6/26/2013

L'avvincente storia di Mose (pace su di lui) LEZIONE 8


LEZIONE 8:

ALCUNE LEZIONI DALLA STORIA DI MOSÈ (ALEYHY SALEM)

Introdurre concetti agli studenti attinenti alla storia come ad esempio il Qadr, la Giustizia, la Gratitudine poi passare alle domande

1.    QADR dalla storia di Mosè (aleyhy salem) si evince il concetto della predistinazione.  Mosè  (aleyhy salem) fu predestinato a quella vita, nonostante infatti visse alla corte di Faraone, non fu come lui. Dal Corano: (Corano, 20:38-39) Apprendiamo che fu destinato ad essere deprivato della mamma e che sua madre fu destinata al dolore della perdita di un figlio. Ma poi fu destinato alla ricongiunzione con la mamma in quanto rifiutò tutte le nutrici finché la sua sorellina suggerì una casa in cui si sarebbe trovato bene. Dunque Allah ta’ala lo rimandò da sua madre così che ella potesse tenerlo tra le sue braccia ed allattarlo. (Corano, 28:10-13)

Era destinato ad essere salvato e condotto a vivere una nuova vita quando trovò le donne che tentavano di abbeverare le loro bestie. L’aiuto offerto alle donne senza chiedere una ricompensa, la sua onestà e i suoi du’aa ad Allah, fecero sì che fosse ricompensato con la nascita di una nuova famiglia.

LA GIUSTIZIA

Mosè (aleyy salem), fuggì via dall’Egitto dopo aver incidentalmente ucciso un uomo.  Mosè (aleyy salem) non si schierò a favore dell’egiziano, soltanto perché appartenevano allo stesso gruppo, poiché questi era nell’errore. Una lezione che la gente ancora oggi deve imparare. Non puoi prendere le parti di coloro che sono nell’errore soltanto perché appartenete allo stesso gruppo, alla stessa classe sociale oppure alla stessa razza! Bisogna stare dalla parte del giusto e della verità.

“Avvenne che, entrando in città in un momento di disattenzione dei suoi abitanti, trovò due uomini che si battevano, uno era dei suoi e l'altro uno degli avversari. Quello che era dei suoi gli chiese aiuto contro l'altro dell'avversa fazione: Mosè lo colpì con un pugno e lo uccise. Disse [Mosè]: “Questa è certamente opera di Satana! È davvero un nemico, uno che svia gli uomini”. (Corano 28:15)

Mosè (aleyy salem) uccise un uomo ma se ne pentì e chiese perdono ad Allah L’Altissimo:

Disse: “Signore, ho fatto torto a me stesso, perdonami!”. Gli perdonò, Egli è il Perdonatore, il Misericordioso. 

“Disse: “Mio Signore, grazie ai favori che mi hai elargito, non sarò mai un alleato degli iniqui”. (Corano 28:16-17)

 

2.   CHIAMARE ALLA SENTIERO DI ALLAH

Faraone non era certamente un uomo facile, al contrario era crudele e malvagio e trattava la gente in pessimo modo, inoltre era molto pieno di sé, arrogante e possedeva molto potere.

Eppure come fu chiamato ad Allah? Gli fu fatta guerra? Gli fu parlato in modo arrogante?

Allah ta’ala ordinò:

“Andate da Faraone: in verità si è ribellato!  Parlategli con dolcezza. Forse ricorderà o temerà [Allah]”. (Corano 20:43-44)

 

3.   GRATITUDINE

Bisogna ricordare che tutto quello che abbiamo è da Allah ta’ala e bisogna ricordare che saremo sottoposti a prove un giorno in sha Allah.

I figli di Israele furono davvero ingrati. Nonostante tutti i miracoli e nonostante la libertà finalmente ottenuta, avevano una fede molto debole. Quando Mosè  (aleyhy salem) stava ritornando alla montagna, egli (aleyhy salem) gli disse di ricordare Allah e di cercare aiuto solo a Lui. Essi dissero:

“Disse Mosè al suo popolo: “Chiedete aiuto ad Allah e sopportate con pazienza: la terra è di Allah, ed Egli ne fa erede colui che sceglie tra i Suoi servi. L'esito felice sarà per coloro che [Lo] temono”. 

Dissero: “Siamo stati perseguitati prima che tu venissi e dopo che venisti a noi”. Rispose: “Può darsi che presto il vostro Signore distrugga il nemico e vi costituisca vicari sul paese, per poi guardare quello che farete”. (Corano 7:128-129)

La mancanza di rispetto dei figli di Israele verso Mosè  (aleyhy salem) indica la loro debolezza spirituale. Dio gli aveva inviato un profeta per salvarli dalla crudeltà di Faraone, e questi gli chiedeva soltanto di essere fermi nella fede. Ma a causa della debolezza della propria fede e la profonda mancanza di saggezza, non furono capaci di sopportare. Al contrario, con molta ingratitudine, iniziarono a lamentarsi e brontolare. Non importa, invece, quale calamità possa cadere su un credente, egli non deve perdere la propria fede in Allah ta’ala, e deve ancora persistentemente mostrare gratitudine profonda verso il proprio Creatore.

 
Immagini del Nilo dal libro della Darussalam

Attivita’ discussione e scrittura

1.    Prova ad immaginare quali furono i comandamenti che Allah ta’la diede a Mosè (aleyhy salem)

2.   Cosa è la Torah?

La Torah conservata oggigiorno è la stessa che Allah ta’ala aveva rivelato a Mosè (aleyhy salem). Se no, perché?

“Questo è un Libro Benedetto che Noi abbiamo fatto scendere, seguitelo allora e siate timorati [di Allah], sicché possiate essere oggetto di misericordia” (Corano 6:155)

Di': “Venite, vi reciterò quello che il vostro Signore vi ha proibito e cioè: non associateGli alcunché, siate buoni con i genitori, non uccidete i vostri bambini in caso di carestia: il cibo lo provvederemo a voi e a loro. 

Non avvicinatevi alle cose turpi, siano esse palesi o nascoste. E, a parte il buon diritto, non uccidete nessuno di coloro che Allah ha reso sacri. Ecco quello che vi comanda, affinché comprendiate. 

Non avvicinatevi, se non per il meglio, ai beni dell'orfano, finché non abbia raggiunto la maggior età, e riempite la misura e date il peso con giustizia. Non imponiamo a nessuno oltre le sue possibilità. Quando parlate siate giusti, anche se è coinvolto un parente. Obbedite al patto con Allah. Ecco cosa vi ordina. Forse ve ne ricorderete. 

In verità, questa è la Mia retta via: seguitela e non seguite i sentieri che vi allontanerebbero dalla Sua Via . Ecco cosa vi comanda, affinché siate timorati”. (Corano, 6:151-153)

Non dimenticare di includere l’ordine di CREDERE IN UN UNICO E SOLO DIO E DI VENERARE LUI SOLO SENZA ALCUN ASSOCIATO.
 
Dal libro della Darussalam sulla storia di Mose

3.   Quando Allah ta’ala distrusse Qarun, Faraone si sottomise alla volontà di Allah? (No, egli era ancora tropppo orgoglioso da pensare di essere un dio)

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