Lode sia ad Allah
Secondo una narrazione da Abu Dawud
(2357) da Ibn ‘Umar (che Allah ne sia compiaciuto), quest’ultimo affermò: “Quando il Messaggero di Allah (pace e
benedizioni su di lui) soleva rompere il digiuno, recitava le seguenti parole (translitterazione
fonetica):
Dhahaba al-zamau’a, wa abtallat
al-‘uruq wa thabata al-ajr insha Allah
“La sete è appagata, le vene si sono
inumidite, e la ricompensa è assicurata, se Allah vuole”.
Questo hadith fu classificato come
hasan da Al-Albani in Sahih Abi Dawud.
È mustahabb (raccomandato, virtuoso) per il digiunante recitare dei du’a’
(invocazioni) durante il digiuno e alla rottura del digiuno stesso, lo si
afferma grazie ad una narrazione di Ahmad (8030) da Abu Hurayrah (che Allah ne
sia compiaciuto) che disse: “Noi dicemmo: O Messaggero di Allah, quando ti vediamo i nostri
cuori si ammorbidiscono e pensiamo solo all’altra vita, ma quando ti lasciamo
noi siamo attratti dalla vita materiale, dalle nostre donne e dai nostri figli.
Egli rispose: “ Se voi foste sempre come siete quando siete con me, gli angeli
verrebbero a stringervi la mano e vi visiterebbero nelle vostre case. Se non
commetteste dei peccati, Allah porterebbe altri uomini che pecchino, così che
li possa perdonare.” Noi dicemmo: “ O Messaggero di Allah, parlaci del
Paradiso, di cosa è fatto?” Egli rispose: “Di mattoni d’oro e d’argento; la sua
calcina è muschio,i suoi ciottoli sono perle e rubini, il suo terreno è
zafferano. Chiunque vi entri sarà felice e mai sarà triste, dimorerà colà per
sempre e non morirà. I suoi abiti non si consumeranno e la sua gioventù non
appassirà. Ci sono tre individui i cui du’aa’ non saranno rifiutati: un buon
sovrano, un digiunante finché rompa il digiuno, e la preghiera di colui che ha
subito un torto. È sopportato dalle nuvole e i suoi cancelli sono aperti, e il
Signore, Che sia Glorificato ed Esaltato, dice: “Sulla Mia Gloria, Ti garantirò
aiuto anche se dopo un po’ di tempo.”
Questo hadith fu classificato come
sahih da Shu’ayb al-Arna’ut in Tahqiq al-Musnad.
È stato anche narrato da al-Tirmidhi
(2525) con tali parole: “….il digiunante quando rompe il digiuno…” Questo fu
classificato come sahih da al-Albani in Sahih al-Tirmidhi.
Dunque (durante il digiuno) potremmo chiedere ad Allah di ripagare
il nostro sforzo col Paradiso, cercare rifugio in Allah dal Fuoco, e potremmo
pregare per il perdono, e offrire du’a’ prescritti in Islam.
Abu Hureira disse che il Messaggero
(pace e benedizioni su di lui) disse: “Tre tipologie di persone non avranno le
proprie suppliche rifiutate: il du’aa (la supplica) del digiunante quando
interrompe il digiuno, il du’aa dell’Imam giusto e il du’aa dell’oppresso.”{Tirmidhi,
Ibn Majah e Ibn Hibban}
Ed Allah sa meglio
(Tradotto da Islam q&a)
I modi del Profeta (pace e
benedizioni di Allah ta’ala su di lui)
Il Messaggero di Allah (pace e
benedizioni di Allah ta’ala su di lui) soleva interrompere il digiuno con
datteri e se non ne trovava alcuno, lo rompeva con acqua.
Fonte: salafipublications
Original title: The Rulings of Ramadaan)
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