’altra come se lo
studnete fosse un robot, il processo di apprendimento privilegia invece gli
interessi degli studenti. La conoscenza diventa un complesso unitario.
Se si sceglie l’approccio
transdisciplinare, il primo passo è scegliere un tema o topic, esso rappresenterà un mondo di conscenza in sé, intorno al quale verrà strutturata l’intera attività con i bambini per un certo
periodo di tempo, come ad esempio un trimestre oppure metà trimestre. Il soggetto deve essere realmente o potenzialmente amato
dagli studenti, intendo dire dalla maggior parte dei nostri studenti. Il
soggetto deve poter offrire una fonte di investigazione, magari essere
osservato, toccato, offrire un’opportunità di intervento da parte dei bambini.
In questa stessa prima fase seguono attività di brainstorming sul tema: video,
racconti, nozioni, ricerche, materiali, libri, idee…in seguito gli studenti e l’insegnante
programmano insieme cosa fare eseguendo una sorta di mappa di idee nella quale
potranno essere inseriti dei mini-temi o temi correlati.
Il secondo passo è l’accertamento degli obiettivi e delle attività principali. La maestra si potrà occupare dei materiali.
La terza fase rappresenta la vera e
propria fase di investigazione in cui lo studente è protagonista. Vi saranno attività
d’osservazione, esplorazione, previsione, registrazione dei risultati,
misurazione, comunicazione, sintesi previste per la realizzazione delle
finalità del progetto.
La quarta fase è quella di sintesi conclusiva, in cui
vengono realizzati gli obiettivi dell’attività attraverso prodotti che possono
essere materiali, d’azione, di valore, di personalità composizioni, costruzioni,
composizioni artistiche, storie, gioco drammatico, giornali, riviste, calendari,
album, lapbooks, posters, poesie. Gli studenti si trasmettono quello che hanno
imparato, sono loro i protagonisti.
Esempio di approccio multidisciplinare e transdisciplinare
insieme, osservato da una insegnate di scuola elementare in Inghilterra.
Il tema è il CIOCCOLATO.
Una media insegnante inglese riterrà importante per un bambino delle scuole elementari tra i 7 e i 9
anni circa la lettura di testi di Roaldh Dhal. Questo famosissimo scrittore
inglese è noto per la letteratura dell’infanzia. I suoi testi sono
purtroppo un pochino discutibili dal punto di vista islamico in quanto alcuni
non contengono una morale e hanno parecchi elementi di magia, altri a mio
avviso incitano alla mancanza di rispetto per gli anziani. Ad ogni modo ci sono
testi di quest’autore che hanno invece una forte morale e sono molto intensi,
come il BFG, forse il più famoso testo di questo scrittore. Aprendo una parentesi, vi
consiglio di informarvi bene qualora decidiate di far leggere libri di fiction
ai vostri studenti. La maggior parte dei Sapienti in Scienza Islamica non li
reputa permessi in quanto comportano lo spreco di tempo prezioso che potrebbe
essere impiegato in altro modo. Tuttavia ho letto una volta che alcuni
affermano che qualora il libro contenga una morale preziosa, conforme ai valori
islamici, e se si legge per mero scopo istruttivo allora si potrebbe fare un’eccezione.
Insomma non ho il dhalil con me adesso ma mi impegno a postarlo qaunto prima in
sha Allah. Allah walem.
Adesso siccome non si sta assistendo alla
lezione, potrà sembrare tutto molto mirato da parte dell’insengnate, in verità la lezione è dinamica e gli studenti propongono.
Ma la maestra farà in modo di coprire varie materie. Dunque ricapitolando ecco
varie discipline che la maestra collegherà nell’arco di metà trimestre.
LETTERE: Iniziale brainstorming di idee. I
bambini diranno come e cosa vogliono studiare. Si deciderà insieme cosa leggere e in che modo. La maestra potrà suggerire la lettura e commento del testo di Roaldh Dhal ‘Charlie
and the chocolate factory’. Il testo si basa sulla storia di un buonissimo
bambino che ama e rispetta molto i suoi genitori e nonni con cui vive. La famiglia
vive in una specie di baracca. Charlie adora il cioccolato ma ne mangia
occasionalmente perché la sua famiglia è molto povera, finché un bel giorno vince un concorso per visitare la fabbrica di
cioccolato più famosa del mondo che alla fine del libro erediterà.Molta enfasi verrà posta non soltanto sul personaggio positivo di Charlie, ma anche ai bambini che impersonificano i vizi, come i bambini che fanno un uso improprio della televisione, dei video giochi, o che si nutrono in modo non sano.
ATTUALITᾺ: Fairtrade. Il Commercio Equo e Solidale (Fair Trade) è una partnership commerciale, basata sul dialogo, la trasparenza ed il rispetto, che cerca una maggiore equità nel commercio internazionale. Insomma ci si preoccupa che i lavoratori nelle piantagioni non vengano sfruttati come schiavi! Al hamdulillah.
Inoltre
tale insegnante si accattiverà l’interesse dei suoi studenti facendogli provare varii
tipi di cioccolato, nonché coinvolgendoli nella preparazione di dolcetti al
cioccolato. Persino le frazioni in aritmetica, verrano spiegate con l’ausilio
di tavolette di cioccolato! E l’aula verrà decorata.
Spero che
questo possa esservi di aiuto.
approcci all'insegnamento
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