TAQABALLAHU
MINNA WA MINKUM
Possa
Allah ta’ala accettarlo da voi e da noi ameen
Questa
la frase che i Sahaba si scambiavano nel giorno dell’Eid, significa augurarsi
che Allah ta’ala accetti il digiuno, le buone azioni, gli atti di ibada e tutti
gli sforzi compiuti fisabilillah.
Tutti
noi aneliamo alla ricompensa! Anche i nostri figli e i nostri studenti hanno
lavorato sodo questo Ramadan ognuno in base alle proprie forze. Hanno cercato
di digiunare e c’è chi vi è riuscito per l’intera giornata e c’è chi ci ha provato per alcune ore. Hanno
sicuramente cercato di compiere tante buone azioni, di aiutare il povero, di
rispettare il vicino, di aiutare la mamma e il babbo…non sono mancate
sicuramente in ogni famiglia dei litigi o delle prese di posizione errate, ma
insha Allah con l’aiuto di Allah ta’ala ogni anni questo splendido mese di
Ramadan ci donerà l’ispirazione
per fare meglio e possibilmente perpetuare il nostro buon comportamento anche
oltre il Ramadan.
Anche
quest’anno il Ramadan è giunto al termine e molto velocemente subbhanAllah! Ed
anche quest’anno siamo estremamente contenti di celebrare la fine del digiuno
con l’ Aid al Fitr.
“Per
ogni popolo c’è una festa e questa è la nostra festa” disse il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) ad Abu Bakr (radiallahu’anhu). [Bukhari e Muslim]. Le
parole: “la nostra festa” ricoprono un importante significato per i Musulmani
siccome tali celebrazioni sono proprio le nostre e derivate solo ed
esclusivamente dalla Shari’ah. Siccome in generale le vacanze derivano da
tradizioni religiose, è molto importante che noi palesiamo grande gioia durante
le nostre feste, radunandoci per sentire che sono proprio le nostre, e sentire
che sono diverse dalle festività dei mushrik. Noi non celebriamo il Natale,
Hanuka o altre festività pagane e i nostri ringraziamenti vanno ad Allah solo
(che sia Glorificato).
[…] Dato che le festività hanno grande effetto
sulla mente umana e sul comportamento, gli studiosi musulmani enfatizzano il
concetto di diversità dai mushrik nelle nostre cerimonie.
Noi
Musulmani abbiamo le nostre celebrazioni, le nostre tradizioni e dobbiamo
esserne davvero fieri, senza cercare di imitare gli altri nel modo di celebrare
o nel modo di abbigliarsi.
[…]
È importante dire che per essere veramente diversi nelle nostre ceremonie, e
soprattutto nel modo in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) voleva
che fossimo, dovremmo seguire la Sunnah alla lettera. Questo farà di noi dei
veri seguaci del Profeta (pace e benedizioni su di lui).
Dunque dovremmo anche essere consci delle
bid’ah (innovazioni) purtroppo commesse (dagli stessi musulmani ignoranti in
materia religiosa) durante tali ceremonie. Le bid’ah (innovazioni) vanno a
spese della Sunnah (detti e modi del Profeta, pace su di lui) che ne viene
rimpiazzata. Ibn Taymiyah ha detto: “Non c’è posto nel cuore allo stesso tempo
per la Sunnah e la Bid’ah.” [Al-Iqtida]. Allah dice: (traduzione del
significato):
“Di'
(O Muhammad): “Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà e
perdonerà i vostri peccati. Allah è perdonatore, misericordioso”. (Corano, Sura
al-Imran, La gente di Imran, 3:31)
Sunnah dell’Aid
1) È Sunnah abbigliarsi con gli abiti migliori
per la festa dell’Aid. Fu narrato che Ibn ‘Umar soleva farlo insieme ad altri
Compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui). [Fath al-Bari]
2) È obbligatorio (wajib) pregare la preghiera
dell’Aid al Fitr. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e i suoi Compagni
non smisero mai di farlo, e raggrupparono gente, persino donne durante il ciclo
mestruale, bambini e anziani. [Bukhari e Muslim]
3) È Sunnah mangiare dei datteri prima di
lasciare casa per la preghiera dell’Aid per mostrare che il periodo di digiuno
è terminato. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva non lasciare casa
per la preghiera dell’Aid se non dopo aver mangiato dei datteri. [Bukahri e
Ahmad]
4) È Sunnah recitare il takbir ad alta voce
lasciando la casa per recarsi verso il luogo di preghiera. Il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) soleva recitarlo sino alla fine della preghiera.
[Silsilat al-ahadith as-Sunnah]
5) Non c’è alcun hadith relativo a Rasulullah
(pace e benedizioni su di lui) su cosa dovrebbe essere detto quando si reciti
il takbir sulla strada per la preghiera, ma Ibn Mas’ud soleva dire quello che
segue:
Allahu
Akbar (due volte)
Laa
Illaha Illallaaha
Allahu
Akbar
Wa
Lillahil Hamd [Narrato da Ibn Abi Shaybah]
6) La Sunnah delle preghiere delle Aid è di
pregare nel musallah (posto alla scoperto) e non nella moschea. Il Profeta
(pace e benedizioni su di lui) non ha mai pregato le preghiere dell’Aid nella
moschea. Abu Sa’id (radiallahi ‘anhu) riferì: “Il Profeta (pace e benedizioni
su di lui) soleva andare in un campo all’aperto per l’Aid al Fitr e l’Aid al
Adha, e la prima cosa che faceva era pregare.” [Bukhari e Muslim]
7) Né l’adhan né l’iqamah vengono pronunciate.
[Muslim]
Ibn Abbas riferì: “Il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) pregava due raka’ah per l’Aid e non pregava né prima né
dopo.” [Bukhari]
9) Jabir (radiallahu ’anhu) riferì: “Il
Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva ritornare dall’Aid al Fitr su un
sentiero diverso da quello per il quale era andato.” [Bukhari]
10)È permesso ascoltare canti senza musica nel
giorno dell’Aid specialmente per i bambini. [Bukhari e Muslim]
Bid’ah dell’Aid
Rappresentano un’innovazione in ambito
religioso:
1) Radersi le barbe specialmente per l’Aid. Il
Profeta (pace e benedizioni su di lui) ci ha ordinato di non raderci le barbe;
dunque è davvero una vergogna che, in questo bellissimo giorno in cui si
dovrebbe dimostrare la differenza tra noi e i mushrik, alcuni musulmani si
radino le barbe così da ‘sembrare puliti’ come i mushrik.
2) Imitare i mushrik nelle loro pratiche e
abbigliamento, stringere la mano alle donne. […]
3)
Ascoltare la musica nel giorno dell’Aid. Il Profeta (pace e benedizioni su di
lui) ha detto: “Ci saranno alcuni nel mio popolo che considereranno leciti
l’adulterio, la seta indossata dagli uomini, bere intossicanti, e strumenti
musicali.” [Bukahri, Abu awud e Bayhaqi]
4) Donne che non indossano l’hijab
[appositamente per festeggiare]. Fare questo significa celebrare l’Aid
commettendo uno tra i peccati maggiori.
5) Visitare i cimiteri in modo speciale nel
giorno dell’Aid. È permesso visitare i cimiteri tutto l’anno dunque non
dovremmo farne un evento particolare della festa dell’Aid.
6) Sprecare del denaro nel cibo invece di
donarlo ai bisognosi.
Chiediamo ad Allah (Che sia Glorificato) ci
aiutarci ad evitare ogni forma di Bid’ah e di guidarci nel seguire la Sunnah
del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui).
Ponete
questo quesito ai vostri studenti:
Il
Ramadan finisce con l’ Aid al Fitr?
Sicuramente
avreste una risposta affermativa dalla maggior parte dei Musulmani, se
chiedeste se il Ramadan abbia fine con la festa dell’interruzione del digiuno.
Riguardo le ingiunzioni dell’astensione da cibo, bevande e contatto sessuale
con il coniuge durante il giorno, si può facilmente accertate dal Corano e
dagli Ahadith a tale riguardo. Comunque, quando si va ad investigare sulle
ragioni che fanno del Ramadan una tale benedizione, se ne dedurrà che le
lezioni apprese, dovrebbero rimanere con noi tutto l’anno. Prima di tutto il
fatto che si trascorra il tempo tra l’alba e il tramonto negandoci di godere di
alcuni bisogni normali e di alcuni piaceri di questo mondo, serve a sviluppare
in noi stessi forza di volontà e auto-disciplina. Questo ci aiuterà a
sviluppare la più preziosa delle virtù: ‘la pazienza’ (se Allah vuole). Allah
(Che sia Glorificato) dice:
“O
voi che credete, rifugiatevi nella pazienza e nell'orazione. Invero Allah è con
coloro che perseverano.” (Corano, Sura al-Baqara, La Giovenca, 2:153)
Tenendo sempre in mente che stiamo attuando un
ordine di Allah (Che sia Glorificato) ricordiamo a noi stessi il fine della
ricerca del Compiacimento di Allah. Il mese di Ramadan ci aiuta a rinforzare il
nostro bisogno di essere costantemente consapevoli dell’obbedienza ad Allah
(Che sia Glorificato) e essere memori del fatto che la Sua Guida è la più
grande delle grazie che Egli ci ha elargito . Allah (Che sia Glorificato) dice:
“O
uomini, vi è giunta un'esortazione da parte del vostro Signore, guarigione per
ciò che è nei petti, guida e misericordia per i credenti. Di' loro che si
compiacciano della grazia di Allah e della Sua misericordia, ché ciò è meglio
di quello che accumulano.” (Corano, Sura Yunus, 10:57-58)
Attraverso il digiuno del Ramadan non si
comprende soltanto che ubbidire ad Allah (Che sia Glorificato) rappresenta la
gioia più grande, ma che vivere e mettere in pratica tale obbedienza in un
senso più acuto frenando i nostri desideri nelle giornate di questo mese
benedetto. Ubbidire ad Alla (Che sia Glorificato) con amore e umiltà, che rappresenta
l’essenza dell’adorazione, diventa il punto focale delle nostre vite. Per
questa ragione quando ci viene chiesto della fine del Ramadan, dovremmo sapere
che il suo spirito non finisce mai, perché potrebbe rappresentare il nostro
atteggiamento relativo al modo in cui adoriamo Allah tutto l’anno. Si realizza
che è stato compiuto un passo in avanti, un grande passo, sul sentiero
dell’Islam, che il Ramadan è stato istituito per aiutarci a raggiungere il
nostro fine qui in questa vita.
[…] Abbiamo bisogno della Guida e degli Ordini
di Allah (che Sia Glorificato) come predicato e messo in pratica dal Messaggero
(pace e bendizioni su di lui); e abbiamo bisogno di ubbidire ad Allah (che Sia
Glorificato) e al Suo Messaggero (pace su di lui) veramente e fedelmente
malgrado gli eccessi che i nostri desideri bramano. Perciò quando il Ramadan
raggiunge alla fine, non lasciamo scappare questa grande benedizione pensando
che tutto sia volto al termine, e ricadendo nella nostra apatia. Aggrappiamoci
a questa Grazia e Guida Divina, plasmiamo le nostre esistenze su di essa, e
diventiamo quel tipo di esseri umani degni di essere chiamati Musulmani!
Author: Islamic Society of the University of Essex
da salafipublications
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