LEZIONE
6: ALCUNE STORIE
La
storia dell’uomo pio e di suo figlio
Si
racconta che nel popolo di Israele vi era un uomo particolarmente pio, povero
ma molto onesto. Egli non era affatto egoista e compiva tutto per amore di
Allah. Sul letto di morte si rivolse ad Allah lasciando nella Sua cura sua
moglie, suo figlio e l’unica cosa che possedeva, cioè una giovenca. Questi chiese alla
moglie di portare la giovenca nella foresta perché non si fidava degli ingordi del
popolo. Successivamente morì. Quando
il figlio fu grande abbastanza, la madre gli raccontò che suo padre gli aveva lasciato
in eredità una
giovenca e che adesso era sicuramente cresciuta. Il ragazzo fece come suo padre
soleva fare, chiese l’aiuto di Allah, si prostrò e Gli chiese che gliela facesse
ritrovare. Non appena alzò il
capo vide una mucca che andava verso di lui, gli mise una corda al collo e la
portò a
casa. La mucca non lasciava avvicinare nessuno se non il giovane. Questi era
pio e devoto come suo padre. Faceva il taglialegna e divideva il proprio
guadagno sempre in tre, una parte per se stesso, una parte per la madre e
un’altra per il povero.
Nello
stesso tempo morì un
uomo molto ricco lasciando un grande eredità al suo unico figlio.
Quest’ultimo venne assassinato e i parenti volevano sapere da chi e andarono da
Mosè (aleyhy salem) per chiedergli consiglio su come potessero fare a scovare
gli omicidi. Questi gli disse di sgozzare una vacca, rimuoverne la lingua e
posizionarla sul cadevere, così
avrebbero saputo chi erano gli assassini. Invece di affreattarsi a eseguire le istruzioni
di Mosè (aleyhy salem), tali persone ponevamo mille quesiti su che tipo di mucca
dovesse essere, che colore e altro. L’unica che rispondeva a tale descrizione
fu la mucca del giovane pio. Essi la acquistarono al prezzo della sua pelle
riempita d’oro!
E quando Mosè disse al suo popolo: “Allah vi ordina di sacrificare
una giovenca!”. Risposero: “Ti prendi gioco di noi?”. “Mi rifugio in Allah
dall'essere tra gli ignoranti.” Dissero:
“Chiedi per noi al tuo Signore che ci indichi come deve essere”. Rispose:
“Allah dice che deve essere una giovenca né vecchia, né vergine, ma di età
media. Fate quello che vi si comanda!”.
Dissero: “Chiedi per noi al tuo Signore che ci indichi di che colore
deve essere”. Rispose: “Allah dice che dev'essere una giovenca gialla, di un
colore vivo che rallegri la vista”. Dissero: “Chiedi al tuo Signore che dia
maggiori particolari, perché veramente per noi le giovenche si assomigliano
tutte. Così, se Allah vuole, saremo ben guidati”. Rispose: “Egli dice che deve essere una
giovenca che non sia stata soggiogata al lavoro dei campi o all'irrigazione,
sana e senza difetti”. Dissero: “Ecco, ora ce l'hai descritta esattamente”. La
sacrificarono, ma mancò poco che non lo facessero! Avevate ucciso un uomo e vi
accusavate a vicenda... Ma Allah palesa quello che celate. Allora dicemmo: “Colpite il cadavere con una
parte della giovenca”. Così Allah resuscita i morti e vi mostra i Suoi segni
affinché possiate comprendere. Dopo di ciò i vostri cuori si sono induriti
ancora una volta, ed essi sono come pietre o ancora più duri. Vi sono, infatti,
pietre da cui scaturiscono i ruscelli, che si spaccano perché l'acqua
fuoriesca, e altre che franano per il timore di Allah. E Allah non è incurante
di quello che fate. (Corano, 2:67-74)
La
storia di Mosè (aleyhy salem) e Al-Khidr
Un
giorno Mosè (aleyhy salem) fece un eloquente sermone, chiunque l’ascoltò ne fu commosso. Qualcuno allora gli
chiese se esistesse un altro uomo tanto saggio e colto. A questo quesito Mosè
(aleyhy salem) rispose di no e che Allah aveva dato lui il potere dei miracoli
e lo aveva onorato con la Torah. Ad ogni modo Allah rivelò a Mosè (aleyhy
salem) che nessun uomo poteva mai sapere tutto quello che c’è da sapere, e che
nessun messaggero sarebbe stato custode di tutta la conoscenza. E che ci
sarebbe sempre stato uno che sa più dell’altro. Mosè (aleyhy salem) chiese ad
Allah chi fosse quest’uomo e che desiderava incontrarlo. Allah allora gli
ordinò di portare del pesce vivo in un recipiente con dell’acqua e che quando
il pesce sarebbe scomparso egli avrebbe incontrato quell’uomo. Mosè (aleyhy
salem) intraprese il suo viaggio accompagnato da un giovane ragazzo che portava
il recipiente col pesce. Raggiunsero un luogo in cui due fiumi si incontrano e
decisero di riposare. Mentre Mosè (aleyhy salem) dormiva, il ragazzo vide il
pesce saltar fuori dal recipiente e saltare nel fiume e nuotar via. Dimenticò
di raccontare l’accaduto al profeta che quando fu sveglio , volle ripartire e
continuare il proprio viaggio. Qunado il ragazzo ricordò di menzionare la fuga
del pesce. Mosè (aleyhy salem) ritornò al luogo in cui il pesce era scomparso e
lì incontrò Al-Khidr, la guida. Mosè (aleyhy salem) gli chiese se poteva
seguirlo in quanto voleva apprendere la sua saggezza.
tradotto da Il Corano per piccoli cuori
Durante il suo lungo viaggio verso la
terra promessa, il profeta Mosè (pace su di lui) apprese molte lezioni. Una di
queste gli venne da Al-Khidr. Al-Khidr fu un personaggio a cui Allah (Subbhanhu
wa ta’ala) offerse in dono una sapienza particolare ed il potere di cambiare
alcune cose nel mondo.
Il profeta Mosè (pace su di lui)
intraprese un viaggio lungo e stancante per mare, facendo un giuramento e cioè
che non si sarebbe fermato finché non trovava il punto dove i due mari si
incontrano.
Mosè (pace su di lui) intraprese il
viaggio con il suo giovane discepolo Yusha bin Nun. Ad un certo punto i pesci
che avevano portato con sé per sfamarsi, si rianimarono, sgusciarono fuori dal
cesto e nuotarono verso il mare. Questo fu il punto in cui incontrarono
Al-Khidr, Mosè (pace su di lui) gli chiese: “Posso seguirti per apprendere la
tua sapienza?”. Al-Khidr gli rispose: “Impossibile! Non saresti in grado di
tollerare tutto ciò che c’è dietro la mia sapienza”.
Mosè (pace su di lui) rispose: “Mi
troverai paziente in sha’Allah: non ti arrecherò alcun fastidio”. Al-Khidr fu
allora d’accordo ma avvertì Mosè (pace su di lui) di non domandargli nulla
finché non fosse stato lui stesso a spiergargli.
I due uomini si imbarcono, Al-Khidr
fece deliberatamente un foro alla piccola imbarcazione sulla quale si
trovavano. Mosè (pace su di lui) esclamò: “Ehi! Vuoi far annegare i
passeggeri?”. Al-Khidr gli rispose: “Te lo avevo detto che non ti saresti
potuto trattenere dal porre domande”.
Mosè (pace su di lui) gli disse:
“Perdonami, per favore non ti arrabbiare.”
Viaggiarono a lungo finché incontrarono
un giovane ragazzo che Al-Khidr non esitò ad uccidere. Mosè (pace su di lui)
esclamò: “Che malvagità uccidere un animo innocente!”
Al-Khidr gli disse di nuovo: “Ti avevo
avvertito che non avresti avuto pazienza.” Mosè (pace su di lui) rispose: “Se
ti domando di nuovo, abbandonami perché allora vuol dire che lo merito”.
Giunsero in una città e chiesero del
cibo, ma glielo rifiutarono. Vedendo un muro che stava per cadere, Al-Khidr lo
riparò, ma Mosè (pace su di lui) obiettò dicendo che quelle persone non avevano
voluto neppure ospitarli ed egli invece gli rendeva servigi senza neppure
essere pagato.
Al-Khidr allora gli disse: “È giunto il
momento della nostra separazione. Ma prima voglio spiegarti il perché delle mie
azioni che a te sono sembrate così orribili. Ho danneggiato quella barca perché
apparteneva a dei pescatori molto poveri, e lí vicino abita un re che
saccheggia ogni imbarcazione [la barca dei poveri pescatori fu l’unica che non
fu confiscata dal re tiranno proprio perché danneggiata, e così di lí a poco
essi diventarono ricchi perché i loro affari migliorarono molto]. Per quanto
riguarda il giovane che ho ucciso, avrebbe arrecato dolore e soffereza ai
propri genitori a causa della sua malavagità e miscredenza. Prego che il mio
Signore gli doni un figlio dolce e buono. Il muro, invece, apparteneva a due
orfani, figli di un uomo onesto di quella città. Nascosto sotto il muro c’è un
tesoro sepolto. Allah (Subbhanahu wa ta’ala) ha decretato che essi stessi lo
scoprano quando saranno più maturi. Quello che ho fatto non è stato per mia
volontà. Ciò ha reso evidente che non potrai sopportare quello che vedi.”
Tutto questo dimostra l’Altissima
Saggezza Divina. Le cose possono essere molto diverse da quello che ci
appaiono, dati i limiti della conoscenza umana. La conoscenza limitata
dell’uomo e la sua sfiducia gli causa dolore, ma il vero credente non si
dispera mai, neanche dinanzi alle calamità perché sa bene che la giusta mano di
Allah (Subbhanahu wa ta’ala) dirige l’umanità verso il bene. Questa è la morale
della storia di Al-Khidr.
Attività
Al termine della lettura o racconto
fategli delle domande:
Chi è Il Più Saggio? AL-HAKÎM il
Saggio.
La realtà è sempre come appare?
Qual è la morale di questa incredibile
storia?
Insegnate loro alcuni dei Nomi di Allah
che spiegano la Sua Saggezza, la Sua Giustizia, il Suo Volere, quali:
AL-JABBÂR Colui Che costringe al Suo
Volere,
AL-FATTÂH il Giudice,
AL-'ALÎM l'Onnisciente,
AL-'ADL il Giusto,
Cercateli nel Corano: IL SAGGIO (swt)
AL-HAKÎM
In verità Tu sei
il Sapiente, il Saggio.
(Corano II. al-Baqara, 32)
Egli (swt) è il Saggio nelle Sue
parole, orazioni e leggi. Egli (swt) mette ogni cosa nel posto giusto, e mette
la Sua saggezza, la Sua giustizia nel Suo Decreto e nella Sua Legge.
Egli (swt) sceglie quel che vuole,
perfeziona la creazione di ogni cosa e non crea per frivolezza.
Nessuno Gli è socio nelle Sue
prescrizioni.
Egli (swt) poggia ogni affare nel
giusto posto, che Lui (swt) vuole, con la Sua saggezza che è invisibile agli
occhi e all'intelligenza delle creature.
Progetto: Create delle flashcards o
cartoline educative on questi nomi di Allah, il nome in italiano e al retro il
nome in arabo.
Approfondite il personaggio di Al-Khidr
Spiegate ai vostri studenti che molti
Sapienti in Scienza Islamica sono concordi nell’affermare che, stando ai versi
coranici, Al-Khidr era un Profeta.
Shaykh Al-Shanqiti (che Allah ne abbia
misericordia) ha commentato questo verso coranico:
“Incontrarono uno dei Nostri servi [abd
min ibadina], al quale avevamo concesso misericordia da parte Nostra e al quale
avevamo insegnato una scienza da Noi proveniente.” (Corano, Sura al-kahf, La
Caverna 18:65)
….affermando che sembrerebbe che
Al-Khidr (su di lui la pace) sia un profeta di Allah. La misericordia menzionata
qua sembrerebbe sia quella della Profezia, e che la sua scienza, cioè
saggezza/sapienza, che derivava da Allah, era la conoscenza della rivelazione
(wahy). Conoscere gli ordini e le proibizioni di Allah è possibile attraverso
wahy cioè la rivelazione.
Si analizzi questo versetto:
“Il muro apparteneva a due orfani della
città e alla sua base c'era un tesoro che apparteneva loro. Il loro padre era
uomo virtuoso e il tuo Signore volle che raggiungessero la loro età adulta e
disseppellissero il loro tesoro; segno questo della misericordia del tuo
Signore. Io non l'ho fatto di mia iniziativa.” (Corano, Sura Al-Kahf, 18:82)
Quel: “Io non l'ho fatto di mia
iniziativa” sembrerebbe indicare che Al-Khidr l’abbia fatto per ordine di
Allah, e l’ordine di Allah è trasmesso attraverso wahy (rivelazione).
Inoltre il profeta Mosè (su di lui la
pace) si mostrò umile al suo cospetto, questa sembrerebbe un’altra indicazione
che egli fosse un profeta.
“Chiese [Mosè]: “Posso seguirti per
imparare quello che ti è stato insegnato [a proposito] della retta via?”
(Corano, Sura Al-Kahf 18:66)
“Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò
paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini” (Corano, Sura Al-Kahf 18:69)
I vostri studenti potranno riassumere
la storia con i tre episodi principali e illustrarla.
Chiedetegli di:
*elencare almeno 3 punti chiave della
storia
*citare il momento più avvincente per
essi
*citare almeno 2 episodi di vita
vissuta in cui la verità era ben diversa dalle apparenze
Come esericzio di scrittura i versetti
coranici sopra citati da sura al-Kahf possono essere ricopiati in italiano e in
inglese, all’interno di essi si possono sottolineare gli aggettivi. Se si
considerano i versetti 65, 82, 66, 69 gli aggettivi saranno: retta, paziente,
virtuosa. Essi sono tutti aggettivi che hanno una connotazione positiva,
perché? A cosa alludono?
Approndite la tematica della pazienza
Il vero credente non si dispera.
Mujahid affermava: “La pazienza perfetta è quella esente da panico”.
‘Amr ibn Qays affermò: “La migliore e
magnifica forma di pazienza è essere soddisfatti anche nelle avversità e
abbandonarsi alla volontà del Signore”.
Yunus ibn Yazid affermò: “Chiesi a
Rabi’ah ibn ‘AbdulRahman: ‘Qual è la forma di pazienza fondamentale?’ Rispose:
‘Non mutare atteggiamento in tempi duri, essere come si era il giorno prima”.
(Questo non significa che una persona non debba provare dolore o soffrire,
significa invece trattenersi dal cadere nel panico e frenarsi dal compiangersi)
Qual è il significato della supplica
del Profeta Mosè (su di lui la pace): “O Allah tutta la lode a Te e mi lamento
soltanto con Te, e Tu sei l’Unico a cui chiedo aiuto, ed in cui ripongo la mia
fiducia, non c’è alcuna Potenza oltre la Tua”.
Attività generali
di scrittura (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):
Riassunti,
questionari, libricino, booklet, leaflet/brochure (per far conoscere ai non
musulmani la vera storia di questo profeta), temi su singoli paragrafi
accompagnati da illustrazioni
Copia delle ayat
dal Corano
Attività suggerite
(da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):
Disegni, posters,
lapbooks, dipinti con le seguenti tematiche:
La cesta che
galleggia sul Nilo
Il fiume Nilo con
i coccodrilli
Il palazzo reale
di Faraone e le dimore umili dei Figli di Israele
Il palazzo di
Qarun con tutte le sue immense ricchezze inghiottito dalla terra
Il viaggio nel
deserto e la fonte dove abbeverare le bestie al pascolo
Il Monte Sinai
La montagna con il
cespuglio in fiamme
Bastone di Musa
(aleyy salem)
Le piaghe
dell’Egitto
Il Mar Rosso che
si divide in due
La manna dal cielo
Da modellare col
das, cartapesta o con la plastichina (da coordinare con la parte della storia
che si sta studiando):
vedi tematiche
sopra
scene del deserto
con la oasi
Gli alberi di
palma, che si trovano spesso nelle oasi, possono essere recreati con dei rotoli
di carta assorbente avanzati, dipinti di marrone oppure ricoperti di colla e
rivestiti poi di carta colorata; le foglie con del cartoncino verde da
ritagliare e poi incollare (oppure spillare)
Il deserto con
della cartapesta arrotolando insieme dei mucchietti di giornale e
posizionandoli su un cartone più grande, ricreando alcuni strati,
posizionandoli in modo da dare l’impressione delle dune nel deserto. Lasciare
asciugare per bene. Dipingete le dune e la sabbia in diverse sfumature.
Segnalibro
Crea il tuo
segnalibro personalizzato con ayat del Corano, oppure disegni. Stampalo,
plastificalo e ritaglialo.
http://www.coloringcastle.com/bookmark_blanks.html
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