6/26/2013

L'avvincente storia di Mosè (alehyh salem) LEZIONE 4


LEZIONE 4

Le Piaghe d’Egitto

Mosè (alehyh salem) richiese a Faraone di lasciare libero il Popolo di Israele. In tutta risposta Faraone diede ordine di organizzare un convegno radunando gente tra i suoi sudditi e dal Popolo di Mosè (alehyh salem) soltanto per ribadire loro chi fosse il loro signore e chi provvedeva ai loro bisogni. Egli mise in risalto che Mosè (alehyh salem) era soltanto un uomo povero che non avrebbe potuto garantire loro alcuna ricchezza. Questo popolo mancava di saggezza, il loro giudizio era limitato al mondo materiale. Nella loro ignoranza credettero che Faraone fosse l’unico a poter provvedere ai propri bisogni.

Egitto: siccità e inondazione

L’Egitto soffrì una profonda siccità. Il Nilo non straripò, irrorando i campi come era solito fare, e rilasciando l’humus che rende la terra fertile. Di conseguenza la terra divenne troppo arida e non si produssero raccolti.  Sopraggiunse una carestia. Siccome Faraone continuò a mostrarsi arrogante, Allah inviò un’inondazione che devastò la terra.

I raccolti devastati dalle locuste

Come sempre, ogni volta che si sentivano gravati dalle difficoltà, gli egiziani si rivolgevano a Mosè (alehyh salem) promettendogli di credergli e di seguirlo.

Quando il castigo li toccava, dicevano: “O Mosè, invoca per noi il tuo Signore, in forza del patto che ha fatto con te. Se allontanerai il castigo da noi, crederemo certamente in te e lasceremo partire con te i Figli di Israele”. (Corano, Sura Al-A’raf, 7:134)

Allah revocò la punizione dell’inondazione e la terra diventò nuovamente coltivabile. Ma quando Mosè (alehyh salem) gli ricordò la loro promessa, essi non risposero.

Allah inviò sciami di locuste che divoravano tutti i raccolti. La gente di nuovo si recò da Mosè (alehyh salem) chiedendogli di invocare Allah affinché rimuovesse quest’afflizione. Ma di nuovo vennero meno alla promessa.

L’Egitto viene infestato da parassiti

Allah inviò un’altra punizione: parassiti che portarono con sé malattie. Come al solito promisero, Allah ta’ala rimosse la punizione, ma poi tornarono sui propri passi.

L’Egitto infestato da rane

La terra si riempì di rane. Esse saltavano dovunque, persino sul cibo, inondavano le case e infastidivano molto. Gli Egiziani andarono di nuovo da Mosè (alehyh salem) promettendogli di rilasciare il popolo di Israele. Egli pregò il suo Signore, Allah allontanò la punizione, ma nuovamente ruppero la promessa.

Le acque del Nilo si tramutarono in sangue

Poi Allah inviò l’ultimo dei segni. Le acque del Nilo si tramutarono in sangue. Quando Mosè (alehyh salem) e il suo popolo bevevano l’acqua, essa era acqua pura. Ma se ne bevevano gli Egiziani, essa si tramutava in sangue. Si affrettarono a Mosè (alehyh salem) come al solito, ma poi rinnegavano quello detto.

Colpimmo la gente di Faraone con anni di miseria e scarsità di frutti, affinché riflettessero.  Quando veniva loro un bene dicevano: “Questo ci spetta”; mentre se li colpiva un male, vedevano in Mosè e in quelli che erano con lui, uccelli di malaugurio. Non dipendeva da Allah la loro sorte? Ma la maggior parte di loro non sapeva.  Dissero: “Qualunque segno addurrai per stregarci, noi non crederemo in te”.  Mandammo contro di loro l'inondazione e le cavallette, le pulci, le rane e il sangue, segni ben chiari. Ma furono orgogliosi e rimasero un popolo di perversi.  Quando il castigo li toccava, dicevano: “O Mosè, invoca per noi il tuo Signore, in forza del patto che ha fatto con te. Se allontanerai il castigo da noi, crederemo certamente in te e lasceremo partire con te i Figli di Israele”.  Allontanammo da loro il tormento, ma quando giunse il termine che dovevano rispettare, ecco che mancarono al loro impegno. (Corano, Sura Al-A’raf, 7:130-135 )

Nota: il materiale descritto deriva da Ibn Kathir, Stories of the Prophets.

Faraone e il suo esercito periscono

Sembrava davvero che Faraone non avesse mai creduto al messaggio di Mosè (alehyh salem), né lasciato il popolo libero, dunque Mosè (alehyh salem) pregò:

“O Signor nostro, invero hai dato a Faraone e ai suoi notabili onori e beni della vita terrena, affinché o Signor nostro, si distolgano dal Tuo sentiero. O Signor nostro, cancella i loro beni e indurisci i loro cuori, ché non credano, fino a che non avranno visto il castigo doloroso”.  Allah disse: “La vostra richiesta è esaudita. State saldi entrambi e non seguite il sentiero di coloro che non sanno nulla”. (Corano, Sura Yunus, 10:88-89)

Allah inspirò Mosè (alehyh salem) a condurre via dall’Egitto il popolo ma solo pochi credettero nel suo messaggio, altri eravano devastati dalla paura della vendetta di Faraone per cui non lo seguirono. Faraone fu un uomo molto arrogante, un tiranno malefico e uno dei Musrifin (politeisti, peccatori, trasgressori, uno di coloro che rigetta la verità, decide di seguire il male e commette ogni forma di peccato maggiore).

Quando Faraone si rese conto che erano scappati li inseguì con il proprio esercito.

Intanto il popolo era arrivato al Mar Rosso che sembrava davvero una barriera insormontabile. Alla disperazione del popolo, Mosè (alehyh salem) rispose che aspettava l’ispirazione da Allah. Mosè (alehyh salem) gettò il bastone e il mare di scisse in due, le creste delle onde stavano come montagne ai due lati. Mosè (alehyh salem) condussse il suo popolo attraverso il mare scisso/spaccato. Videro l’esercito di Faraone avvicinarsi, in procinto di intraprenderela strada nel mare scisso come loro avevano fatto. Comunque Allah aveva già preordinato tutto.
N.(8) disegna l'attraversamento del Mar Rosso
Dal nostro libro sul profeta Mose (alehyh salem)
 
 

Faraone e il suo esercito avevano visto il miracolo, ma il suo orgogolio lo spinse  ancora a rifiutare la verità. L’esercito si inoltrò nelle onde aperte e poi Allah richiuse il mare su di essi facendoli annegare.

E rivelammo a Mosè: “Fa' partire i Miei servi nottetempo. Certamente sarete inseguiti”.  Faraone mandò messi in tutte le città: [perché dicessero:] “Invero, sono un gruppo esiguo, e ci hanno irritato, mentre noi siamo ben vigili”. Facemmo sì che abbandonassero giardini e fonti, tesori e graziose dimore. Così fu, e [tutto] demmo in eredità ai Figli di Israele. Al levarsi del sole li inseguirono. Quando le due schiere si avvistarono, i compagni di Mosè dissero: “Saremo raggiunti!”.  Disse [Mosè]: “Giammai, il mio Signore è con me e mi guiderà”.  Rivelammo a Mosè: “Colpisci il mare con il tuo bastone”. Subito si aprì e ogni parte [dell'acqua] fu come una montagna enorme. Facemmo avvicinare gli altri, e salvammo Mosè e tutti coloro che erano con lui,  mentre annegammo gli altri.  In verità, in ciò vi è un segno! Ma la maggior parte di loro non crede.  In verità, il tuo Signore è l'Eccelso, il Misericordioso. (Corano, Sura Ash-Shu’ara, I Poeti, 20:52-68)

In preda la terrore e al panico, capendo che la fine era ormai giunta, Faraone fece la sua dichiarazione di fede:”Credo che non esiste altro Dio meritevole di essere venerato se non Allah in Cui il popolo di Israele crede, e mi sottometto a Lui.” Ma Allah non accettò la sua confessione, perché queste erano le parole di un tiranno, che fece la sua dichiarazione di fede quando l’anima si era già staccata dal corpo e le acque si chiusero su di lui, annegandolo.

La storia di Faraone ebbe fine in modo tragico, le onde spazzarono via il suo corpo. Gli Egiziani lo videro e realizzarono che il loro dio, che avevano sempre venerato e a cui si rivolgevano per aiuto, non era affatto immortale..era null’altro che un corpo senza vita e inutile.

E facemmo attraversare il mare ai Figli di Israele. Faraone e le sue armate li inseguirono per accanimento e ostilità. Poi, quando fu sul punto di annegare, [Faraone] disse: “Credo che non c'è altro dio, all'infuori di Colui in cui credono i Figli di Israele e sono tra coloro che si sottomettono”.  [Disse Allah]: “Ora ti penti, quando prima hai disobbedito ed eri uno dei corruttori?  Oggi salveremo il tuo corpo, affinché tu sia un segno per quelli che verranno dopo di te. Ma in verità, la maggioranza degli uomini sono incuranti dei segni Nostri. (Corano, Sura Yunus, 10:90-92)

Ariguardo di Faraone:

Allah ta’ala non accettò l’orgoglio ostinato di Faraone, egli infatti credeva di essere un dio e voleva essere odorato come tale.

Questionario:

Ma Faraone pronunciò la shahadah, perché Allah ta’ala non la accettò? Perché Allah ta’ala ci dona tutta una vita per riflettere e ripensare ai nostri peccati, quando Faraone pronunciò quelle parole la sua anima si stava già staccando dal corpo, era cioè troppo tardi.

Il corpo di Faraone è conservato, perché? Esso rappresenta un ammonimento, un avvertimento per tutte le generazioni future.

 

Il popolo di Mosè (alehyh salem) desidera un idolo

Nonostante la sua morte, Faraone lasciò un’influenza negativa nel popolo di Israele...tanti anni di oppressione, umiltà e annichilimento erano duri da dimenticare. Il popolo era insicuro e debole nella propria fede. Questi anni lo avevano marchiato e lo avevano reso assuefatto all’umiliazione e al soggiogamento, era ormai avvezzo a sottomettersi ad altri oltre Allah. Faraone aveva represso gli animi dei Figli di Israele e rovinato la loro natura tanto che iniziarono a torturare Mosè (alehyh salem) con la loro ignoranza e la loro ostinazione. Passarono accanto ad un popolo che adorava idoli, ed invece di mostrare la propria indignazione lodando Allah per la Sua guida, chiesero a Mosè (alehyh salem) un idolo da venerare proprio come quelle persone facevano. Erano gelosi che altri avessero idoli e loro no perché desideravano lo stesso.

Facemmo traversare il mare ai Figli di Israele.  Incontrarono un popolo che cercava rifugio presso i propri idoli. Dissero: “O Mosè, dacci un dio simile ai loro dèi”. Disse: “In verità siete un popolo di ignoranti”. Sì, il culto a cui si dedicano sarà distrutto e sarà reso vano il loro operare. Disse: “Dovrei cercare per voi un altro dio, all'infuori di Allah, Colui Che vi ha preferito alle altre creature?”.  E quando vi salvammo dalla famiglia di Faraone che vi infliggeva il peggiore dei tormenti: uccideva i vostri figli e risparmiava le vostre femmine; era questa una dura prova, da parte del vostro Signore!  (Corano, Sura Al-A’raf, 7:138-141)

Il popolo di Israele fu favorito da Allah in ogni modo con la Sua grazia e la Sua generosità. Fu salvato dall’oppressione e testimoniò l’annegamento di Faraone. Quando necessitarono acqua nella terra arida, Allah ordinò Mosè (alehyh salem) di battere una roccia dalla quale sgorgarono 12 diverse fonti per le 12 diversi tribù in modo tale da non dover neppure razionare l’acqua. Allah mantenne il cielo nuvoloso affinché non fossero oppressi dal caldo eccessivo. Per alleviare la loro fame, la manna venne dal cielo e quaglie. Invece di apprezzare i doni di Allah, essi dissero che ne erano disgustati, desiderano cipolle, aglio, fagioli e lenticchie che erano cibi tradizionali egizi. Chiesero a Mosè (alehyh salem) di pregare Allah che la terra gli donasse di questi frutti. Mosè (alehyh salem) li ammonì a riguardo della loro disubbidienza e ingratitudine.

E quando Mosè chiese acqua per il suo popolo, dicemmo: “Colpisci la roccia con il tuo bastone”. E, improvvisamente, sgorgarono dodici fonti, e ogni tribù seppe dove doveva bere! “Mangiate e bevete il sostentamento di Allah e non spargete la corruzione sulla terra.” 

E quando diceste: “O Mosè, non possiamo più tollerare un unico alimento. Prega per noi il tuo Signore che, dalla terra, faccia crescere per noi legumi, cetrioli, aglio, lenticchie e cipolle!”. Egli disse: “Volete scambiare il meglio con il peggio? Tornate in Egitto, colà troverete certamente quello che chiedete!”. E furono colpiti dall'abiezione e dalla miseria e subirono la collera di Allah, perché dissimulavano i segni di Allah e uccidevano i profeti ingiustamente. Questo perché disobbedivano e trasgredivano. (Coran, Sura Al-Baqarah, La Giovenca, 2:60-61)

Attività generali di scrittura (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Riassunti, questionari, libricino, booklet, leaflet/brochure (per far conoscere ai non musulmani la vera storia di questo profeta), temi su singoli paragrafi accompagnati da illustrazioni

Copia delle ayat dal Corano

Attività suggerite (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Disegni, posters, lapbooks, dipinti con le seguenti tematiche:

La cesta che galleggia sul Nilo

Il fiume Nilo con i coccodrilli

Il palazzo reale di Faraone e le dimore umili dei Figli di Israele

Il palazzo di Qarun con tutte le sue immense ricchezze inghiottito dalla terra

Il viaggio nel deserto e la fonte dove abbeverare le bestie al pascolo

Il Monte Sinai

La montagna con il cespuglio in fiamme

Bastone di Musa (aleyy salem)

Le piaghe dell’Egitto

Il Mar Rosso che si divide in due

La manna dal cielo

Da modellare col das, cartapesta o con la plastichina (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

vedi tematiche sopra

scene del deserto con la oasi

Gli alberi di palma, che si trovano spesso nelle oasi, possono essere recreati con dei rotoli di carta assorbente avanzati, dipinti di marrone oppure ricoperti di colla e rivestiti poi di carta colorata; le foglie con del cartoncino verde da ritagliare e poi incollare (oppure spillare)

Il deserto con della cartapesta arrotolando insieme dei mucchietti di giornale e posizionandoli su un cartone più grande, ricreando alcuni strati, posizionandoli in modo da dare l’impressione delle dune nel deserto. Lasciare asciugare per bene. Dipingete le dune e la sabbia in diverse sfumature.

 

Segnalibro

Crea il tuo segnalibro personalizzato con ayat del Corano, oppure disegni. Stampalo, plastificalo e ritaglialo.


 

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