tradotto da Il Corano per piccoli cuori
Durante il suo lungo viaggio verso la terra promessa, il profeta Mosè (pace su di lui) apprese molte lezioni. Una di queste gli venne da Al-Khidr. Al-Khidr fu un personaggio a cui Allah (Subbhanhu wa ta’ala) offerse in dono una sapienza particolare ed il potere di cambiare alcune cose nel mondo.
Durante il suo lungo viaggio verso la terra promessa, il profeta Mosè (pace su di lui) apprese molte lezioni. Una di queste gli venne da Al-Khidr. Al-Khidr fu un personaggio a cui Allah (Subbhanhu wa ta’ala) offerse in dono una sapienza particolare ed il potere di cambiare alcune cose nel mondo.
Il profeta Mosè (pace su di lui)
intraprese un viaggio lungo e stancante per mare, facendo un giuramento e cioè
che non si sarebbe fermato finché non trovava il punto dove i due mari si
incontrano.
Mosè (pace su di lui) intraprese il
viaggio con il suo giovane discepolo Yusha bin Nun. Ad un certo punto i pesci
che avevano portato con sé per sfamarsi, si rianimarono, sgusciarono fuori dal
cesto e nuotarono verso il mare. Questo fu il punto in cui incontrarono
Al-Khidr, Mosè (pace su di lui) gli chiese: “Posso seguirti per apprendere la
tua sapienza?”. Al-Khidr gli rispose: “Impossibile! Non saresti in grado di
tollerare tutto ciò che c’è dietro la mia sapienza”.
Mosè (pace su di lui) rispose: “Mi
troverai paziente in sha’Allah: non ti arrecherò alcun fastidio”. Al-Khidr fu
allora d’accordo ma avvertì Mosè (pace su di lui) di non domandargli nulla
finché non fosse stato lui stesso a spiergargli.
I due uomini si imbarcono, Al-Khidr
fece deliberatamente un foro alla piccola imbarcazione sulla quale si
trovavano. Mosè (pace su di lui) esclamò: “Ehi! Vuoi far annegare i
passeggeri?”. Al-Khidr gli rispose: “Te lo avevo detto che non ti saresti
potuto trattenere dal porre domande”.
Mosè (pace su di lui) gli disse:
“Perdonami, per favore non ti arrabbiare.”
Viaggiarono a lungo finché
incontrarono un giovane ragazzo che Al-Khidr non esitò ad uccidere. Mosè (pace
su di lui) esclamò: “Che malvagità uccidere un animo innocente!”
Al-Khidr gli disse di nuovo: “Ti
avevo avvertito che non avresti avuto pazienza.” Mosè (pace su di lui) rispose:
“Se ti domando di nuovo, abbandonami perché allora vuol dire che lo merito”.
Giunsero in una città e chiesero del
cibo, ma glielo rifiutarono. Vedendo un muro che stava per cadere, Al-Khidr lo
riparò, ma Mosè (pace su di lui) obiettò dicendo che quelle persone non avevano
voluto neppure ospitarli ed egli invece gli rendeva servigi senza neppure
essere pagato.
Al-Khidr allora gli disse: “È giunto
il momento della nostra separazione. Ma prima voglio spiegarti il perché delle
mie azioni che a te sono sembrate così orribili. Ho danneggiato quella barca
perché apparteneva a dei pescatori molto poveri, e lí vicino abita un re che
saccheggia ogni imbarcazione [la barca dei poveri pescatori fu l’unica che non
fu confiscata dal re tiranno proprio perché danneggiata, e così di lí a poco
essi diventarono ricchi perché i loro affari migliorarono molto]. Per quanto
riguarda il giovane che ho ucciso, avrebbe arrecato dolore e soffereza ai
propri genitori a causa della sua malavagità e miscredenza. Prego che il mio
Signore gli doni un figlio dolce e buono. Il muro, invece, apparteneva a due
orfani, figli di un uomo onesto di quella città. Nascosto sotto il muro c’è un
tesoro sepolto. Allah (Subbhanahu wa ta’ala) ha decretato che essi stessi lo
scoprano quando saranno più maturi. Quello che ho fatto non è stato per mia
volontà. Ciò ha reso evidente che non potrai sopportare quello che vedi.”
Tutto questo dimostra l’Altissima
Saggezza Divina. Le cose possono essere
molto diverse da quello che ci appaiono, dati i limiti della conoscenza umana.
La conoscenza limitata dell’uomo e la sua sfiducia gli causa dolore, ma il vero
credente non si dispera mai, neanche dinanzi alle calamità perché sa bene che
la giusta mano di Allah (Subbhanahu wa ta’ala) dirige l’umanità verso il bene.
Questa è la morale della storia di Al-Khidr.
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Controllo della comprensione e Nomi di Allah
Al termine della lettura o racconto
fategli delle domande:
Chi è Il Più Saggio? AL-HAKÎM il
Saggio.
La realtà è sempre come appare?
Qual è la morale di questa
incredibile storia?
Insegnate loro alcuni dei Nomi di
Allah che spiegano la Sua Saggezza, la Sua Giustizia, il Suo Volere, quali:
AL-MUHAYMIN il Custode,
AL-JABBÂR Colui Che costringe al Suo
Volere,
AL-MUTAKABBIR il Cosciente della Sua
Grandezza,
AL-FATTÂH il Giudice,
AL-'ALÎM l'Onnisciente,
AL-'ADL il Giusto,
Scaricate questo libro per capirne
il significato:
Eccone un esempio:
IL SAGGIO (swt) AL-HAKÎM
In verità Tu sei il Sapiente, il Saggio. (Corano II. al-Baqara, 32)
Egli (swt) è il Saggio nelle Sue
parole, orazioni e leggi. Egli (swt) mette ogni cosa nel posto giusto, e mette
la Sua saggezza, la Sua giustizia nel Suo Decreto e nella Sua Legge.
Egli (swt) sceglie quel che vuole,
perfeziona la creazione di ogni cosa e non crea per frivolezza.
Nessuno Gli è socio nelle Sue
prescrizioni.
Egli (swt) poggia ogni affare nel
giusto posto, che Lui (swt) vuole, con la Sua saggezza che è invisibile agli
occhi e all'intelligenza delle creature.
Progetto: Create delle flashcards o
cartoline educative on questi nomi di Allah, il nome in italiano e al retro il
nome in arabo.
Approfondite il personaggio di Al-Khidr
Spiegate ai vostri studenti che molti
Sapienti in Scienza Islamica sono concordi nell’affermare che, stando ai versi
coranici, Al-Khidr era un Profeta.
Shaykh Al-Shanqiti (che Allah ne
abbia misericordia) ha commentato questo verso coranico:
“Incontrarono uno dei Nostri servi [abd min ibadina], al
quale avevamo concesso misericordia da parte Nostra e al quale avevamo
insegnato una scienza da Noi proveniente.”
(Corano, Sura al-kahf, La Caverna 18:65)
….affermando che sembrerebbe che
Al-Khidr (su di lui la pace) sia un profeta di Allah. La misericordia menzionata
qua sembrerebbe sia quella della Profezia, e che la sua scienza, cioè saggezza/sapienza,
che derivava da Allah, era la conoscenza della rivelazione (wahy). Conoscere
gli ordini e le proibizioni di Allah è possibile attraverso wahy cioè la
rivelazione.
Si analizzi questo versetto:
“Il muro apparteneva a due orfani della città e alla sua
base c'era un tesoro che apparteneva loro. Il loro padre era uomo virtuoso e il
tuo Signore volle che raggiungessero la loro età adulta e disseppellissero il
loro tesoro; segno questo della misericordia del tuo Signore. Io non l'ho fatto
di mia iniziativa.” (Corano, Sura
Al-Kahf, 18:82)
Quel: “Io non l'ho fatto di mia iniziativa” sembrerebbe indicare che
Al-Khidr l’abbia fatto per ordine di Allah, e l’ordine di Allah è trasmesso
attraverso wahy (rivelazione).
Inoltre il profeta Mosè (su di lui
la pace) si mostrò umile al suo cospetto, questa sembrerebbe un’altra
indicazione che egli fosse un profeta.
“Chiese [Mosè]: “Posso seguirti per imparare quello che ti
è stato insegnato [a proposito] della retta via?” (Corano, Sura Al-Kahf 18:66)
“Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò paziente e non
disobbedirò ai tuoi ordini” (Corano,
Sura Al-Kahf 18:69)
I vostri studenti potranno
riassumere la storia con i tre episodi principali e illustrarla.
Chiedetegli di:
*elencare almeno 3 punti chiave
della storia
*citare il momento più avvincente
per essi
*citare almeno 2 episodi di vita
vissuta in cui la verità era ben diversa dalle apparenze
Come esericzio di scrittura i versetti
coranici sopra citati da sura al-Kahf possono essere ricopiati in italiano e in
inglese, all’interno di essi si possono sottolineare gli aggettivi. Se si
considerano i versetti 65, 82, 66, 69 gli aggettivi saranno: retta, paziente, virtuosa. Essi
sono tutti aggettivi che hanno una connotazione positiva, perché? A cosa
alludono?
Approndite la tematica della pazienza
Il
vero credente non si dispera. Mujahid affermava: “La pazienza perfetta è quella
esente da panico”.
‘Amr
ibn Qays affermò: “La migliore e magnifica forma di pazienza è essere
soddisfatti anche nelle avversità e abbandonarsi alla volontà del Signore”.
Yunus
ibn Yazid affermò: “Chiesi a Rabi’ah ibn ‘AbdulRahman: ‘Qual è la forma di pazienza
fondamentale?’ Rispose: ‘Non mutare atteggiamento in tempi duri, essere come si
era il giorno prima”. (Questo non significa che una persona non debba provare
dolore o soffrire, significa invece trattenersi dal cadere nel panico e
frenarsi dal compiangersi)
Qual
è il significato della supplica del Profeta Mosè (su di lui la pace): “O Allah
tutta la lode a Te e mi lamento soltanto con Te, e Tu sei l’Unico a cui chiedo
aiuto, ed in cui ripongo la mia fiducia, non c’è alcuna Potenza oltre la Tua”.
Se
una persona è per natura non paziente, come puo'
migliorare il proprio carattere?
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