11/17/2012

Parole e Azioni all’insegna della gentilezza


Questo tema è ideato per bambini dai 5 agli 11 anni di età.

Lo scopo è incoraggiare un buon comportamento e sviluppare una personalità islamica.

È in particular modo utile al ripetersi di conflitti banali tra fratelli o coetanei.

Si parte dal seguente hadith:

È stato narrato sull’autorità di Abu Hurariah che Abu Bakr (ra) e l’Imam Ali (ra) entrambi volevano rendere visita al Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui).

Essi arrivarono fino alla soglia di casa. Abu Bakr (ra) disse ad Ali (ra): ”Prima tu”. Ali rispose “Per favore bussa e poi entra prima di me”. Abu Bakr (ra) insistette che Ali (ra) dovesse entrare per primo. Ali (ra) disse: ”Non posso entrare prima di un uomo di cui il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse che: “Il sole non sorge né tramonta mai su alcun uomo migliore [di Abu Bakr]”. Abu Bakr (ra) disse : ”Come posso andare io prima di una persona di cui il Messagero Muhammed (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “ La migliore delle donne Fatima, é stata porta al migliore degli uomini (Ali).” Ali (ra) disse: ”Non posso entrare prima di un uomo di cui il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui ) ha detto che nel Giorno del Giudizio Allah l’Onnipotente chiamerà: “O Abu Bakr tu e coloro che ti amano entreranno in Paradiso.” Abu Bakr (ra) disse: ”Non potrei mai precederti perché arriverai cavalcando il Giorno del Giudizio e verrà detto che (Ali) sei stato un buon uomo, un buon fratello e un buon padre”. Ali (ra) disse: ” Non potrei mai precederti visto che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse che se l’imen di Abu Bakr (la sua fede) fosse posta su un piatto di una bilancia e l’imen del resto della ummah (comunità islamica) sull’altro, l’imen di Abu Bakr supererebbe in peso quella dell’intera ummah.”

Abu Bakr (ra) disse: ”Non posso precederti poiché il Messaggero Muhammed (pace e benedizioni su di lui) disse che nel Giorno del Giudizio Ali arriverà con sua moglie Fatima e i loro due bambini cavalcando un camello e che la gente chiederà: ”O Profeta, di chi si tratta?” La risposta sarà che è colui che Allah ta’ala ama”. Ali (ra) replicò che il Messaggero Muhammed (pace e benedizioni su di lui) disse che Allah ta’ala disse che colui che portò sidq (la verità) è Rasulullah, e Siddiq è quello che lo segue.

Gibril (su di lui la pace) fu raccomandato di andare a riferire al Messaggero Muhammed (pace e benedizioni su di lui) che Allah ta’ala gli manda salam e che tutti i Malaika (angeli) stanno ascoltando la conversazione tra Abu Bakr e Ali, di raggiungerli e di esserne il terzo partecipante (di risovere la questione). Anche Allah ta’ala manda la sua Rahma (grazia) speciale e ha costruito una barriera di imen a aadab (buone maniere) tra di essi. Il Messaggero Muhammed (pace e bendizioni su di lui) andò fuori e abbracciò e baciò entrambi i suoi compagni e disse: “Su colui nelle Cui mani è la mia amina, se il mare fosse inchiostro, gli alberi fossero penne e la creazione dei cieli e la terra potessero scrivere, non riuscirebbero mai a scrivere le vostre virtù e descrivere le vostre parole”.

 
Leggete l’hadith, o raccontatelo come una storia, in base all’età dei bambini. Discutete le virtù mostrate dai Sahabah.

 
Attività numero 1

Inscenate una situazione alla porta dove ciascun chiede all’altro di entrare per primo e si complimenta.

Esempio

Bambino 1: “Dovresti entrare prima tu in quanto tu conosci più sure di me”.

Bambino 2: “O no, dovresti entrare tu per primo siccome sei così gentile e mi aiuti quando proprio non riesco ad andare avanti con i compiti di matematica.”

Ricordate ai bambini di complimentarsi l’un l’altro per le proprie virtù islamiche, piuttosto che su altri tipi di qualità.

Potreste ripetere tale scena in altre aree di “conflitto” in casa, tipo la porta del bagno. Questa scena potrebbe anche essere scritta.

 
Attività numero 2

Secondo hadith: “Una parola gentile rappresenta un atto di carità.”

Scrivete questo hadith su un poster e decoratelo, spiegatene e discutetene il significato.

 
Attività numero 3

Mostrate ai bambini delle strisce di foglio, dite che farete finta si tratti di scontrini. Alla presenza dei bambini scrivete delle parole gentili sui foglietti e porgeteglieli affinché li leggano. Potete scrivere cose del tipo: “Jazakallah khair per avermi aiutato oggi”, oppure: ”Ti voglio bene” ecc. Chiedete ai bambini come si sentono al leggere queste parole/frasi. Non è come ricevere un dono? Dunque relazionate quest’idea al concetto di ricevere un atto di carità. Adesso date ai bambini le proprie striscioline di foglio e chiedetegli di scrivervi delle parole cortesi a loro volta.

 
Attività numero 4

La Tabella delle parole e azioni gentili (chart).

Ogni volta che il bambino dice una parola gentile o compie un’azione cortese merita un segnetto ( √ tick). Quando si raggiungono i 15 punti di credito ( √ ticks) meriterà un piccolo premio.

 

Attività numero 5

La Cassa del Tesoro delle parole cortesi.

Usando un cartone dorato fare una grossa sagoma di una cassa del tesoro aperta. Decoratela con del glitter e altre decorazioni scintillanti. Questa cassa del tesoro non contiene però monete d’oro e d’argento, quanto piuttosto parole cortesi! Su delle striscioline di foglio colorato scrivete delle parole gentili ed incollatele come se venissero fuori dalla cassa del tesoro. Spiegate loro che le parole gentili sono migliori di oro, argento e denaro.

 

Attività numero 6

Terzo hadith: “Nessuno di voi sarà un vero credente finché non vorrà per suo fratello quello che vuole per se stesso”.

Leggete e discute il terzo hadith preso in considerazione. Poi chiedete ai bambini di pensare a cosa gli piacerebbe che gli altri facessero per loro. Dovrebbero iniziare con il pensare a cosa gli piace per se stessi. Buttate giùalcune idee. Potrebbero scrivere: ”Mi piace quando mio fratello mi lascia giocare con i suoi giochi”. Oppure: “Mi piace quando mio padre si complimenta con me per quello che ho svolto.”

 

Attività numero 7

Rileggete ciò che avete scritto durante l’attività numero 6. Adesso lasciate che i bambini riflettano su cosa vorrebbero fare per rendere felici altre persone. Ciò farà completare la comprensione dell’hadith. Spiegategli che questo hadith non si riferisce soltanto a fratelli di sangue, ma a tutta la famiglia e amici, che sono i nostri fratelli e sorelle in Islam. Successivamente i bambini potrebbero fare delle cartoline per le persone che hanno menzionato nell’attività numero 6. All’interno di esse dovrebbero scrivere messaggi cortesi riguardanti cosa amerebbero fare per quella persona, esempio: “Ti voglio bene papà, ti aiuterò a portare la spesa in sha’Allah”. Incoraggiate i bambini a decorarle,

 

Attività numero 8

Leggete la storia (dall’hadith) dei tre uomini che si ripararono in una grotta mentre erano in viaggio. Delle rocce bloccarono l’uscita della grotta e dunque essi iniziarono a fare dei dua’ (suppliche) ad Allah affinché li aiutasse, raccontando le loro buone azioni. Uno di essi menzionò come si occupava dei propri genitori ormai molto anziani e di come desse loro da bere del latte appena munto dandogli precedenza sui suoi stessi figli, e di come Allah rimosse le rocce che bloccavano l’uscita.

Chiedete ai bambini di pensare ad un’azione speciale che hanno fatto per i propri genitori. Scrivetelo su un foglietto. Ritagliate una forma ad arco che simbolizzi l’ingresso della caverna, su un cartoncino di colore marrone e tenetene da parte l’interno dell’arco. Usate tale sagoma per fare caverna e roccia. Incollate i ritagli e le scritte su un cartoncino nero e fatene un poster.

 

Jazakallah Kheir IHSAN!

Tradotto da Cinzia Amatullah

 

       

 

 

 

 
 


 










-

Nessun commento:

Posta un commento