11/29/2012

Serie di lezioni sull'importanza dell'amicizia in Islam


Questa serie di lezioni è mirata a sviluppare un buon atteggiamento verso l’amicizia in sha Allah
Lezione numero 1
Mostrate ai bambini del profumo e del lucido da scarpe. Chiedetegli di annusarli a fondo. Chiedetegli quali dei due sembra migliore e di quale dovrebbero profumare i Musulmani. Mostrategli un foglio sul quale siano disegnate una bottiglietta di profumo ed un ferro di cavallo. Copiate il seguente hadith sul foglio e discutetene.
“Un buon amico e un cattivo amico sono come il venditore di profumo e il fabbro: il venditore di profumo potrebbe offrirti del profumo come dono, oppure potresti acquistare del profumo al suo negozio o al minimo odorarne la fragranza. Per quanto riguarda il fabbro, potrebbe bruciacchiarti gli abiti oppure come minimo essi acquisteranno l’odore dei fumi della furnace.” (Bukhari, Muslim)
Allo stesso modo scrivete e discutete:
“Una persona è della stessa religione dei suoi amici, per cui siate cauti nello scegliervi gli amici.” (Ahmed)
Anche:
“I vostri veri amici e protettori sono Allah e il suo Messaggero e coloro i quali credono e (coloro) che pregano regolarmente e pagano la zakat e si prostrano (umilmente in preghiera).” (5:55)
Avendo scritto e avendo discusso queste prove, chiedete ai bambini di scrivere un paragrafo a parole loro, spiegando cosa hanno appreso sull’amicizia in Islam.
Lezione numero 2: Abu BAkr (ra), il Khalil del Profeta (pace e benedizioni su di lui)
Spiegate il significato di Khalil come il livello più alto di amicizia.
Spiegate che il Profeta (pace e benedizione su di lui) disse che Abu Bakr (ra) era il suo Khalil.
Cogliete l’occasione per imparare (o revisionare) la storia e la personalità di Abu Bakr e scoprire quanto fosse buon amico del Profeta (pace e benedizione su di lui). Ecco a grandi linee alcuni suggerimenti:
-Abu Bakr (ra) fu il primo uomo adulto ad accettare l’Islam.
-Abu Bakr (ra) diede tutto il suo denaro al Profeta (pace e benedizioni su di lui) affinché fosse speso per aiutare i bisognosi e per acquistare armi di difesa.
-Abu Bakr (ra) partecipò ad ogni battaglia a cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) prese parte.
-Abu Bakr (ra) non ebbe alcun dubbio sulla veridicità di Isra.
-Abu Bakr (ra) accompagnò il Profeta (pace e benedizioni su di lui) a fare la Hijra.
Ovviamente potreste andare nei dettagli e soprattutto puntualizzare come Abu Bakr (ra) amasse il Profeta (pace e benedizioni su di lui), e cercare di aiutare i bambini ad immaginare un tale buon amico.
Incoraggiateli a pensare ai modi in cui potrebbero dimostrare la propria amicizia. Scrivete su Abu Bakr(ra) e decorate con illustrazioni.
Lezione numero 3: Comportarsi da amico musulmano
Copia l’hadith “Un musulmano è uno specchio per suo fratello.”
Pensa al perché ci guardiamo allo specchio (per verificare il nostro aspetto, per notare quello che altrimenti non potremmo notare).
Spiegate che un musulmano è uno specchio per suo fratello perché lo aiuta a mantenere un comportamento corretto. Per esempio se voi notate che il vostro amico sta facendo qualcosa di haram, dovreste avvisarlo gentilmente, poiché potrebbe non saperlo. Non dovreste farlo pubblicamente né ridere di lui. Discutete alcuni esempi realistici di situazioni che potrebbero verificarsi fra amici e discutete su quale possa essere una reazione adeguata. Ad esempio “Vedi che il tuo amico ha preso in prestito un gioco di qualche d’un altro senza permesso e senza che neppure si sappia, cosa fai?”
Fate esempi utili concernenti l’esperienze dei vostri bambini.
Lezione numero 4: Il tuo khalil
Da un foglio A3 ritagliate un sagoma di ragazzo o ragazza. Nel mezzo scrivete: ”Il mio migliore amico”. Sulle parti del corpo scrivete altri attributi che un buon amico deve avere e che avete imparato nelle lezioni precedenti. Ad esempio: prega regolarmente, mi consiglia se commetto errori, condivide le sue cose con me ecc.
Lezione numero 5: Cogliere sempre gli sbagli altrui
Introducete l’Hadith “Colui il quale coglie gli sbagli di suo fratello , sta prendendo la strada verso l’Inferno.”
Cosa si intende per “cogliere gli sbagli”? Inscenate una situazione in cui farete finta di cogliere tutte le mancanze dei vostri figli. Dategli pezzetti di carta su cui scrivere degli “sbagli”, e distribuitele a caso in modo che capiscano che non c’è nulla di personale. Per “sbagli” si intende ad esempio ”lavoro pasticciato/disordinato”, “dimenticato di pregare”,”fare errori nella recitazione”, “non lavarsi dopo essere stati in bagno”, “non dire bismillah all’inizio di un pasto” eccetera…
Una volta compreso cosa significa star lì a sottolineare le colpe altrui, disegnate una larga scalinata, con scalini piuttosto profondi che conducono verso il basso. Alla fine dei gradini disegnate larghe fiamme che rappresentino l’Inferno.
Poi su ogni gradino scrivete un’affermazione con la quale si è criticata una mancanza/sbaglio altrui e che a causa di ciò potrebbe condurre all’Inferno.
Questa rappresentazione grafica mostra che più sono il numero delle brutte affermazioni, più ci si avvicina all’Inferno. Ad esempio: ”Sei zero in matematica”, “Fai ridere quando reciti il Corano”, “Ci fai sempre perdere a calcio”, “ Non sai fare niente!” eccetera…
Successivamente disegnate una seconda scalinata con gradini che vanno in su. Decoratela in cima come a rappresentare il Paradiso. Questa volta scrivete delle dichiarazioni gentili su ogni gradino, per mostrare il tipo di interazione che porta più vicini al Paradiso, in sha Allah. Esempio: ”Non importa se hai mancato quel goal, prova ancora una volta!”, “Sei sempre così caro ad aiutarmi in matematica!”, “Ma sha Allah, il tuo lavoro è così ordinato”, “Mi fa piacere aspettare che tu finisca”.
Lezione numero 6: Criticare e diffamare
Ho basato la seguente lezione su un libro per bambini intitolato: “Backiting and Slandering” disponibile alla casa editrice Darussalaam. Spiegate che criticare significa affermare cose poco cortesi riguardo qualcuno che non è presente neppure per discolparsi, anche se esse risultino vere. Fornite alcuni esempi pratici.
Studiate le seguenti ayat:
Guai ad ogni diffamatore maldicente”(104:1)
Non criticatevi l’un l’altro.” (49:12)
Spiegate che diffamare è una forma di abuso in quanto significa diffondere notizie non vere su qualcuno.
Fornitene esempi pratici e accentuate l’importanza di evitare questi peccati. Chiedete ai bambini di rielaborare per iscritto a parole proprie affinché dimostrino di aver appreso la lezione.
Lezione numero 7: Fratellanza
Spiegate il significato della fratellanza usando le prove seguenti.
In verità i credenti sono fratelli.” (49:10)
Il Messaggero (pace e benedizioni su di lui) disse : ”Quando due uomini si vogliono bene (per amore di Allah) tra di essi il migliore è colui il quale nutre un affetto maggiore per suo fratello.”


 
es. di grafico a ragno, spidergram
Fate un grafico a ragno, nel centro scrivete la parola fratellanza e poi disegnate delle ramificazioni su cui scrivete parole attinenti come amore, salaam (pace), interesse, donare, aiuto, difendere, gentile, sostenere, buoni consigli… Scrivete un paragrafo per spiegare la natura della fratellanza, e come si estende anche ai musulmani che non conosci.
Lezione 8: “L’Albero della fratellanza”. Spiegate la storia dei Muhajrin (coloro che emigrarono da Makka a Medina) e degli Ansar messi in coppie di fratelli dopo l’hijra. Spiegate quanto gli Ansar furono generosi e come erano desiderosi di condividere tutto ciò che avevano perché i Muhajrin erano arrivati a Medina senza alcun bene. Usando un foglio A3, disegnate la sagoma di un albero. Dategli il titolo di “Albero della fratellanza”. Poi, come se fossero frutti, scrivete in coppia nomi di sahabah (i compagni del Profeta) che furono fratelli in Madinah.
Decorate l’albero per fare un poster da mettere in bella mostra.
Alcune coppie furono:
Abd ar Rahman ibn Awf e Sa’d ibn ar Rabi.
Muadh ibn Jabal e Jafar ibn Abi Talib
Kharijah ibn Zayd e Abu Bakr
Itban ibnMalik e Umar bin al-Khattab
Sa’d ibn Muadh e Abu Ubaydah ibn al Jarrah
Aws ibn Thabit e Uthman ibn Affan
Potreste inoltre discutere le biografie di alcuni dei sahabah, se i bambini non ne hanno ancora familiariarità.
Così com’è impostata, tale attività è adatta a bambini già familiari con la scrittura dunque dai 6 anni in su, ma si può adattare a bambini più giovani omettendo le rielaborazioni scritte in sha Allah.
 
Jazakillah kheir a Umm Luqman che ha minuziosamente descritto quest’attività per il website IHSAN. Tradotta con leggeri adattamenti
 
 
       
 
 
 
 

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