LEZIONE
4
Le
Piaghe d’Egitto
Mosè
(alehyh salem) richiese a Faraone di lasciare libero il Popolo di Israele. In
tutta risposta Faraone diede ordine di organizzare un convegno radunando gente
tra i suoi sudditi e dal Popolo di Mosè (alehyh salem) soltanto per ribadire
loro chi fosse il loro signore e chi provvedeva ai loro bisogni. Egli mise in
risalto che Mosè (alehyh salem) era soltanto un uomo povero che non avrebbe
potuto garantire loro alcuna ricchezza. Questo popolo mancava di saggezza, il
loro giudizio era limitato al mondo materiale. Nella loro ignoranza credettero
che Faraone fosse l’unico a poter provvedere ai propri bisogni.
Egitto:
siccità e
inondazione
L’Egitto
soffrì una
profonda siccità. Il
Nilo non straripò,
irrorando i campi come era solito fare, e rilasciando l’humus che rende la
terra fertile. Di conseguenza la terra divenne troppo arida e non si produssero
raccolti. Sopraggiunse una carestia.
Siccome Faraone continuò a
mostrarsi arrogante, Allah inviò
un’inondazione che devastò la
terra.
I
raccolti devastati dalle locuste
Come
sempre, ogni volta che si sentivano gravati dalle difficoltà, gli egiziani si rivolgevano a
Mosè (alehyh salem) promettendogli di credergli e di seguirlo.
Quando il castigo li toccava, dicevano: “O Mosè, invoca
per noi il tuo Signore, in forza del patto che ha fatto con te. Se allontanerai
il castigo da noi, crederemo certamente in te e lasceremo partire con te i
Figli di Israele”. (Corano, Sura Al-A’raf, 7:134)
Allah
revocò la
punizione dell’inondazione e la terra diventò nuovamente coltivabile. Ma
quando Mosè (alehyh salem) gli ricordò la
loro promessa, essi non risposero.
Allah
inviò
sciami di locuste che divoravano tutti i raccolti. La gente di nuovo si recò da Mosè (alehyh salem)
chiedendogli di invocare Allah affinché
rimuovesse quest’afflizione. Ma di nuovo vennero meno alla promessa.
L’Egitto
viene infestato da parassiti
Allah
inviò
un’altra punizione: parassiti che portarono con sé malattie. Come al solito
promisero, Allah ta’ala rimosse la punizione, ma poi tornarono sui propri
passi.
L’Egitto
infestato da rane
La
terra si riempì di
rane. Esse saltavano dovunque, persino sul cibo, inondavano le case e
infastidivano molto. Gli Egiziani andarono di nuovo da Mosè (alehyh salem)
promettendogli di rilasciare il popolo di Israele. Egli pregò il suo Signore, Allah allontanò la punizione, ma nuovamente
ruppero la promessa.
Le
acque del Nilo si tramutarono in sangue
Poi Allah
inviò l’ultimo
dei segni. Le acque del Nilo si tramutarono in sangue. Quando Mosè (alehyh
salem) e il suo popolo bevevano l’acqua, essa era acqua pura. Ma se ne bevevano
gli Egiziani, essa si tramutava in sangue. Si affrettarono a Mosè (alehyh
salem) come al solito, ma poi rinnegavano quello detto.
Colpimmo la gente di Faraone con anni di miseria e
scarsità di frutti, affinché riflettessero.
Quando veniva loro un bene dicevano: “Questo ci spetta”; mentre se li
colpiva un male, vedevano in Mosè e in quelli che erano con lui, uccelli di
malaugurio. Non dipendeva da Allah la loro sorte? Ma la maggior parte di loro
non sapeva. Dissero: “Qualunque segno
addurrai per stregarci, noi non crederemo in te”. Mandammo contro di loro l'inondazione e le
cavallette, le pulci, le rane e il sangue, segni ben chiari. Ma furono
orgogliosi e rimasero un popolo di perversi.
Quando il castigo li toccava, dicevano: “O Mosè, invoca per noi il tuo
Signore, in forza del patto che ha fatto con te. Se allontanerai il castigo da
noi, crederemo certamente in te e lasceremo partire con te i Figli di
Israele”. Allontanammo da loro il
tormento, ma quando giunse il termine che dovevano rispettare, ecco che
mancarono al loro impegno. (Corano, Sura Al-A’raf, 7:130-135 )
Nota:
il materiale descritto deriva da Ibn Kathir, Stories of the Prophets.
Faraone
e il suo esercito periscono
Sembrava
davvero che Faraone non avesse mai creduto al messaggio di Mosè (alehyh salem),
né
lasciato il popolo libero, dunque Mosè (alehyh salem) pregò:
“O Signor nostro, invero hai dato a Faraone e ai suoi
notabili onori e beni della vita terrena, affinché o Signor nostro, si
distolgano dal Tuo sentiero. O Signor nostro, cancella i loro beni e indurisci
i loro cuori, ché non credano, fino a che non avranno visto il castigo
doloroso”. Allah disse: “La vostra
richiesta è esaudita. State saldi entrambi e non seguite il sentiero di coloro
che non sanno nulla”. (Corano, Sura Yunus, 10:88-89)
Allah
inspirò
Mosè (alehyh salem) a condurre via dall’Egitto il popolo ma solo pochi
credettero nel suo messaggio, altri eravano devastati dalla paura della
vendetta di Faraone per cui non lo seguirono. Faraone fu un uomo molto
arrogante, un tiranno malefico e uno dei Musrifin (politeisti, peccatori,
trasgressori, uno di coloro che rigetta la verità, decide di seguire il male e
commette ogni forma di peccato maggiore).
Quando
Faraone si rese conto che erano scappati li inseguì con il proprio esercito.
Intanto il popolo era arrivato al Mar
Rosso che sembrava davvero una barriera insormontabile. Alla disperazione del
popolo, Mosè (alehyh salem) rispose che aspettava l’ispirazione da Allah. Mosè
(alehyh salem) gettò il bastone e il mare di scisse in due, le creste delle
onde stavano come montagne ai due lati. Mosè (alehyh salem) condussse il suo
popolo attraverso il mare scisso/spaccato. Videro l’esercito di Faraone
avvicinarsi, in procinto di intraprenderela strada nel mare scisso come loro
avevano fatto. Comunque Allah aveva già preordinato tutto.
N.(8) disegna l'attraversamento del Mar Rosso |
Dal nostro libro sul profeta Mose (alehyh salem) |
Faraone e il suo esercito avevano visto
il miracolo, ma il suo orgogolio lo spinse
ancora a rifiutare la verità. L’esercito si inoltrò nelle onde aperte e
poi Allah richiuse il mare su di essi facendoli annegare.
E rivelammo a Mosè: “Fa' partire i Miei servi
nottetempo. Certamente sarete inseguiti”.
Faraone mandò messi in tutte le città: [perché dicessero:] “Invero, sono
un gruppo esiguo, e ci hanno irritato, mentre noi siamo ben vigili”. Facemmo sì
che abbandonassero giardini e fonti, tesori e graziose dimore. Così fu, e
[tutto] demmo in eredità ai Figli di Israele. Al levarsi del sole li
inseguirono. Quando le due schiere si avvistarono, i compagni di Mosè dissero:
“Saremo raggiunti!”. Disse [Mosè]:
“Giammai, il mio Signore è con me e mi guiderà”. Rivelammo a Mosè: “Colpisci il mare con il
tuo bastone”. Subito si aprì e ogni parte [dell'acqua] fu come una montagna
enorme. Facemmo avvicinare gli altri, e salvammo Mosè e tutti coloro che erano
con lui, mentre annegammo gli altri. In verità, in ciò vi è un segno! Ma la
maggior parte di loro non crede. In
verità, il tuo Signore è l'Eccelso, il Misericordioso.
(Corano, Sura Ash-Shu’ara, I Poeti, 20:52-68)
In preda la terrore e al panico, capendo che la fine
era ormai giunta, Faraone fece la sua dichiarazione di fede:”Credo che non
esiste altro Dio meritevole di essere venerato se non Allah in Cui il popolo di
Israele crede, e mi sottometto a Lui.” Ma Allah non accettò la
sua confessione, perché queste erano le parole di un
tiranno, che fece la sua dichiarazione di fede quando l’anima si era già
staccata dal corpo e le acque si chiusero su di lui, annegandolo.
La
storia di Faraone ebbe fine in modo tragico, le onde spazzarono via il suo
corpo. Gli Egiziani lo videro e realizzarono che il loro dio, che avevano
sempre venerato e a cui si rivolgevano per aiuto, non era affatto immortale..era
null’altro che un corpo senza vita e inutile.
E facemmo attraversare il mare ai Figli di Israele.
Faraone e le sue armate li inseguirono per accanimento e ostilità. Poi, quando
fu sul punto di annegare, [Faraone] disse: “Credo che non c'è altro dio,
all'infuori di Colui in cui credono i Figli di Israele e sono tra coloro che si
sottomettono”. [Disse Allah]: “Ora ti
penti, quando prima hai disobbedito ed eri uno dei corruttori? Oggi salveremo il tuo corpo, affinché tu sia
un segno per quelli che verranno dopo di te. Ma in verità, la maggioranza degli
uomini sono incuranti dei segni Nostri. (Corano,
Sura Yunus, 10:90-92)
Ariguardo
di Faraone:
Allah
ta’ala non accettò l’orgoglio ostinato di Faraone, egli infatti credeva di
essere un dio e voleva essere odorato come tale.
Questionario:
Ma
Faraone pronunciò la shahadah, perché Allah ta’ala non la accettò? Perché Allah
ta’ala ci dona tutta una vita per riflettere e ripensare ai nostri peccati,
quando Faraone pronunciò quelle parole la sua anima si stava già staccando dal
corpo, era cioè troppo tardi.
Il
corpo di Faraone è conservato, perché? Esso rappresenta un ammonimento, un
avvertimento per tutte le generazioni future.
Il
popolo di Mosè
(alehyh salem) desidera un idolo
Nonostante
la sua morte, Faraone lasciò
un’influenza negativa nel popolo di Israele...tanti anni di oppressione, umiltà e annichilimento erano duri da
dimenticare. Il popolo era insicuro e debole nella propria fede. Questi anni lo
avevano marchiato e lo avevano reso assuefatto all’umiliazione e al
soggiogamento, era ormai avvezzo a sottomettersi ad altri oltre Allah. Faraone
aveva represso gli animi dei Figli di Israele e rovinato la loro natura tanto
che iniziarono a torturare Mosè (alehyh salem) con la loro ignoranza e la loro
ostinazione. Passarono accanto ad un popolo che adorava idoli, ed invece di
mostrare la propria indignazione lodando Allah per la Sua guida, chiesero a
Mosè (alehyh salem) un idolo da venerare proprio come quelle persone facevano.
Erano gelosi che altri avessero idoli e loro no perché desideravano lo stesso.
Facemmo traversare il mare ai Figli di Israele. Incontrarono un popolo che cercava rifugio
presso i propri idoli. Dissero: “O Mosè, dacci un dio simile ai loro dèi”.
Disse: “In verità siete un popolo di ignoranti”. Sì, il culto a cui si dedicano
sarà distrutto e sarà reso vano il loro operare. Disse: “Dovrei cercare per voi
un altro dio, all'infuori di Allah, Colui Che vi ha preferito alle altre
creature?”. E quando vi salvammo dalla
famiglia di Faraone che vi infliggeva il peggiore dei tormenti: uccideva i
vostri figli e risparmiava le vostre femmine; era questa una dura prova, da
parte del vostro Signore!
(Corano, Sura Al-A’raf, 7:138-141)
Il
popolo di Israele fu favorito da Allah in ogni modo con la Sua grazia e la Sua
generosità. Fu
salvato dall’oppressione e testimoniò
l’annegamento di Faraone. Quando necessitarono acqua nella terra arida, Allah
ordinò
Mosè (alehyh salem) di battere una roccia dalla quale sgorgarono 12 diverse
fonti per le 12 diversi tribù in
modo tale da non dover neppure razionare l’acqua. Allah mantenne il cielo
nuvoloso affinché non
fossero oppressi dal caldo eccessivo. Per alleviare la loro fame, la manna
venne dal cielo e quaglie. Invece di apprezzare i doni di Allah, essi dissero
che ne erano disgustati, desiderano cipolle, aglio, fagioli e lenticchie che
erano cibi tradizionali egizi. Chiesero a Mosè (alehyh salem) di pregare Allah
che la terra gli donasse di questi frutti. Mosè (alehyh salem) li ammonì a riguardo della loro
disubbidienza e ingratitudine.
E quando Mosè chiese acqua per il suo popolo, dicemmo:
“Colpisci la roccia con il tuo bastone”. E, improvvisamente, sgorgarono dodici
fonti, e ogni tribù seppe dove doveva bere! “Mangiate e bevete il sostentamento
di Allah e non spargete la corruzione sulla terra.”
E quando diceste: “O Mosè, non possiamo più tollerare un
unico alimento. Prega per noi il tuo Signore che, dalla terra, faccia crescere
per noi legumi, cetrioli, aglio, lenticchie e cipolle!”. Egli disse: “Volete
scambiare il meglio con il peggio? Tornate in Egitto, colà troverete certamente
quello che chiedete!”. E furono colpiti dall'abiezione e dalla miseria e
subirono la collera di Allah, perché dissimulavano i segni di Allah e uccidevano
i profeti ingiustamente. Questo perché disobbedivano e trasgredivano.
(Coran, Sura Al-Baqarah, La Giovenca, 2:60-61)
Attività generali di scrittura (da coordinare con la
parte della storia che si sta studiando):
Riassunti, questionari, libricino, booklet, leaflet/brochure
(per far conoscere ai non musulmani la vera storia di questo profeta), temi su
singoli paragrafi accompagnati da illustrazioni
Copia delle ayat dal Corano
Attività suggerite (da coordinare con la parte della
storia che si sta studiando):
Disegni, posters, lapbooks, dipinti con le seguenti
tematiche:
La cesta che galleggia sul Nilo
Il fiume Nilo con i coccodrilli
Il palazzo reale di Faraone e le dimore umili dei
Figli di Israele
Il palazzo di Qarun con tutte le sue immense
ricchezze inghiottito dalla terra
Il viaggio nel deserto e la fonte dove abbeverare le
bestie al pascolo
Il Monte Sinai
La montagna con il cespuglio in fiamme
Bastone di Musa (aleyy salem)
Le piaghe dell’Egitto
Il Mar Rosso che si divide in due
La manna dal cielo
Da modellare col das, cartapesta o con la plastichina
(da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):
vedi tematiche sopra
scene del deserto con la oasi
Gli alberi di palma, che si trovano spesso nelle
oasi, possono essere recreati con dei rotoli di carta assorbente avanzati,
dipinti di marrone oppure ricoperti di colla e rivestiti poi di carta colorata;
le foglie con del cartoncino verde da ritagliare e poi incollare (oppure
spillare)
Il deserto con della cartapesta arrotolando insieme
dei mucchietti di giornale e posizionandoli su un cartone più grande, ricreando
alcuni strati, posizionandoli in modo da dare l’impressione delle dune nel
deserto. Lasciare asciugare per bene. Dipingete le dune e la sabbia in diverse
sfumature.
Segnalibro
Crea il tuo segnalibro personalizzato con ayat del
Corano, oppure disegni. Stampalo, plastificalo e ritaglialo.
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