12/23/2014

LA STORIA DI THUMAMAH


Allah, Subbhanhu wa ta’ala, afferma nel Corano (traduzione del significato):
“Non c'e' costrizione nella religione. La retta via ben si distingue dall'errore. Chi dunque rifiuta l'idolo e crede in Allah, si aggrappa all'impugnatura piu' salda senza rischio di cedimenti. Allah e' audiente, sapiente.” ( versetto 256 di surah al-Baqara)

È stato raccontato che Abu Hureirah (che Allah si compiaccia di lui) disse: “Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) delegò alcuni pattugliatori in un luogo chiamato Najd. I pattugliatori catturarono un uomo della tribù di Bani Hanifa chiamato Thumama Ibn Uthal. Essi legarono il prigioniero ad un palo della moschea. Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) riconobbe Thumamah e chiese ai suoi compagni: “Sapete chi avete catturato?” Gli risposero: “No, Messaggero di Allah.”
“Quello è Thumamah Ibn Uthal al-Hanadi” Egli disse: “Avete fatto bene a catturarlo.” Il Profeta ritornò a casa dalla propria famigliA e disse: “Preparate del cibo e inviatelo a Thumamah ibn Uthal.” Poi ordinò che la sua cammella fosse munta per lui. Tutto ciò ebbe luogo prima che lo avesse incontrato o che gli avesse parlato.
Il Profeta poi gli si avvicinò nella speranza di incoraggiarlo a diventare musulmano. "Cosa hai da dire?” gli chiese.
Thumamah rispose: "Se mi vuoi uccidere per vendicarti, avrai sangue nobile. Se in nome della tua generosità mi vuoi lasciare andare e perdonarmi, io te ne sarò riconoscente. Se invece cerchi denaro come ricompensa, ti darò qualsiasi cosa mi chieda.” Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) lo lasciò per due giorni, ma continuò ad inviargli cibo personalmente e latte dalla sua cammella. In seguito il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli pose la stessa domanda ed egli rispose: "Se mi vuoi uccidere per vendicarti, avrai sangue nobile. Se in nome della tua generosità mi vuoi lasciare andare e perdonarmi, io te ne sarò riconoscente. Se invece cerchi denaro come ricompensa, ti darò qualsiasi cosa mi chieda.” Infine il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) si rivolse ai suoi compagni e disse: "Rilasciate Thumamah!". Thumamah allora abbandonò la moschea del Profeta e cavalcò finché giunse ad un boschetto di palme alla periferia di Medina accanto ad Al-Baqi. Diede da bere al suo cammello e poi si lavò per bene. Poi girò e ripercosse la strada per la moschea del Profeta dove dinanzi ad una congregazione di Musulmani disse: "Testimonio che non c'è divinità all'infuori di Allah e che Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) è il Suo messaggero". Poi aggiunse: "Giuro che non c’era sulla terra un volto per me più detestabile del tuo, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui). Ora, il tuo volto è quello che amo di più. Giuro che non c’era una religione a me più odiosa della tua. Ora, questa religione è quella che mi piace di più. […]

(riferito da Al-Bukhari e Muslim)

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